Tallinn, dove le leggende sono in ogni angolo

Il vecchio Tommaso, Margherita la Grassa e il suo fidanzato Ermanno, l’alto: impossibile visitare Tallinn senza imbattersi in loro. Anche perché non sono veri personaggi, ma rispettivamente una banderuola e due torri. Svelano alcune delle caratteristiche più nascoste della splendida capitale estone: moltissime curiosità e altrettante leggende, oltre ad un senso dell’ironia e alla fantasia che permangono sui nomignoli dati ai simboli e sulle insegne di negozi e ristoranti.

Ogni angolo, ogni via, ogni pietra nascondono un mito, un segreto, un passaparola, che rendono Tallinn ancora più
affascinante. Bellissima, quasi un gioiello che risplende, con le strade acciottolate, gli antichi palazzi, i tetti rossi, le chiese ortodosse, cattoliche e luterane, la suggestiva piazza principale con il mercato dell’artigianato, con i ricordi medievali.

Una città da scoprire a piedi, passeggiando con il naso all’insù, stando attenti alla tanta folla di turisti, troppa, che si riversa qui dalle navi di crociera che attraccano al porto. Quando mancano i croceristi, Tallinn ha un altro aspetto, più intimo, e sembra più incline a rilevare i suoi segreti a chi li vuole scoprire. Come
quello che riguarda il vecchio Tommaso, posto lassù sulla torre del municipio sulla piazza principale, a controllare.

La banderuola segnavento raffigura un antico guerriero, chiamato appunto Vana Toomas in estone, che fu sistemato
sulla guglia nel Cinquecento: secondo la leggenda l’omino prese le sembianze da un contadino che vinse un’importante gara di tiro con la balestra infuocata, essendo di umili origini era impossibilitato a ricevere il premio, così fu gratificato con il lavoro di guardiano della città a vita. Si dice pure che Tommaso regalasse caramelle e doni ai bambini: quando morì, i bimbi continuarono a chiedere dove fosse e allora per accontentarli fu sistemata la banderuola con le sua effige e nacque il mito del buon guardiano che continua a portare dolci ai piccoli più bravi, durante la notte, mettendoli sul cuscino. Dalla guglia, nonostante le traversie di Tallinn subite dalla Storia, Tommaso continua ad osservare la sua città e i bambini che passano.

Anche Margherita la Grassa fa la guardia, ma alla porta dove un tempo si arrivava con le merci dal porto. E’ una delle torri poste a sorveglianza dell’antica città e per proteggere i commerci venne creata questa larga e bassa appunto cicciotta, per metterci i cannoni e muoversi con facilità, ora all’interno si trova l’interessante Museo Marittimo.

Margherita ha persino un fidanzato, lui invece alto e slanciato, Ermanno, dall’altro lato della città, esattamente a Toompea, la collina in passato abitata dai nobili. Vicino alla Cattedrale Aleksandr Nevskij, sulla torre Ermanno ogni giorno svettano le bandiere importanti per l’Estonia. Gli abitanti di Tallinn dicono che Ermanno mandi i fiori alla sua fidanzata Margherita dall’altra parte di Tallinn.

Le curiosità sono davvero infinite nella città. La stessa collina Toompea custodisce un mito. Sarebbe la tomba del gigante Kalev, il fondatore di Tallinn, costruita dalla moglie Linda, che affranta dalla morte del compagno cominciò a portare una pietra per volta per dargli degna sepoltura, fino a creare una collina.

Si narra anche che nel momento della costruzione della cattedrale Nevskij, voluta dallo zar (Tallinn faceva parte dell’Impero) proprio per contrastare la presenza luterana tedesca ed estone, fu ritrovata un’iscrizione che gli abitanti del luogo ricondussero a Kalev: era più che altro un’intimidazione a lasciar perdere la costruzione del tempio religioso, ma l’impresa non andò a buon fine e la cattedrale fu innalzata. Con la proclamazione della breve indipendenza della repubblica baltica, nel 1918, si pensò di distruggere questo simbolo, non amato dagli estoni, ma per mancanza di soldi non si fece nulla e la Storia ci mise lo zampino, con il regime sovietico: così quello che lo scrittore estone Tuglas Friedeberg chiamò samovar in senso dispregiativo è ancora in piedi, anzi domina tutta la collina ed è uno dei luoghi più visitati di Tallinn.

La città alta nei secoli è stata abitata da nobili e ricchi, che non volevano mischiarsi alla gente comune, soprattutto commercianti, della città bassa: al punto che costruirono un muro divisorio, del quale oggi restano poche tracce e la porta d’oro, chiamata così per l’ennesimo racconto. Stavolta siamo alle prese con i Romeo e Giulietta locali, un ragazzo facoltoso di Toompea innamorato di una fanciulla della città bassa. Per andare a trovarla, ogni notte, corrompeva i funzionari addetti all’apertura della porta pagandoli in oro sonante: da qui il nome porta d’oro.

Vicino alla porta, si accede al Cortile dei Re Danesi, un’ampia spianata con una vista mozzafiato e con alcune
sculture. Rappresentano i frati domenicani e si dice che i loro fantasmi vaghino qui perché furono uccisi durante
la distruzione del monastero che un tempo sorgeva nella città alta. Nel cortile, poi, si affacciano la Torre
delle Vergini, detta così perché si dice che le famiglie nobili richiudessero qui le figlie grandi ma single nell’attesa di riuscire a trovare loro un marito nella città bassa, ma fu anche prigione per le prostitute in epoca medievale, e Kiek-in-de-Kok, un’altra torre circolare.

Il curioso nome deriva dal tedesco gergale di un tempo e significa “guarda in cucina”: si racconta che uno dei guardiani addetti alla sorveglianza mentre era di ronda sui camminamenti in alto era solito guardare cosa cucinasse la moglie nelle stanze di sotto, ogni giorno lei andava a fare la spesa cercando prodotti sempre nuovi e particolari per sorprenderlo con i manicaretti e fargli indovinare gli ingredienti, ma il marito riusciva sempre a capire di cosa si trattasse, proprio perché la spiava dall’alto.

Dalla collina si scende in basso attraverso la via della Gamba Corta e quella della Gamba Lunga: due passaggi, con altrettante porte, uno più stretto che induce a fare passi brevi, e uno più comodo, tra l’alto risalente al 1380, tra le strade più antiche della città. Ennesimi nomi curiosi che inducono a far dire agli abitanti che per questo motivo la loro splendida Tallinn zoppica.

Info www.visittallinn.ee/eng www.visitestonia.com

Foto di Sonia Anselmo e Fiorella Corini

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