Lipari, il salotto buono delle Eolie

 

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E poi le numerose spiagge, frequentatissime d’estate e che offrono pace a settembre, con il clima dolce: come quella di Valle Muria, abbracciata dai promontori, con i faraglioni persi a largo e la vista su Vulcano, o come quella Porticello, ghiaiosa e caratterizzata dalla presenza della pomice bianca, o quella di Canneto adatta alle immersioni nel mare turchese e limpido, o ancora quella Papesca, nelle zona delle cave di ossidiana e pomice dove si possono scorgere i pontili utilizzati un tempo per caricare sulle navi i minerali estratti. L’ideale è prendere una barca e fare il giro dell’isola, alla scoperta delle meraviglie: dal piccolo porto di Marina Corta partono anche le imbarcazioni per fare le gite nelle altre Eolie. Sull’isola, ci sono altri borghi come Acquacalda, Canneto, Pianoconte e Quattropani, tutti da visitare. Il centro nevralgico rimane però la cittadina di Lipari con i suoi vicoli, la cattedrale e il Museo Archeologico.
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Appena sbarcati a Lipari, la prima cosa che si vede è il Castello con le sue mura del Cinquecento: la fortezza sorge su un promontorio naturale tra due insenature, si affaccia sul mare e ha rappresentato per secoli il punto di riferimento di naviganti e viaggiatori. La zona dove sorge il castello era già abitata nel neolitico, a testimonianza di quanto quest’isola fu importante per la storia, anche per via  lo sfruttamento delle cave di ossidiana, che resero prospera la vita degli abitanti. La fortezza è testimonianza architettonica dei tanti passaggi di popoli, dai greci ai normanni, fino agli spagnoli di Carlo V che volle costruire le mura a scopo difensivo, dopo l’incursione del 1544 del pirata Barbarossa che distrusse la città e deportò molti abitanti. Tutte queste intrigate vicende storiche sono raccontate, con i reperti archeologici, al Museo. Da visitare sono anche le chiese barocche e il santurario di Maria SS. della Catena, risalente al Cinquecento e ricco di preziosi oggetti: è protagonista di una delle tante feste religiose che si svolgono a Lipari, in questo caso ogni anno dal 29 agosto all’8 settembre i pellegrini affollano il Santuario e le suggestive processioni notturne per la novena in onore di Maria. Un’altra importante festa folkloristica di Lipari è quella in onore del patrono San Bartolomeo: il 24 agosto c’è la coreografica processione della statua del Santo con il vascelluzzo, un  reliquiario d’argento che contiene due chili di oro e trenta di argento, con all’interno una teca con il frammento di pelle e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d’oro massiccio, entrambi portati a spalla dalle varie confraternite. La festa si chiude con spettacolari fuochi d’artificio sul mare e offre un’occasione per vedere la Cattedrale dell’isola: maestosa, è stata costruita su un sito di un tempio ellenico e nei secoli ha subito molte modifiche, l’ultima dopo la distruzione del Barbarossa. All’interno tre navate circondate da colonne tutte diverse, provenienti dalle abitazioni greco-romane, mentre il chiostro risale all’antica abbazia normanna. Un mix di arte, stili e culture che rende unica Lipari, il salotto buono delle Eolie.
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