{gallery}/africa/africagallery1:190:150{/gallery}
La Tanzania offre diverse possibilità turistiche e dei veri e propri circuiti che, divisi per zone geografiche, permettono di pianificare il vostro viaggio secondo le esigenze personali. Scegliendo il circuito sud, ad esempio, si possono visitare i parchi nazionali di Mikumi e Udzungwa, dove troviamo una estesa foresta pluviale, e la gigantesca riserva di caccia di Selous, la casa di numerosi coccodrilli ed elefanti. Questa zona, nonostante sia piuttosto selvaggia, è tra le più visitate del paese. Meno turistico è il circuito ovest con riserve naturali più piccole e silenziose, dove è possibile trovare facilmente alloggi economici. Scegliendo questo circuito potremo partecipare a memorabili safari vicino le rive del lago Tanganica nei parchi di Katavi e Mahale, quest’ultimo abitato da una numerosissima colonia di scimpanzé.
Nel circuito costiero, invece, la Tanzania offre delle fantastiche spiagge tropicali e incantevoli barriere coralline. In questa zona la città più importante è Dar es Salaam, ex capitale e ancora centro economico ed amministrativo importante, considerato il trasloco incompleto degli organi governativi a Dodoma, l’attuale capitale. Dar es Salaam colpisce per la maestosità del suo porto, il più grande del paese, e per il suo stile da città coloniale affacciata sull’Oceano Indiano. Qui convivono circa due milioni di persone in un autentico melting pot culturale, sociale e religioso.
{gallery}/africa/africagallery2:190:150{/gallery}
Ci spostiamo, infine, nella zona nord che ospita il Parco Nazionale di Arusha, il Parco Nazionale del lago Manyara, il Kilimangiaro, la più alta montagna d’Africa e, soprattutto, il Parco Nazionale del Serengeti, il più grande della Tanzania e un luogo magico dove alloggiano più di tre milioni di animali, tra cui leoni, ghepardi, elefanti, bufali, zebre e gnu. Questi ultimi danno vita a una migrazione annuale divenuta ormai celebre, con circa duecentomila zebre e un milione di gnu che attraversano le distese pianure del Serengeti in concomitanza con il ciclo delle piogge. La migrazione attira ovviamente anche i predatori e avendo questo parco una particolare conformazione, con una evidente assenza di vegetazione arbustiva, non è raro poter vedere esemplari come leoni, ghepardi e iene seguire il flusso migratorio. Il periodo migliore per raggiungere il Parco Nazionale è da dicembre a luglio, per la grande migrazione e da giugno a ottobre per osservare da vicino i grandi predatori. Una volta giunti al Serengeti avremo diverse opzioni per poter visitare al meglio il parco. Interessante l’escursione dall’alto a bordo di una mongolfiera per un safari di 60 minuti circa, condizioni atmosferiche permettendo, che ci permetterà alle prime luci dell’alba di vivere il risveglio della savana e dei suoi animali da un punto di vista privilegiato. Sulla terra ferma, invece, possiamo scegliere tra un percorso a piedi, accompagnati da ranger armati e da guide esperte, o un safari classico a bordo di un fuoristrada 4×4 che, in determinate zone, si può parcheggiare per consumare un pranzo al sacco o per avventurarsi in brevi passeggiate. Attraversando il Parco del Serengeti si arriva poi fino al Cratere Ngorongoro, dove si può tornare indietro nel tempo visitando un parco archeologico risalente all’età della pietra e affacciarsi sulle rive dei laghi Makat e Natron, quest’ultimo riconoscibile per via di un suggestivo colore rosso causato da una intensa evaporazione che rende involontariamente la distesa d’acqua un rifugio sicuro per i fenicotteri in fuga dai predatori. Tra le meraviglie offerte dal Serengeti consigliamo anche una escursione sul Monte Ol Doinyo Lengai, l’unico vulcano attivo dell’Africa Orientale e in assoluto tra i più rari al mondo considerata la caratteristica e poco comune fuoriuscita di lava fredda. È bene ricordare, da un punto di vista geografico, che la pianura del Serengeti si estende per circa trentamila chilometri quadrati tra la Savana e i boschi dell’Africa Orientale, gran parte in Tanzania e in maniera minore in Kenya, stato che ospita la riserva faunistica Masai Mara. Qui vivono numerosi branchi di leoni e non sarà difficile incontrare i Big Five, ovvero l’elefante, il leone, il leopardo, il bufalo e il rinoceronte che tristemente si trova a rischio estinzione. Una volta giunti in territorio keniota, per concludere il viaggio, possiamo andare alla scoperta dei Masai, una popolazione seminomade di agricoltori che vive proprio sugli altopiani al confine tra il Kenya e la Tanzania e che rappresenta un unicum culturale affascinante dal punto di vista della gestione dei rapporti famigliari, su struttura patriarcale, e delle influenze artistiche, di costume e religione. In attesa di partire non ci resta, quindi, che vivere una avventura nel cuore della savana con lo straordinario lungometraggio Amazing Africa 3D distribuito in Blu-ray e Blu-ray3D dalla Universal Pictures Italia, dallo scorso 4 dicembre. Un’uscita Home Video che ci restituisce, in alta definizione, le magie dell’ecosistema africano e l’affascinante connubio tra natura e regno animale.
{gallery}/africa/africagallery3:190:150{/gallery}
Clicca qui per vedere la mappa su Google
In collaborazione con www.fusiondigital.com