Letteratura e moda, ma anche arte e teatro. Molière, Proust e Yves Saint Laurent: tre
figure lontane secoli, immagini e opere, ma unite da un filo conduttore, Parigi.
Proprio qui, nella città dove vissero e lavorarono, nel 2022, si celebrano ricorrenze legate ai due autori e allo stilista.
Il primo, anche per anzianità, da festeggiare è senz’altro Molière. Il re del teatro francese
nasceva infatti 400 anni fa, intorno al 15 gennaio, il giorno preciso non è certo, a Parigi
con il nome di Jean-Baptiste Poquelin, figlio di un tappezziere, valletto del sovrano.
A 22 anni avrebbe scelto lo pseudonimo di Molière, si dice in onore dello scrittore e poeta François de Molière, scegliendo di fare l’attore in una compagnia che girava la Francia, per poi diventare autore dei testi da mettere in scena: sarebbe diventato uno dei più famosi commediografi del Seicento, maestro e ispiratore del rinnovamento del teatro del suo tempo.
Per tutto il 2022 sono previsti convegni ed eventi commemorativi. In particolare una grande mostra a Versailles, Molière la creazione di una gloria nazionale, fino al 17 aprile 2022, che presenta l’uomo di teatro in tutte le sue sfaccettature e ricostruisce la sua vita e l’opera attraverso edizioni, documenti d’archivio, oggetti, audiovisivi, incentrandosi sulla nascita del mito Molière, famoso nel mondo.
Accanto alla mostra, l’inaugurazione a maggio di una statua in bronzo dedicata a Molière, opera
di Xavier Veilhan, collocata all’interno di un boschetto contemporaneo realizzato dal paesaggista
Nicolas Gilsoul vicino all’Ufficio del Turismo, e a giugno un Mese Molière, di teatro e musica a
Versailles (info www.versailles.fr/ www.moliere2022.org)
A Parigi si può anche fare un itinerario sulle orme del drammaturgo. Tappa fondamentale è
la casa dove nacque, all’angolo di Rue Saint Honoré con rue Sauval dove lo ricorda una targa ufficiale.
Con la compagnia d’attori Molière visse al Palais Royal. Nella stessa zona, nel I arrondissement
di Parigi, si può visitare la Comédie Française o Théâtre Français: fu fondata nel 1680, quindi Molière, morto sette anni prima, non la vide mai, ma è la sua casa d’adozione, dove vengono da secoli messe in scena le sue commedie, come “Il malato immaginario”.
Un’altra tappa parigina per rendere omaggio a Molière è la fontana a lui dedicata: si trova alle spalle del Giardino del Palais Royal, all’incrocio tra Rue Molière e Rue de Richelieu, fu costruita nell’Ottocento proprio per ricordare il palazzo abbattuto, di fronte al quale morì il commediografo e lo ritrae seduto sulla sua inseparabile poltrona. Per curiosità, una poltrona del XVII secolo, si dice la stessa usata in scena da Molière e poi per scrivere, viene conservata in una teca di vetro nel foyer de la Comédie Française.
Molière aveva appena finito di recitare su quella poltrona Argante, il malato immaginario, quando si sentì veramente male e morì il 17 febbraio 1673. Oggi la sua tomba si trova al cimitero monumentale di Parigi, il famoso Père-Lachaise, ultima tappa di un itinerario sulle orme di Molière.
Al cimitero, sulle pendici di Montmartre, quasi un museo a cielo aperto, si trovano le tombe di altri personaggi illustri: da Jean de la Fontaine (proprio vicino a Molière) e Oscar Wilde a Chopin, Edith Piaf e soprattutto Jim Morrison, il cui sepolcro è il più visitato. Tra gli altri artisti e intellettuali si trova anche Marcel Proust, unito a Molière per le ricorrenze parigine del 2022.
Lo scrittore morì il 18 novembre 1922 e per celebrare i cento anni a Parigi si svolge la mostra di grande fascino al Museo Carnavalet, “Marcel Proust, un roman parisien”‘, fino al 10 aprile 2022.
La mostra esplora il mondo parigino dello scrittore, i suoi luoghi prediletti nella zona che va da Parc Monceau a Place de la Concorde, al Bois de Boulogne, all’Etoile: la città è decisiva per l’opera dello scrittore, e la mostra segue da vicino il capolavoro, Alla ricerca del tempo perduto, anche con spezzoni di film e riferimenti sonori. Nel cuore della mostra, la ricostruzione della stanza di Proust offre l’occasione di un approccio totale nel suo mondo. (info www.carnavalet.paris.fr)
Altra ricorrenza da festeggiare, dopo Molière e Proust, è quella legata allo stilista Yves Saint Laurent. Per i 60 anni dalla prima sfilata dell’icona della moda francese, sei musei parigini – Louvre, Centre Pompidou, Museo Picasso, Museo d’Orsay, Museo d’Arte Moderna e naturalmente il Museo Yves Saint Laurent organizzano fino al 19 settembre 2022 una grande mostra collettiva, Yves Saint Laurent aux Musées.
Ogni museo ha scelto un tema particolare: al Louvre l’oro, colore adorato da YSL, in una scenografia ad effetto e con creazioni ispirate alla sua moda. Al Centre Pompidou la modernità dello stilista, al Museo Picasso le influenze dell’ arte di Picasso sulla moda di Saint Laurent,
al Museo d’Orsay le influenze di Proust, al Museo d’Arte Moderna i suoi giochi di colore e al Museo Yves Saint Laurent sono esposte creazioni e collezioni degli archivi della maison. (info www.museeyslparis.com)
Con queste celebrazioni Parigi sembra dare uno sguardo complessivo alla letteratura e all’arte di diversi secoli, attraverso le opere di tre icone, Molière per il Seicento, e Proust per la prima parte del Novecento e Saint Laurent per le seconde decadi.
Info:
www.france.fr
Foto dreamstime.com, Pixabay
Articoli correlati:
https://www.latitudinex.com/europa/baudelaire-e-gli-altri-sulle-orme-degli-artisti-a-parigi.html
https://www.latitudinex.com/europa/versailles-la-grandezza-del-re-sole.html
https://www.latitudinex.com/europa/invalides-a-parigi-napoleone.html