Arrivarci non è difficile: i traghetti da Palau, sono frequenti e la traversata dura circa quarantacinque minuti. Dal traghetto si scende al porto di La Maddalena, una vivace cittadina fino al 2008 percorsa da molti militari americani di stanza nella base navale, ora chiusa. La Maddalena è anche l’unica isola abitata dell’arcipelago, con l’eccezione dell’insediamento di Stagnali a Caprera. Si dice che il vento qui soffi 365 giorni l’anno, che sia tramontana o maestrale, e di sicuro fa parte del paesaggio. Con una provenienza costante da nord-nordovest, ha scolpito i graniti e gli scisti di queste isole e ha piegato i rari alberi. Ma soprattutto d’estate è l’ideale per smorzare la calura che attanaglia appena ci si allontana dalla costa. Non che ci siano molte occasioni per farlo, ma può succedere, soprattutto per raggiungere le varie spiagge. Una su tutte, fra quelle accessibili almeno, merita l’oscar e si trova a circa cinque chilometri di strada dal porto d’approdo. La spiaggia nell’idioma locale risponde al nome di Capocchia du purpu, ovvero “Testa di polpo”. Si trova nel canale che separa La Maddalena da Caprera ed è un vero angolo caraibico per i colori blu e smeraldo dell’acqua alta, di quella bassa e per il candore della sabbia. In più, ad arricchire il paesaggio, sono presenti alcune rocce molto scenografiche.
Ma le spiagge sono infinite e tutte da scoprire: segnaliamo Cala Serena, a Caprera e Cala Conneri a Spargi. Poi, ma non ultima, la famosissima Spiaggia Rosa, nell’isola di Budelli (foto in basso, al centro). Questo lembo di sabbia, per lo più composta da gusci sminuzzati di microorganismi dal caratteristico e unico colore rosato, è interamente protetta e presidiata da guardie ambientali. Non si può accedervi né a piedi, né approdando in barca, ma si può ammirare da lontano. Questo per porre fine all’abitudine dei bagnanti che in passato si portavano a casa il ricordino sabbioso col risultato che la spiaggia stava letteralmente scomparendo. L’arcipelago è anche un simbolo nella storia italiana. Qui si trova infatti l’ultimo rifugio di un eroe di due secoli fa: Giuseppe Garibaldi, che a Caprera, una volta ritiratosi dalla politica e dal mestiere delle armi, venne a passare gli ultimi anni della propria esistenza, fino alla morte nel 1882. E poi, aspetto poco conosciuto, la corsicità dell’arcipelago ne fa un’isola nelle isole dal punto di vista culturale. Qui infatti si parla un dialetto molto più prossimo al corso che al gallurese, anche se la Sardegna è più vicina in linea d’aria.
Info: www.lamaddalenapark.it
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