Autunno di sapori in Trentino Alto Adige tra mele e vino

Meleti e vigneti a perdita d’occhio regalano uno spettacolo unico in Trentino Alto Adige. Rosse chiare, rosse
rubino, gialle le mele, viola e bianco i grappoli, entrambi circondati dalle mille sfumature di verde delle foglie e delle piante. Con la raccolta dei i frutti della terra che è agli inizi, la regione offre una serie di appuntamenti sotto il segno dell’enogastronomia e delle tradizioni antiche.

L’autunno è una stagione unica ai piedi delle Dolomiti: mentre la vegetazione, già a fine agosto, comincia a virare nei colori caldi, d’oro e arancio, e il sole incendia di rosa il cielo dell’alba, l’attività sembra frenetica nei campi e nelle tante imprese. Le coltivazioni appaiono sterminate, ai piedi delle Dolomiti, nelle vallate, appollaiate sul dorso della montagna.

La strada che porta al Lago di Resia, in piena Val Venosta, è un tripudio di mele di ogni forma e colore, tanto
che viene voglia di assaggiarle. Ci sono molte soste gustose da fare lungo il percorso, tra boutique di sapori, negozi di gastronomia tipica e bancarelle dall’aspetto goloso: da provare anche le mele essiccate (come pure mirtilli, lamponi e ciliegie) e il succo di mela fresco.

Così come in Val di Non, dove le mele vengono vendute appena raccolte in grandi cassette di legno, mentre nelle aziende più famose il lavoro di distribuzione e mantenimento è in piena attività. Nel Parco Naturale Adamello Brenta, dove vive protetto l’orso bruno, i meleti sono ovunque, costeggiano la via per l’antico Santuario di San Romedio e la salita all’imponente Castel Thun. In questa valle dove la mela è il simbolo incontrastato, si può persino adottare un albero in primavera e poi coglierne i frutti in autunno, in speciali agriturismi. (www.visitvaldinon.it), mentre nel centro storico di Cles il 13 e il 14 ottobre si celebra il raccolto con la storica manifestazione Pomaria (www.pomaria.org)

E’ stato persino inaugurato il “Golden Theatre”, uno spazio multimediale a MondoMelinda in cui immergersi virtualmente nell’universo sotterraneo delle Celle Ipogee scavate nella roccia dolomitica, raccontato da un affascinante video. Dopo meno di un anno di lavori, la futuristica struttura di forma cubica di circa 5 metri per lato, è pronta per ospitare un’esperienza unica, in cui turisti e residenti potranno conoscere cosa si cela dietro una mela dal bollino blu. Si trova nel giardino antistante MondoMelinda a Segno di Predaia (TN) e nasce proprio dalla volontà di avvicinare adulti e bambini alle famose grotte scavate nella roccia della Miniera di Rio Maggiore, all’interno delle quali sono conservate in maniera naturale e sostenibile le mele Melinda. Le celle costituiscono oggi il primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione di frutta in ambiente ipogeo e in condizioni di atmosfera controllata, composto da ben tre lotti per un totale di 34 celle e una capienza di oltre 200 milioni di mele. (info www.melinda.it)

L’altro re incontrastato della stagione è il vino. I vigneti con i vitigni tipici del Trentino, come il teroldego, si trovano ovunque, sono una distesa verde con gemme preziose nere o bianche. Per celebrare la grande risorsa della zona l’autunno è il momento più adatto per le tantissime manifestazioni legate al mondo vinicolo.

Ad esempio il Riesling viene festeggiato con una serie di giornate speciali, dal 20 ottobre al al 25 novembre 2018, a Naturno con la possibilità di degustare prodotti nazionali e internazionali, e visitare le migliori cantine locali, assaggiando specialità culinarie altoatesine. (www.rieslingtage.com).

Sempre in zona, dal 9 al 13 novembre, si svolge la 27ª edizione del Merano Wine Festival, che accoglierà i veri Wine lovers provenienti dall’Italia ma anche da tutta Europa, offrendo loro cinque giornate all’insegna dell’enogastronomia di alto livello, nazionale e internazionale. (www.meranowinefestival.com)

Ancora in Alto Adige, i famosi giardini di Sissi, o meglio quelli del Castel Trauttmansdorff hanno dedicato una parte alla coltivazione della vite,con vigneti di varietà Gewürztraminer, Schiava e Lagrein, una dozzina di vitigni autoctoni antichissimi, ultimi superstiti di coltivazioni del passato portati avanti attraverso il metodo della tradizionale “pergola”, una struttura in legno con un tetto che originariamente veniva fissata con stecche di salice.

Nel Vigneto si trova anche il Tabernaculum, una sorta di scrigno dei tesori con prodotti appartenenti alla storia di millenni addietro: alcuni vinaccioli altoatesini di 2400 anni fa e una copia in oro di un vinacciolo di 8000 anni proveniente dalla Georgia. Fino a metà ottobre, su richiesta, si possono fare visite al Vigneto, con la possibilità di combinarle ad una degustazione di vini. (www.trauttmansdorff.it).

Non solo vino. Merano è famosa anche per la birra, in particolare la Forst, che ha una sede con ristorante poco fuori la città. Qui si festeggerà il tradizionale capodanno birrario, un’usanza medievale per celebrare la fine dell’anno economico/finanziario che, per i produttori di birra, avveniva alla fine di settembre. Dal 29 settembre al 22 ottobre 2018, il ristorante, che si trova a Lagundo, accoglierà i propri ospiti in “stube” rivestite in legno tra tessuti pregiati, pavimento in terracotta deliziosamente decorato, dipinti e stufe antiche. (www.schlosswirt-forst.it)

La fine dell’estate è anche l’inizio della produzione della grappa, con la raccolta della vinaccia che viene trasformata e distillata. In Trentino, vicino a Rovereto, alla Distilleria Marzardo, una delle più storiche e famose, si possono fare degustazioni di liquori e visitare la cantina, oltre a capire tutti i procedimenti, grazie anche alla signora Fabiola che porta avanti la tradizione di famiglia con passione. (www.marzardo.it)

L’autunno in Trentino Alto Adige non è solo mele e vino, ma anche susine, frutti di bosco, funghi, castagne, mentre è sempre il tempo giusto per assaggiare i prodotti tipici come le marmellate, il miele, lo speck, la polenta, la carne salata, lo strudel e i formaggi. Quest’ultimi sono la giusta ricompensa dopo le giornate passate facendo trekking sulle montagne e si possono gustare nelle malghe e nei rifugi, come quello storico Crucolo, in cima alla montagna sopra il paese di Spera, su una strada panoramica per la Val Campelle.

E’ la più antica Osteria trentina gestita dalla stessa famiglia, che si tramanda da otto generazioni il mestiere di oste, con passione. Nel ristorante si assaggiano i tipici piatti della regione, mentre la cantina è uno trionfo per il palato con assortimento di formaggi, salumi e vino, tutti provenienti a chilometro zero. Da non dimenticare il liquore del rifugio, il Parampampoli, digestivo e servito alla fiamma, inventato dal signor Purin negli anni Cinquanta. (www.rifugiocrucolo.it)

Tutte queste eccellenze del territorio e specialità golose sono da degustare e sono stati creati anche itinerari del gusto per scoprire al meglio le tipicità locali. In questo modo, il Trentino Alto Adige è il luogo perfetto per gli appassionati di enogastronomia, soprattutto in autunno.

Foto Sonia Anselmo, Melinda, www.tastetrentinol.it, www.suedtirol.info www.visittrentino.info
Info www.tastetrentino.it/ www.suedtirol.info www.visittrentino.info

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