Il viaggio dei viaggi, un’impresa epica, uno dei sogni degli uomini avverato. Lo sbarco sulla Luna compie cinquant’anni e sono molte le iniziative per ricordare quell’avventura storica, soprattutto negli Stati Uniti.
Esattamente il 20 luglio 1969 la navicella spaziale Apollo 11 si assestò sul suolo lunare e i primi uomini a mettere piede sulla superficie furono gli astronauti americani Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Amstrong pronunciò una storica frase, “Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”, di cui si è parlato per decenni e che rappresenta uno degli episodi più significativi del secolo scorso.
A distanza di cinquant’anni, lo sbarco sulla Luna verrà celebrato in diverse città degli Stati Uniti
con una serie di eventi speciali sull’impresa dell’Apollo 11: mostre, street party, cocktail a tema e incontri con astronauti in carne ed ossa sono solo alcune delle tante occasioni in cui gli amanti dello spazio in viaggio negli Stati Uniti potranno scoprire tutti i dettagli della missione spaziale e la complessità del lavoro che ci sta intorno.
Prima e inevitabile tappa Cape Canaveral in Florida e il Kennedy Space Center Visitor Complex sulla Merritt Island,
non lontana da Orlando e dai suoi parchi di divertimento. Proprio da qui partì l’avventura per lo sbarco sulla Luna con il decollo dell’Apollo 11.
Oggi i visitatori in cerca di curiosità e approfondimenti sulla celebre impresa avranno l’imbarazzo della scelta,
grazie alle tante attività in programma durante tutto il giorno, dai display interattivi alle sessioni di domande e risposte.
Un esempio è il Visitor Complex, che racconta la storia e il futuro dei viaggi nello spazio e della ricerca. Al suo interno si trovano anche il Rocket Garden, dove le repliche dei razzi svettano sopra le teste dei visitatori,
l’Heroes & Legends e la Hall of Fame degli astronauti americani con proiezione di film e mostre dedicate agli eroi dello spazio.
All’Astronaut Encounter infine i visitatori hanno l’opportunità di fare domande agli astronauti sulla loro esperienza, sull’addestramento e sui viaggi spaziali, mentre una serie di film IMAX offrono tante curiosità sullo spazio e sul nostro pianeta, con video dedicati alla Terra e interviste.(https://www.kennedyspacecenter.com/)
Nonostante l’Apollo 11 sia decollato dal Kennedy Space Center in Florida, la maggior parte dell’addestramento
per la missione si svolse a Flagstaff, Arizona. Neil Amstrong e il suo pilota Buzz Aldrin, insieme agli altri 11 astronauti che hanno seguito le loro orme, hanno utilizzato i coni di cenere vulcanica presenti in quest’area, grazie alla loro somiglianza al paesaggio della Luna, per esercitarsi con il buddy-driving, il training geologico e altre simulazioni della missione.
In occasione del 50° anniversario dello sbarco sulla Luna del 1969, ci sarà un festival che durerà per tutto l’anno, i visitatori possono vivere l’esperienza unica di guidare le “moon buggy”, le automobili elettriche usate durante lo sbarco sulla Luna e vedere altri pezzi dell’equipaggiamento della missione Apollo 11.
Al Lowell Observatory di Flagstaff i viaggiatori possono osservare lo spazio usando i telescopi, proprio nel luogo in cui è avvenuto il primo avvistamento di Plutone, e partecipare a eventi come il Cosmic Questions e il Meet and Astronomer, dove tutte le domande scottanti sullo spazio troveranno risposta. Inoltre per tutto l’anno l’osservatorio ospita un ciclo di letture con firma delle copie, mentre una serie di bar e ristoranti della città si uniscono alle celebrazioni con una selezione speciale di piatti e drink a tema lunare.
(https://lowell.edu/)
Altra tappa per gli appassionati dello sbarco sulla Luna e dello spazio è Philadelphia. Qui possono visitare il Franklin Institute di Philadelphia, uno dei migliori musei scientifici del mondo fondato nel 1824 da Benjamin Franklin.
Oltre all’esposizione di un campione lunare, recuperato dall’astronauta Dave Scott durante la missione Apollo 15,
il museo ospita anche una serie di incredibili attrazioni come il Planetarium Hallway, con otto schermi su cui vengono proiettati i contenuti live dalla NASA. Ma la mostra davvero imperdibile è Space Command, in cui è possibile trovare tantissime informazioni sulla luna, cimentarsi nella costruzione di un Mars Rover e vederlo in azione sul terreno roccioso, lanciare una palla nel Gravity Well, per vedere osservare come funziona la forza di gravità. Cambiando area, è possibile toccare un meteorite e scoprire di più sui pianeti e il modo in cui sono influenzati dal sole. (https://www.fi.edu/)
Continuando il giro degli Stati Uniti legati allo sbarco sulla Luna, immancabile è Houston, nel Texas. Fosse solo per la celebre frase, “Houston, abbiamo un problema”, del film del 1995 con Tom Hanks che ripercorreva la disavventura dell’Apollo 13, in missione e in emergenza nel 1970. La pellicola, peraltro, si apre proprio con l’allunaggio precedente, quello di cinquant’anni fa.
La città texana ospita il Centro di controllo missioni Apollo al Johnson Space Center della NASA. Da qui il team della NASA ha pianificato e portato a termine diverse missioni lunari, compiendo l’impresa di portare il primo uomo
sulla luna il 20 luglio 1969.
Questo traguardo è stato tanto importante che l’Historic Mission Control nel 1985 è stato iscritto nel Registro nazionale dei luoghi storici. In occasione dell’anniversario, lo Space Center insieme a un gruppo di finanziatori provenienti da tutto il mondo, sta lavorando per riportare la sala di controllo esattamente come era ai tempi di Apollo 11.
Il restauro comprenderà anche le console originali utilizzate per monitorare tutte le missioni spaziali Apollo,
incluso il famoso sbarco sulla Luna di Apollo 11 e l’emergenza di Apollo 13, insieme a tanti altri piccoli dettagli, come se i controllori di volo fossero appena usciti dalla stanza. (https://spacecenter.org/exhibits-and-experiences/nasa-tram-tour/apollo-mission-control/)
Invece, in Virginia, a circa 25 miglia a ovest di Washington D.C. si trova la piccola città di Chantilly: la sua principale attrazione è lo Steven F Udvar-Hazy Center, un vasto spazio tre volte più grande del National Air
and Space Smithsonian Museum di D.C. Sicuramente da non perdere l’SR-71, il jet più veloce al mondo, e lo Space Shuttle Discovery, ma c’è anche tanto altro da vedere.
Qui i visitatori possono fermarsi nella torre di osservazione per ammirare gli aerei decollare e atterrare all’aeroporto di Dulles, entrare in un simulatore per ricreare la sensazione di pilotare un jet, fare una passeggiata nello spazio o assistere agli spettacoli dell’Airbus IMAX Theater. Agli amanti dello spazio sono dedicate anche una serie di mostre come Space Science, dove ammirare gli oggetti fluttuare nell’atmosfera o nello spazio, come satelliti, orbite e sonde spaziali.
La mostra Human Spaceflight celebra invece i 500 uomini e donne che hanno volato nello spazio, a partire dalla prima impresa di Yuri Gagarin nel 1961. Il numero di persone che sono sbarcate sulla luna e poi rientrate sulla Terra sono oggi 24 e la mostra celebra questi successi mettendo in luce i momenti più significativi dei loro viaggi. (https://airandspace.si.edu/udvar-hazy-center)
Fino al 2 settembre 2019, il Museo del Volo di Seattle ospita la mostra itinerante Destination Moon: The Apollo 11 Mission. Questa è l’unica tappa in programma nella West Coast e rappresenta un’occasione unica per fare un salto nel passato. Qui è possibile ammirare tanti oggetti originali che hanno fatto parte della missione Apollo 11, inclusi più di 20 reperti dello Smithsonian (molti dei quali utilizzati nella storica missione), oltre a dozzine di pezzi dai voli spaziali russi e della NASA, provenienti dalla rinnovata collezione del museo.
In occasione del 50° anniversario del 20 luglio il museo ospita un festival nel weekend, che celebra il “grande passo per l’umanità” con una serie di eventi interattivi. In un’altra parte della città, lo Space Needle, uno dei monumenti più conosciuti nel mondo che si estende per 184 metri verso il cielo, offre un ascensore con vista a 360 gradi. Per la prima volta in mezzo secolo, i visitatori possono ammirare tutte le principali attrazioni di Seattle dai due piani dotati di vetrate dal pavimento al soffitto, mentre il livello The Loupe ospita il primo e unico pavimento di vetro ruotante al mondo. (http://www.museumofflight.org/)
Infine, una folla di persone è attesa a Huntsville, Alabama, in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario dello sbarco sulla luna. Soprannominata Rocket City, Huntsville è sede del Marshall Space Flight Center,
dove gli scienziati hanno lavorato per realizzare i veicoli che hanno portato gli astronauti sulla luna.
Durante l’anno l’US Space and Rocket Center, il più grande museo spaziale del mondo, permetterà ai visitatori di assistere a rievocazioni quotidiane dell’allunaggio, esperienza che culminerà in un tentativo di entrare nel Guiness dei primati il 16 luglio, data in cui è stato lanciato Apollo 11. Alle 8.32, l’ora esatta in cui furono accesi i razzi nel 1969, il centro lancerà 5.000 razzi nel cielo per poi dare inizio a un grande street party nel centro di Huntsville.
Negli altri periodi dell’anno, si potranno visitare gli storici shuttle e rocket park – dove sono esposti alcuni
tra i razzi che hanno fatto la storia delle conquiste spaziali americane – o assistere all’anteprima mondiale della mostra Apollo: When We Went to the Moon, che racconta la cronistoria dello Space Race e sarà aperta al pubblico fino a dicembre 2019. Infine il tour della città non è completo senza una visita allo Space Camp, situato presso l’US Space and Rocket Center, dove grandi e piccini hanno l’occasione unica di provare l’addestramento degli astronauti. (https://www.nasa.gov/centers/marshall/home/index.html)
Info: https://www.visittheusa.com/
Foto www.visittheusa.com e dreamstime.com
Me la ricordo bene quella notte! Grazie per il tuo articolo