Basilea città di frontiera

Nel periodo oscuro delle lotte di religione che divise e insanguinò l’Europa fra il XV e il XVI Secolo, Basilea non diede natali a grandi riformatori, a differenza di Zurigo o Ginevra, ma si trovò ugualmente coinvolta nella disputa e divenne sede del Concilio fra il 1431 e il 1437. Ma è soprattutto l’anima precedente della città, quella medievale a emergere ovunque. Dalla cattedrale ad esempio, il Münster, la cui costruzione fu avviata nel 1019 dall’imperatore Enrico II e terminata nel 1500. La gigantesca chiesa domina la collina sul Reno e sotto le sue navate riposano le spoglie del filosofo Erasmo da Rotterdam, che a Basilea si spense nel 1536. La religione ha sempre caratterizzato la storia di questa città. Governata dai principi-vescovi dal 999 al 1529, ancora oggi il bastone, simbolo dei prelati, è presente nell’emblema cittadino. Dall’altra parte del fiume, fra il 1225 e il 1226 venne fondata la testa di ponte che prese il nome di Kleinbasel (Piccola Basilea). Il disastroso terremoto del 1356 inflisse un duro colpo alla città, ma non impedì che numerose vestigia medievali giungessero fino ai nostri giorni, così che ancora siano il simbolo di Basilea accanto alla sua moderna anima industriale.

A passeggio per la città vecchia si possono ancora ammirare le pittoresche fontane, duecento in tutto, copie delle sculture originali conservate al chiuso, che contraddistinguono i quartieri e i mestieri che li caratterizzavano. Nei percorsi pedonali, l’amministrazione ne propone cinque, caratterizzati ognuno da un tema particolare, capita così che si aprano angoli di tranquillità che non sembrano nemmeno appartenere a una grande città. Uno di questi è la minuscola Andreas Platz, uno slargo che fino a due secoli fa ospitava una cappella (Sant’Andrea appunto) circondato ancora oggi dalle antiche case degli artigiani. Siamo nei quartieri delle arti e dei mestieri e ancora oggi i nomi delle vie richiamano le corporazioni di un tempo: come Imbergässlein, o via dello zenzero, nel quartiere degli speziali. Altri nomi restano evocativi: la centralissima Barfüsserplatz, o piazza degli scalzi, prende il nome dal vicino monastero francescano. Ma ritorniamo al Reno. La vera spina dorsale cittadina che se d’inverno è solcato in larghezza dai traghetti a cavo (ce ne sono quattro ad attraversare da punti differenti) d’estate si punteggia delle teste dei bagnanti. Sì, perché a Basilea si fa il bagno nel fiume, limpido e pulito.

E poi, inconsueto aspetto per una città svizzera, la skyline. Basilea ospita due edifici caratteristici per il loro profilo verticale: la sede della Banca per i regolamenti internazionali, vicino alla stazione delle ferrovie svizzere (vista la vicinanza con la Germania, in città ne è presente anche un’altra servita solo da quelle tedesche) e la Torre della Fiera, la Messeturm, che con i suoi 105 metri è il più alto grattacielo elvetico. All’ultimo piano si può ammirare il panorama cittadino dalle vetrate del Bar Rouge, uno dei locali più trendy della Basilea moderna. La stessa fiera è uno dei poli della nuova città e ospita la Baselworld, la più importante esposizione mondiale dell’orologio e del gioiello. L’edizione 2010 si terrà dal 18 al 25 marzo. E ancora, lo sport: a Basilea gioca l’omonima squadra di calcio che da qualche anno si è messa in luce anche nelle competizioni europee e che affronta gli avversari nel St. Jakob Park, il più grande stadio svizzero, rinnovato per gli Europei del 2008. La storia dell’FC Basel racconta anche che uno dei suoi primi campioni, Joan Gamper, si trasferì in Spagna e fondò nientemeno che il Barcellona, che infatti condivide i colori con il Basilea. Ma non c’è solo il pallone, da queste parti anche il tennis dice la sua. La città ha infatti dato i natali a Roger Federer e ospita annualmente i migliori campioni Atp nel Davidoff Swiss Indoor.

Dove mangiare
Non manca la scelta a tutti i livelli e per tutti i gusti. La migliore atmosfera basilese si respira tuttavia al Zum Braunen Mutz, in Barfüsserplatz al 10. Il locale al piano terra offre piatti della cucina locale in una tipica brasserie. Un profilo più elegante, ma ugualmente accogliente, caratterizza invece il Les Gareçons, all’interno della stazione Badischer Bahnof.

Dove dormire
Il quartiere fieristico offre vicinanza al centro mista a ottimi servizi e prezzi accessibili. Un’ottima scelta è l’Hotel du Commerce, in Riehenring al 91. Da qui passano anche numerose linee tranviare dirette oltre Reno.

Il carnevale protestante (di Claudio Agostoni)

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Foto: Andreas Gerth (1,2); Claude Giger (3); Christian Lichtenberg (4); Robert Beyer (6) per Basilea Turismo

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