“Iowa City è una città da vivere più che da visitare”: è quanto affermano gli abitanti di questa cittadina
americana di circa 75.000 abitanti, capoluogo della contea di Johnson nello Stato dell’Iowa, in pieno Midwest statunitense.
Il modo più diretto per arrivarci dall’Italia è fare scalo a Chicago e da qui proseguire per l’Eastern Iowa Airport
con un volo domestico della durata di circa un’ora.
Già sorvolando l’est dell’Iowa e, una volta atterrati, percorrendo la Interstate 380 che collega l’aeroporto con il
centro città ci si rende conto del paesaggio che sarà il leitmotiv del nostro viaggio: campi coltivati a mais, allevamenti di bestiame e, ovviamente, “farms” di differenti dimensioni e fattezze, ovunque. Uno Stato rurale, quello dell’Iowa, con il 75% della sua superficie occupato da terreni agricoli coltivati soprattutto a mais.
Iowa City è invece una città la cui economia è imperniata sulla sua Università e sulle sue strutture sanitarie,
tra cui l’University of Iowa Hospitals and Clinics (UIHC), unico centro medico specialistico dell’Iowa, un complesso ospedaliero la cui dimensione, fuori scala per le sole esigenze della città, dimostra il suo potente richiamo per tutto il Midwest.
Una città culturale dove tutto è dedicato agli studenti universitari che, come detto, costituiscono la sua principale fonte di reddito. Basti pensare che anche il trasporto pubblico tiene conto di ciò. E’ composto di due tipologie di reti; la prima, pubblica, con autobus di colore bianco e marche del Comune a disposizione di tutti i cittadini, l’altra con autobus di colore giallo e marche dell’Università dell’Iowa, riservata agli studenti e ai professori.
E a proposito dell’Università, il suo logo (hawkeye, – occhio di falco – di colore giallonero) è diffusissimo:
nei negozi, nei ristoranti, nelle caffetterie, sui bus, sui berretti e sulle magliette indossati dagli studenti.
Un’affettuosa ossessione che i tifosi di casa nostra non manifestano in ugual misura per le loro squadre.
La città, dicono i suoi abitanti, è da vivere e questo vivere è sicuramente piacevole: un fiume, Iowa River,
tranquillo, sinuoso che la accarezza con le sue sponde dolcemente degradanti, un centro cittadino dotato di comodi marciapiedi che invitano al passeggio e allo shopping, una vasta zona pedonale, larghe strade a più corsie con traffico disciplinato, segnaletica stradale chiara e comprensibile, ampia disponibilità di parcheggi, quartieri di case monofamiliari in legno o pietra di colori tenui, con accoglienti porticati e giardini curatissimi
abitati da scoiattoli confidenti, assenza di recinzioni a delimitare le proprietà private (non necessarie perché gli americani hanno nel loro DNA il rispetto delle proprietà altrui sia private che pubbliche), viali alberati, parchi pubblici, grandi aceri dappertutto, suoni ovattati. Tutto bello, tranquillo, rilassante ma forse per qualcuno può diventare ripetitivo, poco intrigante e di conseguenza noioso.
Iowa City ha le sue attrazioni che meritano di essere apprezzate. L’Old Capitol Building è l’imponente edificio simbolo della città: è stato la sede del Senato e degli uffici governativi quando, nel 1841, Iowa City fu ufficialmente la prima capitale dello Stato fino al 1857, anno in cui la capitale fu trasferita a Des Moines.
Divenne allora la sede di rappresentanza dell’Università fino ai primi anni ’70 del secolo scorso quando l’edificio fu totalmente rinnovato e riportato all’aspetto originario, diventando così il principale Museo storico cittadino.
A due passi dall’Old Capitol Building, il Museo di Scienze Naturali costituisce il più antico museo universitario a ovest del Mississippi River, con il suo milione di campioni, dai fossili microscopici di antichi pollini a mastodontici teschi, e una spettacolare sezione dedicata agli uccelli con pregevoli ricostruzioni di numerosi habitat.
E ancora il Museo d’Arte Moderna, piccolo e sofisticato, e l’istituto d’Arte (Art Building West) in 141 North Riverside Dr, con la sua aggettante struttura in acciaio, la sua atmosfera intellettuale che predispone allo studio e all’ispirazione, i suoi studenti dediti a disegnare, dipingere, scolpire.
Se il cielo è sereno e la temperatura gradevole, si può prendere la bici e percorrendo una delle numerose piste ciclabili raggiungere il Willow Creek Park a ovest della città o l’Hickory Hill Park a nordest, dove al crepuscolo è possibile incontrare cervi incuranti dei numerosi instancabili runners; e se si ha la forza e la voglia di pedalare più a lungo ci si può spingere a nord fino al Coralville Lake, formato dalla diga sull’Iowa River, e al Mc Bride Lake con le loro straordinarie aree naturali. Naturalmente i più pigri possono arrivarci comodamente in auto.
Se, invece, si vuole qualcosa di ancora più rilassante basterà passeggiare lungo le dolci rive dell’Iowa River, in pieno centro cittadino, tra arbusti di american plums e cespugli di lillà.
Info
https://www.icgov.org/
http://www.visitusaita.org/
Testo e foto di Mauro Diez