Grattacieli, casine colorate e vicoli, spiagge e ponti strabilianti, templi decorati e torri longilinee, fontane illuminate e insegne al neon, centri commerciali enormi e street food e
venditori di pesce nelle stradine. A Busan la modernità e la tradizione sono fuse insieme, in un mix unico dove il passato non cede davanti all’imperterrito avanzare del futuro fatto di architetture stupefacenti e luci ridondanti.
Busan, tra le best traveller destination 2023, è una meta amatissima in Corea del Sud per la sua posizione geografica, nella punta estrema della penisola, più vicina alle coste giapponesi che
alla capitale Seul (con cui comunque è collegata da voli interni di un’oretta o dal treno veloce in due ore e mezzo).
Famosa per le spiagge, il mare e il clima tropicale, resa celebre da innumerevoli film girati qui, Busan è anche la patria della cucina coreana, dove è facile trovare proposte per tutti i gusti.
Busan è soprattutto una città di contrasti netti, con la marina con i grattacieli alle spalle e le barche dei pescatori ancorate davanti, con i centri commerciali sulle strade dai marciapiedi lastricati enormi e dalle insegne multi colorate e le bancarelle nei vicoli. Tutto sembra
perfetto, da cartolina, quasi finto nella metropoli dalle mille luci.
Poi, però, si gira l’angolo e ci si ritrova nelle stradine dove quando piove (e qui quando lo fa diluvia sul serio) si allaga tutto e scorre quasi un fiume d’acqua a bordo dei marciapiedi, dove si fa fatica a procedere e la pioggia distrugge gli ombrelli, ma la gente del posto continua
imperterrita a vendere il pesce nelle grosse ciotole di plastica colorata.
Polpi, scampi, pescioni, conchiglie, pesce secco: di tutto e di più. Il mercato al chiuso e le
stradine all’aperto che portano alle vie dello shopping sono un trionfo ittico. La gastronomia è uno dei punti di forza di Busan, che sia lo street food veloce e gustoso, sulle bancarelle
o sui tavoli improvvisati, o il ristorante del grattacielo con vista panoramica e proposte gourmet. Che sia il kimchi, il piatto nazionale con il cavolo fermentato, oppure tantissime ricette a base di pesce: la vera cucina coreana, tanto di moda, a Busan è di casa.
Jagalchi fish market è una meta irrinunciabile, non solo per assaggiare piatti, ma per vedere i banchi delle pescherie nel più grande mercato al chiuso della Corea del Sud.
Da qui partono stradine con bancarelle e negozietti dove acquistare ogni tipo di prodotto ittico, crudo o cotto.
Si arriva facilmente alle vie dello shopping di Nampodong, l’altro aspetto di Busan, dove tutto è luce, insegne e negozi di marche internazionali e non, come le ditte di cosmesi, tipiche della Corea del Sud.
Qui BIFF square, la piazza dove si svolge il Busan International Film Festival nell’avveniristico Busan Cinema Center, è una meta iconica per gli amanti del cinema coreano e non. Un salto al vicino mercato Gukje rivela abbigliamento e accessori di moda coreana.
Da qui si sale verso il parco Yongdusan e la Torre di Busan, dove ammirare la statua in memoria per le vittime della guerra di Corea, un tempio buddista, un orologio floreale e soprattutto una vista panoramica sulla città.
Per i più esigenti in fatto di shopping, a Busan c’è il centro commerciale del mondo, il Shinsegae Centum City Department Store. Un imponente edificio che ospita anche cinema, ristoranti e una spa gigantesca in tipico stile coreano, una Jjimjilbang.
Per chi ama andare alla scoperta della tradizione coereana il luogo più adatto è il Haedong Yonggungsa Temple, il tempio buddista sulla montagna a picco sulla costa, costruito originariamente alla fine del Trecento, distrutto per un incendio nel Cinquecento e poi riedificato. Spettacolare durante le festività buddiste, con le lanterne lungo il sentiero, è uno dei posti più panoramici di Busan, oltre che più antichi.
Da vedere sono anche i 40 steps, una scalinata che durante la primavera si riempie dei fiori di ciliegio, amata location per i film coreani, e il Gamcheon Cultural Village, sopra la montagna: durante la guerra di Corea quest’aerea di Busan era destinata a accogliere i rifugiati, ora è un labirinto di casine colorate, gallerie d’arte e luoghi deputati alla cultura. Di sicuro
ha un forte impatto cromatico, con le abitazioni di varie sfumature sparse sulle pendici, con i grattacieli del centro cittadino e della marina.
Imperdibili, poi, a Busan sono le spiagge, soprattutto Haeundae, la più amata dagli abitanti e non solo: oltre un chilometro e mezzo di sabbia finissima, dove si organizza anche il festival delle statue di sabbia. Proprio la sua bellezza ha dato lo stimolo alla costruzione di un’intera area super moderna, tra ponti, locali, hotel e grattacieli. Le altre spiagge famose di Busan sono Gwagalli, più romantica, e Songdo con lo skywalk, una passeggiata di 365 metri sull’acqua, e
e la cable car (ovovia) “Busan Air Cruise” che collega Songnim Park ad Amnam Park.
Città dai mille contrasti, dove poter passare una giornata in spiaggia, pranzare sul tetto di un grattacielo, vivere un tempio antico e aggirarsi tra le stradine dello street food e dei mercati, assaggiare la cucina coreana tra le mille luci della notte, Busan, candidata all’EXPO 2030, sembra non dormire mai, sempre vivace e pronta a realizzare i sogni dei visitatori e divertirli con tantissime manifestazioni, dalla festa delle luci al famoso festival del cinema.
Info
www.busan.go.kr/eng/index
www.visitkorea.or.kr
Foto dreamstime.com, pixabay, Sonia Anselmo
In memoria di Alberto Giuliano
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