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In estate vanta temperature che possono arrivare anche a 35 gradi all’ombra, motivo per cui la popolazione locale si è adattata al caldo con la costruzione di case sotterranee, ma anche negozi, ristoranti e persino una chiesa ortodossa serba. Per questa Coober Pedy appare unica e decisamente curiosa da visitare. Tanto più che quest’anno sono in corso parecchi eventi per festeggiare la ricorrenza centenaria. Era il primo febbraio del 1915, quando il giovanissimo, quattordici anni, cercatore d’oro William Hutchison scoprì il primo opale durande le operazioni di ricerca di acqua a sud di Coober Pedy, facendo la fortuna sua e della zona, che da allora è diventata una miniera importante per l’industria estrattiva. Proprio lo scorso febbraio, in concomitanza con l’anniversario del ritrovamento del primo opale, ha debuttato il lancio del Centenario: una festa al Coober Pedy Golf Club, che poi è il campo da golf più caldo al mondo, senza erba, ed è una delle tappe assolutamente imperdibili nel visitare la cittadina.
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Ad aprile, però, inizieranno i festeggiamenti veri e proprio con lo “Centenary Street Party & Multicultural Celebrations”: il 2 aprile tutti in piazza nel segno del divertimento, del cibo e della musica dal vivo per le feste che Coober Pedy e il suo patrimonio diversificato dedicano alle celebrazioni. Qui infatti vivono persone di ben 45 nazionalità. Il giorno dopo, il 3 aprile, va in scena il “100 Year Ball”, con gli ospiti sono invitati a vestirsi in abiti tradizionali della loro cultura per partecipare tutti insieme ad esperienze di conoscenza delle reciproche tradizioni.
Ancora, il 4 aprile, il Coober Pedy Opal Festival, celebrazione della fine della lunga e calda stagione estiva e dell’inizio dell’attività mineraria con una parata in strada, fuochi d’artificio e musica dal vivo. Altri eventi annuali includono The Great Breakaways Marathon il 23 maggio, e il Coober Pedy Races & Gymkhana l’8 e 9 agosto (info www.cooberpedy.sa.gov.au/tourism).
Coober Pedy offre parecchie curiosità ai visitatori. Non a caso è stata scelta come set per il film “Priscilla, la regina del deserto”. Fino a prima della scoperta di Hutchison, questa era una terra desolata, di passaggi di popolazioni nomadi. Poi diventò una delle miniere che producono più opali, un minerale amorfo che ha un colore variabile dal trasparente al bianco latte, con una infinità di differenti intermedi (verde, rosso, giallo, marrone, nero). Durante gli anni Sessanta, alla ricerca di lavoro, qui vennero molti immigrati europei e fondaro quella che è la città sotterranea.
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I residenti vivono nelle case scavate nel sottosuolo, mantenute così in una costante temperatura, al contrario della superficie troppo afoso di giorno e rigido di notte. Coober Pedy si estende nelle viscere della terra: i bar, i ristoranti, i musei, i negozi dove si vende l’opale, la galleria d’arte e le chiese. Per i visitatori, una delle esperienze più particolari è dormire in un albergo scavato nel sottosuolo, il più famoso dei quali è il Desert Cave Hotel. Ma gli ospiti possono anche cimentarsi nel “noodling”, il processo di ricerca di opale nei cumuli di scarto, detti “mullock”, non rintracciato dai minatori. Molti abitanti si guadagnano da vivere con questa attività. Sicuramente un modo divertente per apprezzare questa città insolita, insieme ai festeggiamenti per i cento anni. Inoltre, in concomitanza con il Centenario, il leggendario treno Ghan, che attraversa l’Australia collegando Darwin con Adelaide, ha lanciato un nuovo servizio di quattro giorni/tre notti, che include per la prima volta un tour di un giorno pieno a Coober Pedy (disponibilità 23 maggio – 22 agosto 2015). Un’alternativa interessante per scoprire la centenaria città sotterranea.
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Foto Copyright© SATC/Photographer Peter Fisher, Adam Bruzzone, Milton Wordley, Neale Winter, John Sones
Info www.cooberpedy.sa.gov.au/tourism, www.southaustralia.it