Emerge nella campagna come fosse un miraggio, con le cupole, il rosso dei tetti e dei decori contro il verde dei prati. Mariánská Týnice, a poca distanza da Plasy, nella regione di Pilsen, sembra un’ancora di salvezza e pace per i pellegrini, oggi come secoli fa.
Il sentiero, che parte dal vicino villaggio di Plasy e che conduce davanti all’entrata del monastero, si vede ancora nei campi, tra i filari di alberi. A sorvegliare l’ingresso al giardino curato, le statue di un angelo che indica la struttura, segno dell’arrivo alla meta del pellegrinaggio, e San Giovanni Nepomuceno, così importante per la Repubblica Ceca e patrono della Boemia in particolare.
Oltre i fiori, le aiuole e le panchine si apre la maestosa costruzione di Mariánská Týnice, che sembra una residenza elegante e dietro nasconde la chiesa, il monastero, i chiostri e altre meraviglie.
Nel XII secolo qui sorgeva un piccolo possedimento, Mariánský Týnec, di un uomo di nome Roman: malato e senza figli, fece voto, in caso di guarigione, di realizzare una cappella dedicata
alla Madonna, cosa che fece, e quando morì lasciò in eredità i suoi beni al monastero cistercense di Plasy. I monaci circondarono la cappella con un cortile e altre costruzioni. Subito si diffuse la notizia della chiesetta dedicata alla Vergine: da allora, 1186, è diventata divenne un luogo di pellegrinaggio, il più antico della Boemia.
Nella seconda metà del XVII secolo Mariánská Týnice si ingrandì diventando un esempio architettonico di barocco: fu arruolato a trasformare il monastero anche l’architetto di origine italiana Jan Blažej Santini, che ha cambiato il volto della Cechia con spettacolari opere
su tutto il territorio. Qui progettò un nuovo edificio inglobando l’area del pellegrinaggio
con la canonica.
Dagli anni Novanta del Novecento, dopo varie distruzioni della struttura, tra guerre, incendi e abbandoni, un impegnativo restauro sta riportando il monastero alla bellezza voluta da Santini.
Oggi Mariánská Týnice ospita nell’ex prevosto il Museo e la Galleria della storia della
regione di Pilsen, tra mostre temporanee ed esposizioni permanenti con resti archeologici,
una collezione di arte gotica e una barocca, una di manufatti in ghisa artistici e di utilità,
ricostruzioni della vita in campagna e in città nel XIX secolo.
Inoltre la chiesa e l’intera struttura ospitano spesso matrimoni, eventi, ricostruzioni storiche. Tutto ciò non leva il senso di pace che si respira nei chiostri affrescati, tra aiuole verdi, ortensie fiorite e gorgoglii d’acqua della fontana.
Anche il vicino monastero di Plasy, da cui un tempo dipendeva Mariánská Týnice, è stato trasformato in polo museale. Anzi, l’ex complesso dei Cistercensi, dotato ai tempi oltre che degli edifici religiosi, di fattoria, granai, ospizio per i pellegrini, è diventato un intero borgo con vari musei, come quello tecnologico, oltre a una birreria e a un grande ristorante di cucina tradizionale ceca, persino un cortile con i giochi per i bambini.
A 25 chilometri a nord da Pilsen, nella valle del fiume Strela, il monastero di Plasy fu fondato intorno al 1144 dal principe Vladislao II di Boemia. Nei secoli venne ricostruito più volte, fino al Settecento con le strutture ideate sempre dal genio di Santini che lo ha reso un gioiello
dell’architettura barocca ceca. In particolare la sua spettacolare scala a spirale è un esempio unico di creatività e abilità.
Il monastero di Plasy è fondato e costruito sull’acqua: anzi, senza di essa, collasserebbe. Il livello, dove affondano i 5100 pali di quercia che tengono la struttura, deve essere sempre presente e un sofisticato sistema idrico lo regola da secoli.
Si può ammirare facendo la visita guidata, insieme al chiostro decorato da affreschi barocchi, la sala del capitolo, la cappella della meditazione dedicata a San Bernardo, l’ala dell’ospedale e della farmacia, la biblioteca, l’ufficio dell’abate, persino le toilette settecentesche, che scaricavano direttamente nel fiume sottostante.
Nella visita a Plasy è compresa la chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria: è la struttura più antica del complesso, l’esterno romanico non è stato molto modificato nei secoli e la rende una delle basiliche meglio conservate della Boemia.
L’interno, invece, è barocco con decorazioni di tutti gli artisti cechi importanti del periodo,
tra angioletti in legno, altare dorato e pulpito imponente.
Tuttora aperta al culto e alle messe, fa parte del National Heritage Institute che gestisce il complesso di Plasy, che insieme al vicino Mariánská Týnice, è una delle attrazioni più amate della regione di Pilsen, anche per una gita in famiglia tra arte, architettura e tradizione.
Info:
www.visitpilsen.eu
www.turisturaj.cz/
www.visitczechia.com
http://www.klaster-plasy.cz/en
www.marianskatynice.cz/en/
Foto di Sonia Anselmo
In collaborazione con www.visitpilsen.eu Pilsen Region www.turisturaj.cz/, www.visitczechia.com/it-IT
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