Tomar, nella città dei Templari in Portogallo

All’interno della cappella rotonda sembra quasi di vedere i Templari raccolti in preghiera.
A Tomar e nel castello è facile immaginare gli antichi cavalieri vivere, cospirare, agire.

Nella cittadina del centro del Portogallo, tra Lisbona e Coimbra, tutto è legato all’Ordine del Tempio, poi diventato Ordine di Cristo, a cominciare dal castello che domina il borgo e il fiume Nabão.

Tomar deve tutto ai Cavalieri, nonostante la città abbia origini romane e poi fu dominata dagli arabi. Fu proprio l’aiuto dato dai Templari al primo re del Portogallo, Don Afonso Henriques, nella riconquista cattolica nel 1159 a portare come ricompensa queste terre all’Ordine.

Fu il primo Maestro portoghese, Don Gualdim Pais, a fondare il castello con all’interno il Convento di Cristo: da allora questa ex fortezza si erge a difesa della città.

Tomar è diventata quasi un simbolo per chi è alla ricerca della storia dei Templari. Le loro tracce si trovano, oltre che al castello, anche alla Mata dos Sete Montes dove, secondo la tradizione, si svolgevano rituali iniziatici, e alla Igreja de Santa Maria do Olival, fondata nel XII secolo che conserva le tombe di alcuni Maestri dell’Ordine.

I cavalieri vennero estinti per volontà del re di Francia, Filippo IV il Bello, e del papa Clemente V tra il 1307 e il 1314, con il rogo finale a Parigi nel 1314 dove fu giustiziato l’ultimo Gran Maestro, Jacques De Molay. Nel frattempo, alcuni di loro riuscirono a rifugiare
in Portogallo e a Tomar, dove divennero finanziatori delle imprese marittime e commerciali del regno, oltre che a trasformarsi in Ordine di Cristo.

Una salita in mezzo al bosco conduce alle mura e alle porte del castello di Tomar, un complesso imponente, influenzato da diversi stili architettonici. Già la posizione, su una collina che si affaccia su un’ansa del fiume, è molto particolare: qui sorgeva un antico luogo di culto romano e da sola racconta sette secoli di storia portoghese.

Secondo la leggenda, il re Afonso Henriques donò ai Cavalieri del Tempio una vasta regione tra i fiumi Mondego e Tago e quando i cavalieri arrivarono sul posto scelsero un monte per realizzare
un castello a cui avrebbero dato il nome Tomar.

Nel 1319 i loro beni e privilegi furono integrati nel nuovo ordine, la Milizia dei Cavalieri di Cristo, che avrebbe sostenuto il Portogallo nell’epica impresa delle scoperte marittime del XV e XVI secolo.

Il castello di Tomar divenne così Convento e sede dell’Ordine, mentre i re portoghesi furono nominati Governatori.

Non a caso uno dei più importanti Gran Maestri dell’Ordine fu Enrico Il Navigatore nel Quattrocento. Apportò la sua impronta anche all’edificio, facendo costruire vari chiostri e altri palazzi e sponsorizzò miglioramenti nel centro di Tomar.

Anche il re Manuel I divenne gran Maestro dell’Ordine di Cristo e aggiunse una nuova navata alla chiesa rotonda e molte decorazioni, mentre il suo successore Giovanni III demilitarizzò l’ordine, trasformandolo in puramente religioso seguendo gli insegnamenti di Bernardo di Chiaravalle, e ordinò un chiostro, oggi uno dei migliori esempi di architettura rinascimentale in Portogallo.

Proprio tutte queste migliorie portano alle diverse influenze stilistiche del castello di Tomar, dal romanico dei Templari al barocco dei secoli successivi, passando per i gotico, il manuelino e il rinascimentale.

Dotato di mura difensive, si apre in una cittadella con una torre principale, il cui uso venne introdotto proprio dai Templari e quella di Tomar è una delle più antiche.

Ma la costruzione più importante del complesso è sicuramente la chiesa circolare: si trova subito dopo il portale del convento ed è l’originaria rotonda romanica del XII secolo, di struttura poligonale con sedici lati all’esterno, arricchita dalla navata e decori della fine del XV secolo.

Il tempio dei Templari ricorda la basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, come vuole la tradizione per tutte le chiese dell’Ordine.

Accanto si sviluppò l’enorme convento, con quattro grandi chiostri, l’infermeria e l’acquedotto, costruito nel periodo in cui i regni di Spagna e Portogallo erano uniti sotto il dominio di Filippo II.

Una volta visitato il castello, si può scendere a perdersi tra le strade del centro di Tomar, che raccontano un’altra storia: quella degli Ebrei. Dopo essere stati espulsi dalla Spagna, fondarono qui una colonia e oggi si può ammirare una delle sinagoghe più antiche del Portogallo, vicino al
Museu Luso-Hebraico Abraão Zacuto.

Ogni quattro anni, poi, Tomar si arricchisce delle celebri Festas dos Tabuleiros, che festeggiano lo Spirito Santo: sono colorati cortei di ragazze che portano altissimi vassoi, i tabuleiros, sulla testa, vestite di bianco mentre il cesto di vimini con il pane viene tenuto su da speciali canne sormontate da una corona e arricchite da fiori di carta, verdura e spighe di grano. Durante la sfilata tutta Tomar si abbellisce di fiori e decori sui balconi e nelle strada. Il prossimo appuntamento sarà a luglio 2023 nella città dei Templari vestita a festa.

Info: www.visitportugal.com

Foto dreamstime.com

Articoli correlati:
https://www.latitudinex.com/europa/obidos-borgo-medievale.html
https://www.latitudinex.com/europa/coimbra-antica-universita-fado-e-amori-sfortunati.html
https://www.latitudinex.com/europa/sintra-stravaganza-magia-e-romanticismo-in-portogallo.html

0 Condivisioni

Lascia un messaggio