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La gente affolla le strade, rimanendo estasiata al cospetto delle altissime fiamme, e partecipando al canto mariano tradizionale “Tu sei del popolo, letizia e pace”. Come in ogni grande festa popolare, c’e’ poi la parte gastronomica. Tutti si lasciano volentieri tentare dagli assaggi di taralli, ceci e fave abbrustoliti, nocciole e da un bicchiere di vino. Il tutto è offerto con generosità da chi ha allestito la fanova. Se ne contano più di cento in tutta la città, nei quartieri di periferia e nelle contrade di campagna. Suggestiva poi l’iniziativa dei frantoiani castellanesi, i quali fanno degustare ai visitatori dei falò il loro olio nuovo e genuino con il quale vengono condite le bruschette con i tipici pomodori “appesi”, conservati sin dall’estate. La tradizione più antica prescriveva che si mangiassero riscaldati nella cenere calda dei falò, sarôche i scartapìjete, pesci secchi salati e affumicati, conditi con abbondante olio e accompagnati dal pane. Naturalmente l’arsura procurata dai pesci richiedeva una buona dose di vino rosso primitivo, che in gergo si chiama “vino tosto”. Il giorno dopo, il 12 gennaio, il simulacro della Madonna della Vetrana viene portato con solenne processione in città e rimane alcuni giorni nella Chiesa Madre alla venerazione riconoscente dei fedeli che numerosi la visitano.
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La chiesa della Madonna della Vetrana è anche uno dei preziosi gioielli di Castellana. Su uno dei cinque colli della zona,
la sua origine è documentata già dal Duecento, ma la costruzione attuale risale alla fine del Seicento, voluta dal popolo
come ringraziamento alla Madonna che aveva liberato il paese dalla terribile peste del 1690, la stessa intercessione festeggiata dai falò e ad aprile con un’altra grande festa con le bande musicali e i fuochi d’artificio.
Ma Castellana è nota in tutto il mondo per le sue grotte, imperdibili in una visita da queste parti. La bellezza delle Grotte, che cominciarono a formarsi circa 90 milioni di anni fa, incanta milioni di visitatori ogni anno: la visita guidata si snoda lungo un percorso di tre chilometri a più di sessanta metri di profondità con uno scenario incredibile di stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme inusuali, caverne dai nomi fantastici, fossili, canyon, calcificazioni dalle alcificazioni dalle conformazioni e dai colori sorprendenti sollecitano la fantasia di bambini e adulti. Inoltre, spesso e volentieri, si organizzano visite particolari, come la Speleo Night, un’escursione al buio, per piccoli gruppi, emozionante e intensa, o altri eventi, tra spettacolo e natura. Nel periodo natalizio, nel cuore delle Grotte di Castellana sono stati allestiti alcuni presepi. Saranno presenti fino al 12 gennaio, in concomitanza con la festa dei Falò che si svolge in città.
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Foto e info www.comune.castellanagrotte.ba.it/turismo e www.grottedicastellana.it
Infotel 080 4900228