A Caneva (Pn) le buone pratiche per valorizzare il Figo Moro hanno messo radici e portato frutti eccellenti, il 27 agosto 2023 si celebrano il Figo Moro e il riconoscimento dei risultati ottenuti con un impegno più che decennale.
Nel 2006 una decina di produttori si misero insieme con l’intento di valorizzare il Figo Moro, trasformandolo da frutto della memoria a prodotto agricolo dinamico. Così nacque il Consorzio, che ha stabilito un disciplinare per l’ottimizzazione del metodo per la coltivazione e la raccolta.
Partendo dal fatto che il Figo ha trovato nelle colline di Caneva le condizioni ideali, ventilazione costante, temperature e terreno ricco di bicarbonato, per gli aderenti al consorzio sono vietati l’uso di concime e pesticidi, per loro spendere per certe robe, sarebbe un costo inutile e dannoso per la qualità del figo. Su questo aspetto c’è stato un accordo comune all’interno del Consorzio, la difficoltà è stata far accettare, come buona pratica, la potatura per mantenere l’ albero basso, così da facilitare la raccolta ed evitare brutte cadute.
Per mia personale testimonianza, potati gli alberi come consigliato dal Consorzio, i frutti si raccolgono facilmente e si possono scegliere i migliori, ottimi. Le produzioni dei singoli consorziati sono piccole, ma grazie al conferimento collettivo viene raggiunta un quantità tale da poter avviare la trasformazione in confetture, composte, salse che stuzzicano le capacità culinarie e i palati.
Tutto ciò come si può comprovare? Con il sostegno della Camera di Commercio di Pordenone, la Festa del Figo Moro diventata l’occasione per scoprire il territorio di Caneva. Il centro dell’evento è la Villa Fovra, nel parco sono pronti i tavoli per chi vuole assistere agli show cooking e spazio espositivi. Dalla Villa, i bus navetta conducono ad assaporare il territorio.
L’escursione è dedicata a conoscere l’habitat del figo. Tre i punti di raccolta, cioè dove è possibile imparare a staccare dall’albero in maniera corretta il Figo Moro. I tre luoghi prescelti permettono di evidenziare aspetti specifici della coltivazione. Nel paesaggio italiano le piante del fico sono frequenti, ma vedere una siepe naturale creata da alberi centenari è sorprendente. Soprattutto le coltivazione più vecchie ci danno prova della fatica degli agricoltori, i terreni collinari talvolta sono in forte pendenza, la raccolta, a mano, si fa ancora più disagevole. La terza sosta è verso il futuro, il successo del consorzio ha dato un forte impulso, tanto che sono state realizzate vere piantagioni di fichi.
I nuovi alberi sono stati posti in maniera razionale, la differenza con i vecchi impianti salta all’occhio, in tutti i casi i frutti sono deliziosi. Il Figo Moro, come dice il nome, si presenta con buccia sottile di colore nero-violaceo e la polpa morbida e fine, ricca di zuccheri, si hanno due fioriture e quindi due raccolti, il fico in realtà è un’infiorescenza, la prima a circa metà luglio, la seconda a partire dalla fine di agosto.
Il tour comprende la visita al Palù di Livenza, il sito palafitticolo, riconosciuto patrimonio dell’UNESCO e che insieme ad altri luoghi costituisce il sito seriale, che abbraccia le Alpi, dalla Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Italia.
Le campagne di scavo proseguono e ogni volta una scoperta, su come vivessero nei millenni remoti, tra le curiosità è stata rinvenuta una resina con impronte di denti, si presume che venisse masticata come cura odontoiatrica.
In realtà in loco, si può vedere quasi niente, almeno che non sia in atto gli scavi, anche per fragilità dei materiali rinvenuti, che dopo secoli di interramento una volta esposti alla luce rischiano di dissolversi, per tanto o vengono coperti o trasferiti in laboratorio.
Il Palù è una delle tre sedi del Humus Park, la biennale internazionale di land art: un grande incontro di installazioni, effimere, realizzate con materiali naturali reperiti sul luogo. Chissà se i nostri progenitori esprimevano la loro creatività in forme simili. (www.borgocreativopolcenigo.it/humus_park/)
Nel giardino di Villa Fovra, il grande e assoluto protagonista è il Figo Moro, con show cooking, assaggi, stand espositivi e di vendita.
Come hanno dato prova le degustazioni il Figo Moro è versatile, un ingrediente che si abbina con piacere ad altri prodotti del territorio, come la trota, affumicata e accompagnata da lardo alle erbe, oppure servita come condimento di tocchetti di farro e riso, ovviamente il tutto bagnato dai vini bianchi locali.
Tra un set e l’altro del show cooking, passeggiata tra gli stand per completare l’immersione con la possibilità di gustare il frutto in purezza, caramellato, in versione gelato sorbetto o nella ricetta della nonna, nelle varie salse passando per i buoni vini, giusto per aggiustare il palato.
Passione per la propria storia, fare business in maniera intelligente, con l’obiettivo di creare valore non solo economico, buon cibo, il Figo Moro da Caneva nutre di gusto ed energia.
Foto di Maria Luisa Bruschetini
Info: www.figomoro.it e www.humuspark.it/it/
http://www.pordenonewithlove.it/it/evento/campagna-col-figomoro-2023
In collaborazione con Consorzio del Figo Moro www.figomoro.it
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