Le cime innevate fanno capolino in lontananza. La fortezza sembra vigilare dall’alto la sicurezza dei sudditi. Non si può visitare, è ancora abitata dai suoi proprietari, i principi del Liechtenstein. Vaduz è una città strana, moderna, con qualche spunto antico, e quasi asettica. Totalmente consacrata alla cultura.
I tanti musei, senz’altro. Ma anche le sculture contemporanee che fanno da addobbo cittadino, decorano la strada, la Städtle (ovvero cittadina), principale e pedonale con i negozi di souvenir, palazzi nuovi e molti ristoranti. Colorate o d’acciaio, uomini volanti, farfalle, cani o forme stilizzate che si muovono nella brezza, sembrano offrire una galleria d’arte all’aria aperta, oppure spuntano dal nulla nelle aiuole e nei giardinetti curatissimi.
Vaduz non è una meta di viaggio molto gettonata, eppure ci sono tante opportunità. A pochi chilometri dal lago di Costanza, con il suo territorio internazionale di cui il Liechtenstein fa parte insieme a Germania, Austria e Svizzera, d’inverno è amata per le molte stazioni sciistiche e per i monti alle sue spalle. Durante l’anno offre di un vasto cartellone di mostre, appuntamenti, festival. Tutto sotto il segno della cultura.
Imperdibile è una visita al museo “Liechtensteinsches Landes” (www.landesemuseum.li), sulla strada pedonale della città. Nei tre piani tantissime mostre che raccontano la storia del Principato attraverso i ritratti dei principi di ogni tempo, il primo dei quali era un nobile viennese, Hugo, intorno al 1130. La fama e la crescita del piccolo Stato, all’epoca poco più di un villaggio, si deve però Johann Adam I nel Settecento: un tipo originale, innamorato dell’Italia, in particolare di Venezia e di Roma, dove fu impressionato dal sistema bancario, che era desideroso di diventare ricco attraverso la sua passione per l’alchimia.
Ironia della sorte, il principe diede senza saperlo le indicazioni per il futuro prospero proprio grazie all’introduzione delle banche, arricchendo così il suo Paese nei secoli avvenire. Nel museo, poi, c’è un ampio spazio per raccontare la vita quotidiana che si è svolta qui, dalle fabbriche che hanno portato al successo un luogo una volta molto povero, con oggetti di uso normale, come la bicicletta, ricostruzioni di come erano le case di legno dei contadini,
foto d’epoca. Un’esposizione molto interessante, anche per capire meglio un Paese insolito e oggi consacrato alle attività finanziarie.
Negli altri piani del museo ci sono varie tipologie, una grande sala è dedicata alla flora e fauna
di montagna, un’altra ai reperti archeologici e infine alcune alle mostre temporanee. Attualmente, fino al 10 gennaio 2016, ce n’è una particolarmente curiosa su Marilyn Monroe: foto di scena e non, copioni, ma soprattutto abiti e memorabilia appartenuti alla diva di cui si ripercorre con dettagli ed esclusive la vita privata e quella da star. Nelle teche di vetro, anche gli abiti di alcuni colleghi di Marilyn, da Liz Taylor e Tony Curtis a Jean Harlow e Rock Hudson, anche se il vestito che resta più impresso è quello di Vivien Leigh in “Via col vento”: è il leggendario indumento che Miss Rossella O’Hara si confeziona con le tende di velluto verde per andare a conquistare i soldi di Rhett Butler.
In una sala, dunque, molto del glamour della Hollywood che fu. La prossima mostra temporanea, fino a marzo 2016, è dedicata a icone della Madonna dipinte da artisti italiani tra il XIII e il XVI secolo provenienti da Altenburg, città a pochi chilometri da Lipsia.
Accanto al Landes Museum, un’altra perla culturale da scoprire. La Camera del Tesoro:
si entra come in una banca, massima sicurezza e riservatezza, la stanza è buia per far splendere gli incredibili oggetti esposti dentro le teche di vetro e i quadri preziosi alle pareti. Si tratta della collezione dei Principi ed ha un valore incredibile, come la Corona risalente al Seicento e a Karl I, oro, ventisei perle, 16 rubini e ben 99 piccoli diamanti.
Accanto nelle altre vetrinette altre meraviglie, soprattutto alcune delle uova che il gioielliere Fabergé produceva per la famiglia Romanov e gli Zar di Russia: in particolare una di Nicola II,
che amava commissionare i gingilli preziosi per regalarli a Pasqua o per ricorrenze speciali alla madre, alla moglie Alessandra e alle figlie, inserendo i loro ritratti dentro il marchingegno che permetteva alle uova di aprirsi. Vederle luccicare nella teca è un’emozione unica.
Una volta tornati alla luce e sulla strada principale di Vaduz, ci sono altri musei da scoprire:
il Museo d’Arte Kunstmuseum Liechtenstein, che ospita una delle raccolte private più antiche d’Europa in un edificio moderno, e il Briefmarkenmuseum, il Museo filatelico.
Sopra, affacciato a baluardo della tranquillità dei sudditi il castello-fortezza, risalente al Medioevo e abitato dalla famiglia principesca che si trasferì qui nel 1939, dall’Austria e dalla
Repubblica Ceca, dove vivevano, a causa dell’espandersi del Nazismo. Nel centro storico, però, si possono ammirare altre costruzioni antiche come la locanda Gasthof Löwen del 1380. Per l’inverno, sono previste molte attività, come una pista di pattinaggio nel centro e il tradizionale Mercatino Natalizio nella piazza del Municipio.
Il Liechtenstein non è solo Vaduz, però. Ci sono alcuni borghi affascinanti da scoprire come Triesenberg, sui monti circostanti. Casette in legno, una vista fantastica su Vaduz e dintorni, la piccola chiesetta: da qui partono in inverno e in estate le gite sulle montagne, tra sci e trekking, per approfondire la storia e la vita degli abitanti del Principato, tra vicende di contrabbandieri e cacciatori di frodo.
Ma soprattutto Triesenberg è il regno della gastronomia locale, con i Kaserknopfle, i famigerati gnocchetti al formaggio tipici di tutto il Bodensee e la regione internazionale del lago di Costanza, qui abbinati ai crauti, selvaggina, vini regionali. Il cibo è talmente importante per la zona che per un mese intero, tra ottobre e novembre, si svolge un festival culinario a tema locale. Un motivo diverso per approfondire la conoscenza del Liechtenstein.
Dove dormire: Hotel Restaurant Kulm, Schlossstrasse 3 I FL – 9497 Triesenberg I Principality of Liechtenstein Tel. 00423 237 79 79 info@hotelkulm.li, www.hotelkulm.li. Affacciato sulla valle, in cima ai monti, offre stanze rustiche in legno, molto carine quelle del sottotetto, ristorante con cucina locale e spettacolare terrazza, wi-fi gratuito, base ideale per le escursioni sportive e culturali nel Principato.
Foto di Sonia Anselmo e Liechtenstein Marketing
Info: www.tourismus.li
In collaborazione con www.bodensee.eu e www.swisstravelsystem.com