Malin Head, dove finisce l’Irlanda

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Con mezza giornata si possono vedere tutte e non lasciarsi scappare il clou della zona: Malin Head, l’ultimo lembo di terra irlandese proteso verso l’oceano. Un piccolissimo paese, con qualche casetta, un molo e un ristorante che serve il granchio appena pescato in queste acque: tutto qui. L’attrazione principale è la natura, che lascia incantati per la sua forza indomabile: a Malin Head, nel punto più alto, sorge la Bamba’s Crown, una torre di sorveglianza risalente al 1805 e usata  come stazione radio, oggi luogo ideale per far vagare la vista verso l’orizzonte, per ammirare il mare tempestoso e per osservare l’orgogliosa scritta con i ciottoli che indica che questa è l’Eire. In queste acque battute dalle tempeste, vennero testati anche i motori del Titanic prima che il transatlantico venisse varato. Nei giorni tersi, da qui è possibile vedere a destra la Scozia e a sinistra l’isoletta di Tory. Riscendendo verso il paese, si incrociano cottage che sembrano usciti dal folklore irlandese: bianchi, con le porte rosse e il tetto di paglia. E poi i prati abitati da cavalli, mucche e le immancabili pecore. Ha un che di bucolico, questo angolo estremo, soprattutto se il sole fa capolino tra le nuvole.
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E se si procede nel paese, oltre il ristorante, ci si può concedere una passeggiata tra i ciottoli della spiaggia, magari avendo la fortuna di vedere una rara famiglia di edredone, un tipo di anatra marina, farsi cullare dalle onde e dando un’occhiata alla Wee House, una antico santuario in rovina quasi sulla riva. Da qui è facile raggiungere un altro posto panoramico, adatto alle passeggiate, vento permettendo: è Five Fingers Strand, una striscia di sabbia bianca che si raggiunge con una stradina che costeggia ben due chiese, una protestante e una cattolica. Tutta la strada costiera della penisola di Inishowen è un sussegguirsi di spettacoli della natura, intervallata da fari, riserve per gli uccelli e dune sabbiose. Come a Buncrana, noto posto di villeggiatura della zona, con i suoi cinque chilometri di spiaggia e due castelli, uno dei quali costruito ai tempi dei Normanni. Da queste parti si viene per fare surf, vela, equitazione, golf e bicicletta: il tempio per gli sportivi. Per i più temerari, anche la possibilità di fare immersioni e cercare di vedere da vicino gli squali che popolano questi lidi. Come tappa base per scoprire la penisola si può usare Letterkenny, la località più grande del Donegal, dominata dall’imponente cattedrale di San Eunan, costruita nel tardo XIX in stile neogotica e percorsa da una via principale, una delle più lunghe di Irlanda, ricca di pub, ristoranti, negozi e musei.

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In collaborazione con Tourism Ireland e Aer Lingus

 

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