Tel Aviv, la città che non dorme mai

Tra le mete più interessanti degli ultimi anni, Tel Aviv rappresenta una tappa obbligata per chi vuole coniugare svago, relax e cultura. La città, che si affaccia sulle acque azzurre del Mediterraneo, si presenta come giovane e al passo con i tempi, aperta a un turismo adatto a tutte le età e nel rispetto
delle differenze e delle diversità.

Allo stesso tempo Tel Aviv si conferma anche come il centro economico più
importante di Israele (ci sono tantissime start-up). E grazie al suo clima
mediterraneo consente di poter vivere spiagge e mare anche in periodi autunnali.

Tel Aviv significa “Collina della Primavera”, venne fondata nel 1909 come
sobborgo di Jaffa, dove si trova quello che viene da tutti riconosciuto come il porto più antico del mondo, e che oggi fa parte della stessa municipalità.

Città affacciata su un lungomare costellato di grandi alberghi famosi e di nome, Tel Aviv si scopre anche ricca di “boutique hotel”: sono molti quelli sorti per offrire una permanenza diversa dal solito.

Piccoli gioielli dal design ineccepibile, costruiti con stile da “home residence”, dotati di mille gadget, incastonati in stradine discrete ma quasi sempre nel cuore della “street life” telavivina, offrono charme e, spesso, cucina di alto livello.

Tra quelli storici, che nel tempo sono diventati un classico, ci sono il “Montefiore Hotel” e il “Nevetzedek Hotel”. Entrambi raffinati ed eleganti,
il primo è un pezzo della storia cittadina: 12 stanze in un palazzetto del 1920
(Tel Aviv era stata costituita da poco) ristrutturato con classe ad un passo da
Viale Rothschild, l’asse su cui si è sviluppata la città e oggi mix incredibile
tra antico e moderno.

Le colazioni – ma anche pranzo e cena – sono una tappa fissa tra le più apprezzate non solo dai residenti ma anche dai turisti avvertiti. Il bar dell’hotel offre uno spaccato fedele della vita iperattiva di Tel Aviv.

Il Nevetzedek Hotel, invece, sorge nel quartiere più trendy della città,
anche se all’orizzonte si sentono i passi crescenti di altre zone, come ad esempio, a nord, Basel: “Neve Tzedek” (Oasi di Giustizia, in ebraico).
E’ la culla della città. Fu fondato nel 1887, 22 anni prima della nascita nel 1909 di Tel Aviv. Tra le sue case, quasi tutte basse e coloniali e oggi dai prezzi milionari, si respira un’aria da “village” che lo rende unico nel panorama urbano.

L’hotel, ospitato in un palazzetto, è un eclettico e colorato ambiente dove modernismo e storia aristocratica si fondono. Ad un passo ci sono le spiagge della parte sud della città e anche un gioiello architettonico come il “Centro Suzanne Dellal”, tempio della danza israeliana, tra le più importati al mondo.

Tra i più interessanti anche il “Brown Hotel” immerso nelle strade intorno a Nahalat Benyamin, zona antica dai molti negozi, anche questa a un tiro da Viale Rothschild e da Shuk HaCarmel, il vecchio mercato dove si trova tutto e dove tutti a Tel Aviv passano prima o poi. Trenta stanze dal design modernissimo e un top roof che spazia a 360 gradi sulla città.

Sul viale della fortuna alberghiera che si chiama Rothschild, ci sono anche
il “The Rothschild 71” e il “The Rothschild Hotel”: il primo è in una casa del 1934 dalle linee antiche, il secondo è un luogo dallo stile e dagli arredi multiculturali. Entrambi sono un esempio di come si possa unire antico e moderno.

Molto interessante anche lo “Shenkin Hotel” che prende il nome dalla vicina via,
ritenuta luogo d’eccellenza per lo shopping. Trenta stanze arredate con home design con l’obiettivo di dare agli ospiti l’esperienza più prossima alla reale vita della città: dal roof si può vedere in fondo il mare dove sulle spiagge fino a notte inoltrata si incontra gente.

Gli appassionati di gastronomia a Tel Aviv potranno apprezzare piatti di ogni genere. Non solo ristoranti, ma anche chioschi, come quelli che si trovano lungo Boulevard Rothschild, passerella chic della città. Ma sono famosi anche quelli su Boulevard Ben Gurion o Nordau, a nord. Ci sono locali anche su via Bialik,
dedicata al poeta nazionale ebraico Haim Nachman Bialik, la cui casa in fondo alla strada è assolutamente da vedere: un mix di deco arabeggiante e preziosismi fine ‘800 primi ‘900.

Intorno alla piazza, anch’essa intitolata a Bialik, si possono ammirare numerosi edifici in stile Bauhaus: un unicum architettonico europeo in Medio Oriente
che ha meritato a Tel Aviv il soprannome di White City e la nomina di Patrimonio Unesco dell’umanità.

Sulla fontana al centro della piazzetta, una delle più intime e suggestive
della città, si affaccia Beit Ha’ir, il palazzo che ospitò la prima sede del Comune di Tel Aviv. Esempi di Bauhaus si trovano anche a Kikar HaBima, la piazza dove si trova il Teatro nazionale.

Per chi ama il mare il lungomare di Tel Aviv, chiamato la ‘Tayelet’ (La Passeggiata), offre cinque chilometri da percorrere in bici o a piedi: è facile imbattersi in sportivi che fanno jogging a tutte le ore.

Dal tramonto all’alba Tel Aviv non è mai ferma. Ci sono stabilimenti balneari che offrono sdraio e ombrelloni a poco prezzi, con tutti i servizi necessari. Sul lungomare ci sono diversi impianti sportivi: a ogni ora si possono ammirare gruppi di giovani e adulti impegnati in gare di beach volley.

Dal punto di vista culturale Tel Aviv offre numerose opportunità. Nel corso dell’anno si svolgono diverse rassegne, che abbracciano tutti i generi e gli stili culturali (arte, cinema, musica). Da visitare è il Centro Yitzhak Rabin,
realizzato in memoria del primo ministro israeliano assassinato Yitzhak Rabin, cui è dedicata anche una piazza di Tel Aviv.

Il Centro, progettato dall’architetto israeliano Moshe Safdie e inaugurato nel 2005, in occasione del 10° anniversario dell’assassinio di Rabin, si trova su una collina con vista panoramica su Hayarkon Park, vicino al Museo Eretz Israel, al Museo Palmach, all’Università di Tel Aviv e a Beth Hatefutsoth. Nel museo c’è una mostra permanente dedicata alla storia della società e della democrazia in Israele con la vita di Yitzhak Rabin che funge da filo conduttore tra le varie sezioni.

Tel Aviv si può raggiungere in aereo. Ci sono voli quotidiani per l’aeroporto
Ben Gurion, che dista circa 15 chilometri dalla città.

Info:
https://it.goisrael.com/

Testo di Antonio Ranalli
Foto di Antonio Ranalli e dreamstime.com

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