Lötschental, il respiro selvaggio della natura


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Anche il viaggio in se è una piccola esplorazione, man mano che ci si inoltra nella valle sfilano l’uno dopo l’altro Ferden, Kippel, Wiler, paesini di poche anime che con i loro camini accesi garantaiscono una presenza umana quando tutto intorno è solo neve, neve e nient’altro. L’ultimo paese della valle ad essere raggiunto dai mezzi in inverno è Blatten, per arrivare più su fino a Fafleralp (ultimo villaggio della valle), occorrono buoni piedi o le racchette da neve se siamo in pieno inverno. In estate, poi, la starda riapre e anche il piccolo Fafleralp è raggiungibile con i mezzi. È un viaggio per chi ama la natura e il silenzio. Tuttavia anche gli amanti dello sci posso usufruire degli impianti Valle di Lötschen nel Lauchernalp, il versante che domina il villaggio di Wiler. Una funivia vi condurrà fino a Stadel e da li una lunga seggiovia vi porterà al comprensorio di Märwig/Gandegg che prosegue fino alla vetta di Hockenhorngrat (3.111 metri). Da qui, per chi ama i brividi bianchi, si può percorrere un intinerario alpinistico per esperti. Anche se non si è sciatori consigliamo comunque di arrivare fin quassù perchè la vista panoramica sulle 40 cime è davvero spettacolare. Per chi poi vuole un assaggio di tradizone vera consigliamo la visita al museo storico di Kippel, che è anche il paese più grande della valle con i suoi 500 abitanti. Ma soprattutto si consiglia un tuffo nella storia delle maschere Tschäggättä.

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Chi non ha mai visto questo particolare carnevale resterà stupito da quanto orrore possano fare le maschere scolpite nel legno e tutte fatte a mano, la cui fabbricazione può richiedere più di un mese di lavoro, mentre per quelle dei souvenir bastano un paio d’ore. La storia delle Tschäggättä ha un origine oscura una delle prime maschere rinvenute risale al 1550. Numerose leggende si sono susseguite nella ricostruzione storica dell’origine dalle leggende legate ai briganti, che nella valle avevano la loro base e dunque usavano i costumi per rubare cibo nelle case. Un’altra fonte indica il travestimento come segno di protesta contro il governo di allora. Altri invece vedono questa tradizione come una lotta per scacciare gli spiriti maligni. La consuetudine di sfilare con il travestimento, a causa dell’orrore sucitato dalle maschere fu proibita e interrota nel 1868 per essere poi ripresa nel 1970 con una regolamentazione specifica che indica le ore di uscita e aree in cui le Tschäggättä possono avventurarsi. Ogni anno circa 100 Tschäggättä sfilano in parata da Blatten in Ferden. Recentemente la valle di Lötschental è stata dichiarata patromonio dell’umanità dall’Unesco in virtù della sua natura selvaggia e ai pochi ma appsionati turisti che amano la natura e il silenzio lontano dal rumore e del classico delle vacanze estive.

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edewiseAlbergo consigliato: a Blatten si può prenotare nel grazioso e silenzioso Hotel Edelweiss con poche camere e vista sulla valle. La struttura inserita fra i relais du silence, offre mezza pensione a prezzi interessanti e ha una sauna inclusa nel prezzo.

Come arrivare: Dal nord Italia un buon punto di partenza è Milano, da cui si può arrivare direttamente a Briga in treno. Da qui si raggiunge Goppenstein con un altro treno, questa volta regionale. Da Goppenstein In autobus fino a Blatten attraversando la valle. In alternativa si può arrivare in aereo all’aeroporto di Sion e da qui raggiungere Briga in treno.

Informazioni: Lötschental Tourismus 3918 Wiler – Tel. +41 (0)27 938 88 88. info@loetschental.chwww.loetschental.ch
Vallese turismo Rue Pré Fleuri 6 Case postale 1469 CH-1951 Sion Tel +41 (0)27 327 35 70. info@valais.chwww.vallese.ch

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