Molveno, tuffo nel lago e immersione nella natura montana

L’acqua trasparente è come una sirena di fine estate che attira a fare un tuffo. Bagna i ciottoli, lambisce la
riva verde di prato e i grandi massi che affiorano, luccica inquadrata dai gerani multicolore, diventa dorata
alla luce del tramonto, mentre le montagne si riflettono e le nuvole si aggirano sulle cime.

La bellezza del lago di Molveno, in Trentino, è invitante e splendida, a qualsiasi ora del giorno, con il sole che riscalda i bagnanti sulle sponde, i bambini e i cani che giocano, i pedalò che prendono il largo, o con il cielo che predice pioggia e rende l’atmosfera più rarefatta.

Un tuffo è davvero rigenerante e dall’acqua l’immagine delle Dolomiti è ancora più spettacolare, in una giornata
di fine agosto, con la temperatura esterna calda e quella interna rinfrescante. Non a caso nuotano impettiti nelle
loro ciambelle colorate tanti bimbi piccoli, guardati a vista dai genitori. Molveno, come la vicina Andalo, sembra fatta apposta per le famiglie e per il divertimento di grandi e piccini, immerso in una natura incontaminata.

Vincitore per quattro volte del premio del lago più bello d’Italia assegnato da Legambiente e Touring Club Italiano, Molveno è l’ideale per tutti. Gli sportivi possono avvicendarsi sulla superficie con il windsurf e la canoa, provare la nuova moda del stand up paddle, o il brivido del parapendio, oltre ovviamente al trekking e alla mountain bike seguendo i percorsi Dolomiti di Brenta Trek e Dolomiti di Brenta Bike, nel cuore del massiccio Patrimonio dell’Unesco.

Le famiglie hanno a disposizione un vero e proprio lido in montagna con 12 ettari di spiaggia, prati all’inglese e numerose aree gioco, sabbiere e minigolf per i bambini, l’Acqua Park con scivoli e giochi d’acqua, il miniclub Playa Park e il pump truck con skill area, per i ragazzi che imparano ad andare in mountain bike.

Per chi vuole rilassarsi e passeggiare c’è l’imbarazzo della scelta. Tutto attorno al lago un percorso si immerge nella natura e nei paesaggi incontaminati e porta a scoprire il Ponte Romano, antico e in pietra, tra la vegetazione fitta e con uno stretto anfratto roccioso dal quale si può ammirare la cascata, dove il rio Ceda che compie il salto finale nel lago.

Continuando l’itinerario del perimetro, si scoprono i fortini di Napoleone: sono cinque diverse strutture, collocate strategicamente sulla strada che permetteva di raggiungere velocemente la Val di Non, attraversando la valle dello Sporeggio, furono erette dall’esercito austriaco per respingere l’avanzata dei Francesi, capitanati da Napoleone e vengono tuttora chiamate con il nome del generale corso.

Anche il borgo di Molveno offre suggestive passeggiate, tra cultura e tradizioni. Come la chiesetta San Vigilio, all’interno del piccolo cimitero, in salita sopra il lago. Risale al XIII secolo, è dedicata al vescovo di Trento morto nel 400 d.C, ed è in stile romanico, con qualche abbellimento gotico e gli affreschi sul portale.

Salendo ancora, si scopre l’antico nucleo del borgo, con i tipici tratti alpini, con le case in legno e pietra, i balconi alla trentina abbelliti dai fiori multicolore, i “volti a bott” che oggi ospitano i negozi del centro: sono le tracce di un passato rurale, che raccontano storie della vita in montagna nei secoli passati.

Tra gli edifici da ammirare, il Palazzo Saracini, il campanile seicentesco e la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Carlo Borromeo: da qui si gode un panorama bellissimo sul lago di Molveno. Continuando ad attraversare il centro storico si trovano innumerevoli botteghe e negozi di artigianato e soprattutto di enogastronomia trentina: speck, polenta, formaggi, vino, miele, composte e marmellate, frutti di bosco, funghi, cioccolato, salumi vari, biscotti e pane artigianali, tutto fa gola e lo shopping è inevitabile.

Alle spalle le guglie delle Dolomiti di Brenta fanno da sentinelle: la recente cabinovia, alle soglie del paese, è un’opportunità unica di osservare il lago dall’alto e scoprire la montagna da vicino. In pochi minuti di salita vertiginosa si arriva all’altopiano del Pratel: un’immensa distesa di prati, il bosco e le cime disegnano un’immagine da cartolina.

Qui, tra zone relax e ristoro, panchine, la seggiovia, è il paradiso degli amanti della mountain bike ma anche dei bambini e dei ragazzi, che troveranno nel parco avventura Forest Park, come divertirsi, mentre per i più piccoli c’è anche una fattoria didattica. D’inverno, invece, si trasforma il regno degli appassionati di sci.

Molveno divenne una meta vacanziera nella seconda metà dell’Ottocento, quando alcuni grandi alpinisti inglesi e tedeschi ne fecero la base per le loro conquiste nelle Dolomiti di Brenta. Oggi resta un punto di partenza privilegiato per le ascensioni, le traversate e le vie ferrate nelle Dolomiti e per le escursioni nel Parco naturale Adamello-Brenta.

Un sentiero la collega alla vicina Andalo, a soli quattro chilometri. Per chi non vuole andare a piedi, il comodo autobus fa la spola in dieci minuti tra i due paesi. Andalo, forse più di Molveno, è davvero la capitale delle vacanze formato famiglia, animali domestici compresi, con i tantissimi hotel, l’enorme parco con ogni genere di sport e attività, dalla pista di pattinaggio su ghiaccio alle piscine e alle passeggiate sui pony, le numerose manifestazioni serali adatte ai più piccoli. Per rilassarsi nella natura, l’ideale è una gita con la cabinovia fino a 1800 metri sul Paganella, con un panorama mozzafiato, sentieri tra i boschi, malghe e prati con le caprette.
Oppure prendere l’autobus e tornare a tuffarsi nel lago di Molveno.

Info: www.visitdolomitipaganella.it
www.visittrentino.it

Foto di Sonia Anselmo e Sandra Tempesta

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