Torrone, Cremona in festa per la sua dolce specialità

Una lunga storia d’amore tra ingredienti preziosi e una città. Il torrone e Cremona: un matrimonio
riuscito che si festeggia ogni anno, attirando golosi, portando avanti una tradizione secolare.

Di origine araba, il torrone era già noto quando arrivò a Cremona nel Medioevo, da allora è diventato un simbolo, una preziosa specialità che racchiude storia, arte e gastronomia.

Gli ingredienti sono sempre gli stessi, semplici, antichi: miele, albume, mandorle, zucchero. Insieme fanno una magia, anche grazie a una lenta cottura rimescolando gli ingredienti in grossi recipienti che rende il prodotto finale friabile, che a Cremona viene celebrata ogni anno.

La Festa del Torrone porta tra le vie del centro storico tantissime novità e appuntamenti ormai
consueti, come le maxi costruzioni di torrone e il Torrone d’Oro (assegnato assegnato a chi rappresenta Cremona e il suo territorio in Italia e nel mondo) , che da sempre accompagnano l’appuntamento: l’edizione 2021 torna alla versione originale dei 9 giorni e si svolgerà da sabato 13 novembre, giorno del Santo Patrono di Cremona, Sant’Omobono, protettore dei mercanti e dei sarti, fino a domenica 21 novembre.

Non mancheranno gli eventi più rappresentativi della Festa del Torrone come la rievocazione
storica del matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, (che si dice abbia dato origine al dolce della città lombarda) e come lo spettacolo finale con coreografie ed effetti scenografici che verrà realizzato in Piazza del Comune. Inoltre, durante i giorni della manifestazione verranno organizzati workshop tematici per grandi e piccini, e un mercato con produttori di torrone provenienti da tutto il territorio nazionale che venderanno e faranno degustare il dolce simbolo della città in diverse declinazioni.

Sebbene il torrone sia tipico anche di altre zone di Italia, dalla Calabria alla Sicilia passando per il Piemonte, la Sardegna e la Campania, il legame con Cremona è unico. Ci sono documenti che attestano l’origine all’epoca di Federico II, quando la città era già tra le più popolose e potenti del nord: il dolce era più croccante e diverso da quello attuale.

La leggenda, però, è legata al matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, i duchi di Milano, il 26 ottobre 1441: in quell’occasione viene preparato il dolce su modello del Torrazzo, il campanile accanto al Duomo di Cremona, e da qui deriverebbe anche il nome torrone.

Dopo le nozze, entrò nell’uso comune per essere preparato durante le feste e regalato alle personalità ospiti in città, come segno di benvenuto. Ad agevolare la creazione del dolcetto fu anche la posizione geografica di Cremona, sulla riva sinistra del Po: sul fiume viaggiavano le merci, tra cui le indispensabili mandorle.

Con il passare dei secoli, il mutare dei gusti e la voglia di innovazione, il torrone è stato preparato anche con le nocciole o la frutta secca. Inoltre, non è per forza una specialità natalizia, anche se appare legato a quel periodo dell’anno.

Recentemente, poi, gli chef più creativi lo hanno sperimentato in tante ricette, ormai entrate nella cucina quotidiana, come i gelati, il tiramisù, zuccotti, semifreddi. Le novità più particolari riguardano l’uso del torrone nei piatti salati: come ravioli di ricotta, vellutata di zucca, spaghetti, o il risotto con brodo di torrone, un must della cucina moderna cremonese.

Durante i nove giorni di festa, sarà possibile possibile assaggiare e conoscere meglio tutte le varianti che esistono in Italia, attraverso incontri, showcooking, degustazioni e tanto altro, per scoprire i tanti gusti del dolce tipico. Una vera e propria full immersion in tutte le forme che offre il torrone a Cremona.

Info: www.festadeltorrone.com

Foto Festa del Torrone, Pixabay

Si ringrazia l’ufficio stampa della Festa del Torrone di Cremona per la concessione delle foto a corredo dell’articolo.

Articoli correlati:
https://www.latitudinex.com/italia/palazzo-te-sotto-il-segno-di-venere-e-il-mito-a-mantova.html
https://www.latitudinex.com/italia/mantova-perla-del-rinascimento-a-corte-dei-gozanga.html

0 Condivisioni

Lascia un messaggio