Prodotti tipici e lezioni di cucina, vino, formaggio e mandarini. Bodrum parte dalla sua ricca gastronomia per
rilanciare il turismo, che dopo un paio di anni di calo è tornato a crescere. La città e la sua regione, Mugla, cercano di prendere i visitatori per la gola e ci riescono benissimo. Già la cucina turca è buonissima, quella di qui si arricchisce di eccellenze del territorio.
Per questo il sindaco di Bodrum, Mehmet Kocadon, punta tutto sulla creazione di un itinerario del gusto concentrato sulla zona di Karova. Il progetto è quello di sostenere e promuovere le piccole produzioni locali e le fattorie, alcune delle quali vendono anche al mercato coperto di Bodrum.
Per scoprirle meglio è prevista una strada ricca di tappe di degustazioni diverse, oltre che presidi Slow Food
e iniziative divertenti come la scuola di cucina.
Ad esempio la signora Asli Mutlu accoglie dilettanti e appassionati nella sua casa colorata, affacciata sulle colline intorno a Bodrum. Insegna a preparare i piatti dalle basi, ovvero dalla sgranatura dei fagioli e dalla pulitura dei fagiolini corallo: è importante saperli tagliare perché l’antica tradizione vuole che le suocere mettano alla prova le aspiranti nuore e se queste riescono a superare l’ostacolo alla perfezione saranno
accettate come spose.
La signora racconta anche le tradizioni di questa parte della Turchia, delle donne dei paesi che si riuniscono insieme a pulire la verdura e a preparare i manicaretti, al punto che in ogni casa del villaggio si mangia la stessa cosa, proprio come se il borgo fosse un’unica famiglia.
Tra una sbucciatura d’aglio, una spremuta di limone e un taglio ai pomodori, si prepara tutti insieme in questa classe speciale gli ingredienti da mettere sul fuoco. Si impara anche a fare i tipici ravioli, che a seconda della forma, come un fiore o un triangolo, si capisce da che zona della Turchia si provenga: arrotolare la pasta filo e riempirla con un mix di carne macinata di manzo e agnello, non è facile. Poi si passa tutto in forno e si condisce con una salsa di yogurt, mentre i ravioli ripieni di formaggio vengono fritti in un trionfo di sapore. Poi, tutti
insieme, l’insegnante e gli allievi fanno onore alla tavola, mangiando quello che hanno preparato.
(www.cookingclassesbodrum.com).
Poco lontano dalla scuola di cucina, si trova la cantina vinicola Karnas Vineyards, unica a Bodrum. La
proprietaria è la signora Selva Ismen, amica di Ferzan Özpetek, che ha lasciato la natia Istanbul per dedicarsi
alla sua passione: il vino. La tenuta, dove si trova un enorme ulivo del 1200, ha una produzione di 50 mila
bottiglie l’anno e i suoi Zinfandel Rosé, Zinfandel e Shiraz hanno vinto parecchi premi internazionali.
Si possono degustare nella cantina, circondata dalle antiche botti, insieme ai formaggi, alle fragole, alle more di gelso, alle marmellate, all’olio e le olive che si coltivano qui in modo naturale. (www.karnasvineyards.com/).
In un’altra tappa dell’itinerario si privilegia la tradizione e si va alla scoperta dei tappeti e kilim al villaggio Etrim Halicilik. Il signor Engin Basol spiega questa antica arte dove si usano lana, seta e cotone e colori naturali e che richiede manualità, creatività e grande pazienza. (Etrim Mahallesi, Etrim Köyü, Bodrum / Cell. +90.532.6026769). Secondo la grande ospitalità turca, agli ospiti viene offerto un pezzo di baklava fatto in casa, in modo che si continui con le degustazioni, stavolta dolci.
I dessert di Bodrum sono tutti molto ricchi, tra miele, noci, pistacchi, semolino o pasta filo, ma ci sono anche i biscotti più semplici, spesso con il sesamo o i semi di zucca. Non mancano i tradizionali lokum, i quadretti gelatinosi chiamate delizie turche. A Bodrum sono fatti con i mandarini locali, un vero emblema per la gastronomia della zona.
Per proseguire sulle vie del gusto e delle degustazioni si può visitare Mandarini Bodrum Yadigari, un’azienda familiare che coltiva questi agrumi piccoli, profumatissimi e con i semi, da decenni e che ha una bella
storia alle spalle legata all’Italia. Ad accogliere i visitatori c’è la signora Yadigari, 89 anni splendidamente portati, che parla italiano, perché l’ha studiato a Kos, l’isola greca di fronte a Bodrum, dove è nata.
Lei e suo marito tornarono in questa zona della Turchia appena sposati, dopo la Seconda Guerra Mondiale, e avviarono questo giardino vicino alla città con grandi sacrifici. Con gli anni il marito, Omer Aras, si dedicò anche al turismo noleggiando un caicco ai primi turisti italiani e per questo divenne Console Onorario d’Italia in Turchia. Ora i figli, che hanno dato il nome della madre all’azienda, continuano il lavoro producendo nella piccola tenuta i mandarini, i lokum senza zucchero e arricchiti dai pistacchi, le scorze candite e le marmellate. (www.bodrummandalini.com/)
Per avere un’idea piuttosto chiara della gastronomia di Bodrum è utile andare al ristorante Kismet Lokantasi, poco
lontano dall’azienda di mandarini. E’ una tipica taverna turca, dove ordinare al bancone quello che si desidera e poi assaggiare di tutto e di più. Il proprietario Orhan Dumanli è il referente per lo Slow Food di Bodrum e non mancherà di viziare i clienti con una tavola degna di un re.
Qui si può avere davvero assaggiare un riassunto di tutte le specialità di Bodrum e dintorni: dal bulgur al borek, un’enorme torta salata con spinaci, formaggio e carne che si prepara per le grandi occasioni, passando ai fiori di zucca ripieni di bulgur, la pizza croccante con verdura, la classica pizza turca con la carne tritata, pollo con i carciofi, involtini di foglie di vite, la zuppa di lenticchie, i tanti ortaggi stufati. (www.kismetlokantasi.com).
Per chiudere il pasto o una sosta relax l’immancabile caffè turco: profumato e intenso, è una tradizione quotidiana, ma mai a colazione dove si preferisce il tè, si beve in compagnia, un sorso alternato a chiacchiere con gli amici e alla fine la lettura dei fondi del caffè, che rivela il futuro. Un rito di tutti i giorni che affonda le radici nel passato, nella storia e nella cultura turca, così come la ricca gastronomia di Bodrum rappresenta queste caratteristiche uniche.
Info: www.turchia.it www.slowcheesebodrum.com In collaborazione con Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia
TAV Airports
Municipalità di Bodrum
Foto di Sonia Anselmo