Giardini di Castel Trauttmansdorff, meraviglia a Merano

I candidi fiori di loto emergono nell’acqua, le dalie rallegrano le aiuole con i loro colori sgargianti, i girasole portano in dono un tocco di gioia. L’estate ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano è un trionfo di tinte, calore e meraviglia, tutto da ammirare, prima che arrivi l’autunno e porti con sé altre bellezze e sfumature.

Allora sarà la volta delle camelie esotiche, dei fichi, melograni e olive, delle mele e delle castagne e ancora delle dalie tardive a suscitare stupore nei visitatori.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono uno spettacolo in ogni stagione dell’anno, non per niente sono
stati premiati più volte e sono considerati tra i più belli al mondo. Facilmente raggiungibili con i bus 4 o 1B
che partono dalla stazione di Merano, sono una meta immancabile per chi passa una vacanza in Alto Adige. Se poi il giorno prescelto per la visita è assolato, i giardini rendono al loro meglio tra sentieri, laghetti, punti panoramici, stazioni sensoriali.

Sono oltre ottanta gli ambienti botanici con piante provenienti da tutto il mondo, curati quotidianamente
da un team di giardinieri appassionati, su una superficie di dodici ettari, divisi in quattro grandi sezioni,
ognuna con percorsi tracciati, installazioni artistiche, zone di sosta e relax, fioriture in continua evoluzione e impressionanti vedute sulle montagne circostanti.

Ai Giardini di Castel Trauttmansdorff ce n’è per tutti i gusti: per chi vuole arrampicarsi su alti sentieri, per chi vuole ammirare il panorama su piattaforme sospese nel nulla, per chi vuole rilassarsi intorno al lago, per chi viene con i bambini e vuole mostrare loro cos’è un orto o un frutteto, oltre che far divertire i pargoli nelle strutture in legno adeguate, per chi ama le piante esotiche e vuole scoprirne di più.

Anche chi cerca divertimento verrà accontentato con le tante serate, eventi speciali e concerti organizzati, mentre chi apprezza la buona cucina troverà stimoli adatti nel ristorante Schlossgarten e nel caffè delle Palme in riva al laghetto che propongono gustosi piatti e vini tirolesi in tre diversi menù stagionali.

Ce n’è anche per chi è appassionato di Storia, con il Castel Trauttmansdorff che domina tutti i giardini, come un faro di orientamento. E’ diventato un interessante museo, il Touriseum, dove si scopre l’epopea del turismo della montagna e dell’Alto Adige, ma soprattutto si celebra la principessa Sissi.

La principessa Elisabetta d’Austria è la vera eroina dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, la si incontra spesso
tra i sentieri, idealizzata nei cartelli o in busti circondati dai fiori. Ma è tra le sale del Castello che
vive ancora, tramite alcuni oggetti e vestiti a lei appartenuti, o al marito Francesco Giuseppe.

Anzi, una sua statua impressionante nella somiglianza è posta su un balcone: sembra guardare alle montagne e al giardino con malinconia. Mentre all’interno Sissi pare fuggire sulle scale inseguita dall’Imperatore, una messa in scena che replica la realtà del tempo, con lei in continuo e perenne viaggio e lui in attesa.

L’Imperatrice abitò in queste stanze per due soggiorni di cura a Trauttmansdorff, per alcuni mesi durante gli inverni del 1870/1871 e del 1889. La prima volta venne a Merano per curare la figlia Marie Valerie e amava passeggiare nei giardini e a volte affrontava quella che è ora la Paseggiata di Sissi, il percorso
che conduce a piedi a Merano dal castello.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono aperti ogni anno dal 1 aprile al 15 novembre, sono stati inaugurati nel 2001 e da allora sono un continuo successo, anche grazie allo posizione unica: a forma di anfiteatro naturale, si estendono su un dislivello di oltre cento metri, con a ogni passo affascinanti prospettive panoramiche sulle montagne e su Merano, in perfetta armonia con il paesaggio naturale circostante.

Nel mezzo del parco, il maniero risale al XIV secolo quando era noto come Castel Neuberg: il nome attuale,
Trauttmansdorff, viene dato dopo il 1543, quando fu acquistato dal nobile Nikolaus von Trauttmansdorff. Nel Seicento, però, il palazzo venne abbandonato e soltanto nel 1846 l’erede della famiglia Trauttmansdorff lo restaurò, ampliandolo e arricchendolo di elementi neogotici. Nella Seconda Guerra Mondiale divenne accampamento per i militari tedeschi, la sua rinascita si ha nel 1977 quando viene acquisito dalla Provincia Autonoma di Bolzano.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono dotati di un clima mite che permette la crescita di alberi e specie anche
esotiche. Sono divisi in quattro aeree tematiche precise.

La prima che si incontra attraversando l’entrata e l’ex rimessa del castello, destinata alle mostre temporanee (fino al 15 novembre 2019 si svolge Piante Killer, un’esposizione sulle piante carnivore), è chiamata i Giardini del Sole.

Sul versante sud occidentale, è un susseguirsi di profumatissimi arbusti nani e sempreverdi, con lecci, querce da sughero, corbezzoli, spezie da cucina, girasoli, melograni, viti, gelsi e fichi. Ai piedi del castello cresce l’uliveto più settentrionale d’Italia con un esemplare di 700 anni, una limonaia e un campo di lavanda.
Nel settore si trovano anche collezioni di piante come quella dedicata alla salvia o alle succulente come cactus, aloe e agavi.

Da qui è facile incontrare i sentieri che portano ad un’altra zona, i giardini acquatici e terrazzati, con roseti,
gigli, gelsomini, camelie, azalee, iris, piante palustri, giochi d’acqua e un labirinto che evoca l’atmosfera rinascimentale.

Il centro è il laghetto delle Ninfee dove si trovano anche gli spettacolari fiori di loto, oltre ad una piattaforma destinata ad ospitare gli eventi serali, alcune anatre mentre nell’acqua nuotano grandi carpe giapponesi. Intorno sentieri di peonie e clemantis.

Da qui si intersecano altri percorsi che portano a scoprire tutti i Giardini di Castel Trauttmansdorff, intervallati da sculture ma anche da zone abitate da animali: un terrario, un alverare, conigli, galline, capre, apalca, pecore e un’enorme voliera, in cima a una salita, con pappagalli e altri uccelli.

Facile da raggiungere dalla voliera, è la zona dedicata ai Boschi del Mondo, con raccolte di ortensie e rododendri, la valle delle felci, cipressi e conifere, giardino giapponese, una risaia, persino una spiaggia con le palme.

Dall’altra parte dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, il giardino degli Innamorati offre un angolo quasi
fiabesco con tanto di laghetto. Per raggiungerlo bisogna arrampicarsi sui sentieri di montagna, magari
sostando al punto panoramico che sembra sospeso nel vuoto.

Scendendo verso il lago delle Ninfee si scoprono i Paesaggi dell’Ato Adige, in un trionfo di colori e profumi tra un piccolo orto di montagna, meleto, frutteto, vigneto, cespugli, un giardino fiorito regno delle grandi e vivaci dalie. Viola, rosso, giallo, sono un tripudio di gioia e meraviglia, esempio perfetto delle tanta bellezza della natura dei Giardini di Castel Trauttmansdorff.

Info
I Giardini di Castel Trauttmansdorff Trauttmansdorff
Via San Valentino 51 a
I-39012 Merano (BZ)
info@trauttmansdorff.it
www.trauttmansdorff.it

Foto di Sonia Anselmo

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