Per una cena sfiziosa, per un compleanno diverso o per una serata romantica è il luogo ideale e forse più curioso della Capitale. Perchè si mangia, appunto, o sotto l’ala di un vero aereo, in una splendida e moderna sala arredata in stile “tropical chic” con tante piante che danno il senso della giungla. Oppure si sale la scaletta dell’aeromobile e ci si ritrova all’interno: superata la cabina di pilotaggio, c’è una serie di tavolini minimal fino ad arrivare alla coda del veivolo, dove è posto il privè. Ad accogliervi i camerieri, vestiti da stewart e da hostess, intenditori di vini e parlanti svariate lingue. Mancano solo gli annunci al microfono e poi siamo al completo! Qui non si viaggia con il corpo, ma con la mente e il palato. Anche perchè i menù proposti sono legati a cinque regioni italiane: Campania, Toscana, Sardegna, Veneto e Umbria.
Si può scegliere un menù per intero o spaziare con i piatti nei vari posti: dai deliziosi calamari campani che si sciolgono in bocca, disposti su un letto di insalata condita con una salsina alla maggiorana, ai crostini ai fegatini e al lardo di Colonnata, dal farro umbro (nel menù vegetariano) ai bigoli con vongole e radicchio trevigiano, dalla tagliata di manzo toscana con tortino di patate al pesce in uno speciale cartoccio. Il tutto annaffiato con vini prestigiosi e “regionali”. Fino agli strepitosi dolci: la “caprese” di nocciole e cioccolato, con scorze di limone e retrogusto piccante, è un trionfo per i golosi, così come il castagnaccio soffice e arricchito da un top di gelato o il tiramisù con il pandoro veronese.Tutto curatissimo, ma allo stesso tempo “semplice” e veloce. Il segreto della cucina è la qualità delle materie prime, ricercatissime e volte a valorizzare i prodotti di territorio, anche se di nicchia, e spesso provenienti da agricoltura biologica.
Non solo, si può seguire il lavoro dei giovani chef attraverso uno schermo che riprende la cucina, in modo che tutto sia trasparente per la clientela. Fatta di coppie, tavolate di amici e, perchè no, bambini che qui si divertono un mondo a scoprire l’interno di un aereo. Che poi è un Convair modello Metropolitan 440, costruito nel 1957 nei cantieri di San Diego in California: era all’epoca uno dei velivoli di maggior fascino e prestigio… non per niente l’aereo gemello era quello usato dal Presidente della Coca Cola. Il nostro fu dapprima acquistato dall’Alitalia e in seguito, agli inizi dei mitici Anni 60 fu ceduto all’Aeronautica militare italiana e usato come Primo aereo del Trentunesimo Stormo (31.1). Il velivolo veniva utilizzato esclusivamente per i viaggi Presidenziali (Gronchi, Saragat e Segni). Montava due motori a elica Rolls Royce e poteva trasportare 48 persone oltre l’equipaggio. Una volta passato all’Aereonautica militare, l’allestimento interno è stato modificato sostituendo i sedili con poltrone e divani in pelle più consoni al nuovo ruolo di “aereo dei Presidenti”. Dopo cena, quando il cliente se ne va resta nel suo cuore il fascino di aver mangiato in un luogo curioso e di aver scoperto pietanze di qualità preparate in modo innovativo.