Il tramonto infuoca il litorale lungo la baia di Bodrum. Ha i colori delle fiabe e dona alla città turca un
qualcosa in più di romantico. Esalta le bellezze del luogo, che sono già tante di per sé.
Bodrum, città antichissima, culla della gastronomia, davanti ad un mare dalle mille sfumature di blu, è uno di
quei posti che restano nell’anima. Tranquilla e piena di movida, laica e poco incline alle sirene della religione,
turistica ed esotica, dove il fascino risiede nelle origini e nella natura che la circonda, che hanno saputo
stregare orde di poeti, scrittori e intellettuali.
Compresi Omero, che la definì “il paradiso dell’eterno azzurro”, ed Erodoto, che nacque proprio qui, nella mitica Alicarnasso, oggi appunto Bodrum. Il più grande storico dell’antichità guarda i visitatori un po’ severo dall’alto del busto a lui dedicato. L’hanno messo all’entrata del castello di San Pietro, il forte che domina il mare, il porto e la città dal 1404, da quando fu costruito dai Cavalieri di Rodi.
La salita al castello offre uno sguardo sul passato remoto: una parte delle pietre utilizzate per l’edificio furono prese dal Mausoleo di Alicarnasso, distrutto da un terremoto nel XIV secolo. Nel 353 a.C faceva parte di una città prospera, insieme all’anfiteatro, ancora conservato bene, uno dei più antichi teatri dell’Anatolia, con una capacità di 13 mila persone. Si ammira a nord, sulla strada per l’aeroporto.
In quei secoli lontani, Mausolo regnava sulla zona e trasferì la capitale proprio ad Alicarnasso, che divenne celebre per la tomba monumentale fatta erigere dalla moglie Artemisia, considerata una delle sette meraviglie del mondo antico: il famigerato Mausoleo, che ha dato il nome a tutte le costruzioni sepolcrali del genere.
Il castello, invece, fu costruito dai cavalieri di Rodi, per protezione e come loro abitazione, su un’isola, oggi penisola circondata per tre lati dal mare: aveva sette entrate e cinque torri, ognuna delle quali dedicata ad un paese di appartenenza dei cavalieri, italiana, spagnola e via dicendo. Per la costruzione vennero usate le pietre dell’antica Alicarnasso, ma anche colonne, altari dei sacrifici, statue.
Proteso vero il mare, a sentinella dei pirati e degli ottomani, poco poté di fronte alle forze di Solimano il Magnifico, il sultano che portò l’Impero al massimo splendore, che divenne proprietario della cittadella dopo la resa di Rodi nel 1522: un suo ritratto è dipinto sotto le arcate di entrata al cortile del castello. Nei secoli più recenti, il castello si trasformò in campo militare e prigione e durante la prima guerra mondiale venne bombardato.
Attualmente ospita il museo dell’archeologia subacquea e uno splendido panorama sulla costa e la città.
Terrazze con una vista mozzafiato sul blu, vecchi cannoni, quello che resta delle torri dei cavalieri, pozzi,
lapidi, affreschi esplicativi, capitelli, iscrizioni, stemmi, giardini, bouganville viola e jacarande lilla, un pavone e anfore di ogni genere, forma e dimensione.
Bodrum è sempre stata legata al mare, non solo come risorsa per il turismo e alle gite in caicco o ai cantieri navali, ma anche per la grande presenza di relitti affondati nei secoli qui davanti. Molti dei quali sono conservati nelle sale del castello.
Ad esempio, la vecchia cappella dei cavalieri, poi diventata moschea, ospita una ricostruzione di una nave romana affondata, dalla quale sono state recuperate ben 2500 anfore intatte, usate per il trasporto dell’olio e del vino. Nelle altre sale, dentro la torre italiana e in costruzioni diverse nell’ampio cortile, si trovano bacheche con preziosi reperti, gioielli che sembrano appena usciti da un negozio contemporaneo e Uluburun, un’imbarcazione dell’età del Bronzo, scoperta per caso da un pescatore di spugne nel 1982, uno dei ritrovamenti di relitti più importanti della storia recente.
Nella nave, che si ipotizza fosse sulla rotta Siria-Cipro, furono trovati innumerevoli lingotti di rame, stagno, un libro in ebano, resina usata per gli incensieri, zanne di elefante, denti di ippopotamo, numerose statuine votive del dio egiziano Bes, spade, ceramiche, sigilli siriani, assiri e sumeri e tantissimo altro. Compresi gli oggetti di vetro, vasi, perle, piatti, che oggi sono esposti in una sala che sembra il luogo delle meraviglie e che spesso furono trovati in minuscoli pezzi e ricomposti dagli archeologi come puzzle.
Una volta usciti dal castello, per scoprire ancora la storia di Bodrum attraverso il mare, la sosta al Museo Marittimo è d’obbligo. Qui sono esposti molti esempi di caicco, l’imbarcazione tipica della zona, usata per pescare e per trasporto, poi diventata alla base dell’attività turistica.
Nel museo, su due piani, si può apprezzare la maestria dei carpentieri di Bodrum, conoscere più da vicino Fisherman of Halicarnassus, l’intellettuale Cevat Sakir Kabaagac, un mito turco, tra i primi a usare il caicco per diporto, e ammirare un’impressionante collezione di conchiglie e spugne di tutto il mondo. (www.bodrumdenizmuzesi.org)
Il Bodrum Maritime Museum si trova proprio in centro, da qui è facilissimo perdersi nelle stradine costellate
di negozi di souvenir e artigianato. Una sorta di suq, in alcune vie anche coperto con teli, pieno di suggestioni e colori. Bodrum è una città animata e vivace, tra shopping, mercato dei contadini, la marina con gli yacht attraccati e i ristoranti gourmet.
Di notte, poi, va in scena la movida con i locali che si trasformano in discoteche e persino un’enorme imbarcazione dedicata solo al divertimento che salpa dal porto per tornare a riva solo la mattina dopo. Mentre le grandi
bandiere con Atatürk, il padre della Patria turca, sventolano davanti al municipio, di fronte al porto, Bodrum
rivela un’anima godereccia, legata a doppio filo al mare e ancorata nelle pieghe della Storia antica.
Dove dormire: Sianji Well-Being Resort Turgutreis Bodrum, www.sianjibodrum.com/ Ad una mezz’oretta da Bodrum,
l’hotel è in una posizione privilegiata sulla baia, affacciato sul mare, camere e suite molto spaziose,
dotate di ogni confort, piscina, spiaggia privata, molo, colazione abbondante e fresca sul terrazzo,
ristorante con cibi sani, da assaggiare la torta al cioccolato, paradisiaca. L’hotel è anche centro benessere, con speciali programmi di ospitalità per la rimessa in forma, dieta salutare e detox. Possibilità anche di acquistare
piccoli appartamenti per le vacanze, da affidare alla gestione dell’hotel durante il resto dell’anno.
Sundance Resort Turgutreis Bodrum www.sundanceresort.com.tr Anche questo hotel si trova sul litorale, a una
mezz’ora da Bodrum e a poca distanza dal paese di Turgutreis, a cui è collegato con una strada pedonale sul mare, atmosfera vintage, camere spaziose, piscina, spiaggia, colazione e cena a buffet con ampia scelta, wi fi gratuito.
Info: www.turchia.it
In collaborazione con Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia
TAV Airports
Municipalità di Bodrum
Foto di Sonia Anselmo