Marco Vezzoso, tra Nizza e l’Asia per l’ispirazione musicale

Marco Vezzoso, trombettista jazz, racconta la sua Nizza.
Vivo a Nizza dal 2012, anno in cui sono diventato professore di tromba jazz presso il Conservatorio nazionale della città. Ma già nel 2005 passavo periodicamente brevi periodi in Côte d’Azur sia per lavoro che per studio.

Un caro amico musicista mi aveva telefonato dicendo che avevo un solo giorno per compilare un modulo e inviare la mia candidatura per un posto vacante di professore in uno dei conservatori più importanti del sud della Francia.
L’ho fatto, senza molte speranze. Invece, sono stato convocato per un colloquio e poche settimane dopo ho firmato il contratto.

In quanto piemontese, stabilirmi e integrarmi a Nizza non è stato difficile, vista la vicinanza, la mentalità, il modo di vivere, la cucina sono molto simili. Credo che Nizza sia la città francese più italiana di Francia. A livello paesaggistico, però, il cambiamento è stato davvero radicale. Io sono originario di Alba, piccola cittadina attorniata da Langhe e Roero, territori tra l’altro recentemente considerati patrimonio dell’Unesco, con colline molto dolci e armoniose e, in lontananza, le Alpi.

Tutt’altro scenario in Costa Azzurra. Qui si passa infatti dal mare all’alta montagna in poco più di 50 km, le colline hanno carattere montagnoso (roccia e pendenze molto erte) già a pochi km dal centro della città. Nizza è brulicante di vita, in estate come in inverno, piena di storia (città romana e di Garibaldi), di colori (il blu in primis), di lingue (inglese e italiano, a volte ancor prima del francese), musica (il più vecchio festival jazz d’Europa), arte (patria degli impressionisti) e cinema (i famosi Studios Riviera). Non per niente è stata considerata “casa” da Picasso, Matisse e molti altri ancora. Con il suo indubbio fascino, è una città molto stimolante a livello artistico.

E’ proprio a qui che mi sono realizzato artisticamente e dove, nel 2014, è nato il mio primo album da leader “Jazz à Porter” interamente composto da brani originali; uno di questi, “Resta in camera bi”, è stato scelto come sigla del programma di Radio Rai 1 “Tra poco in edicola”. Da allora non ho più smesso di comporre.

Ed è sempre a Nizza che ha preso vita il mio ultimo lavoro discografico in omaggio alla musica italiana. L’album,
realizzato in duo con Alessandro Collina al piano, si chiama “Guarda che luna … again” ed è il mio personale omaggio alla melodia italiana e a grandi interpreti come Modugno, Buscaglione e Dalla.

Grazie all’aeroporto vicinissimo al centro città, costruito praticamente sul mare, e all’aumento delle tratte nazionali ed internazionali, Nizza sta diventando uno snodo importante. Basti pensare che in alta stagione è uno degli aeroporti francesi più trafficati con in media un aereo ogni 2 minuti.

Durante il mio ultimo tour in Oriente, il pubblico era affascinato in tutto e per tutto dalla nostra terra e dalla nostra cultura. Così quando il mio editore giapponese (DaVinci Edition) mi ha proposto di rivisitare e registrare dei brani della tradizione italiana, sono stato felicissimo, e non ho avuto dubbi sul repertorio che avrei interpretato per onorare al meglio la nostra bella Italia.

La copertina è un quadro dell’artista giapponese Shinya Sakurai che ho conosciuto in Giappone e con il quale sono entrato subito in sintonia, anche grazie alla sua originalità (il quadro è realizzato con la colla vinilica colorata) e spontaneità.

Con il mio lavoro ho la possibilità e la fortuna di viaggiare molto, soprattutto in Asia, continente al quale sono particolarmente legato. Il mio primo viaggio in Oriente risale al 2015, quando sono stato invitato ad esibirmi al DIM di Osaka. In questa occasione proponevo un mix di brani originali presenti nel mio primo disco (Jazz à Porter) e altri brani inediti. Con mia grande sorpresa il produttore a fine concerto mi aveva comunicato che il concerto era stato registrato e, visto il successo, avrebbe voluto il mio consenso per pubblicarlo. Così ha preso vita il mio secondo album intitolato “Live in Osaka”.

Ma il vero amore per l’Asia sboccia nel 2017 quando, accompagnato dal pianista Alessandro Collina, ho fatto una tournée in Cambogia (Phnom Pehn), Indonesia (Jakarta) e Giappone (Kyoto, Osaka, Kobe, Miyazu, Kokura, Nagoya e Tokyo) per un totale di 16 concerti, 23 tratte aeree, 4 con lo shinkanzen (treno ad alta velocità giapponese), due tratte in pullman e innumerevoli taxi.

Nel prossimo futuro sarò a Praga, in Sicilia alle Isole Eolie, nel sud-est della Francia, a Jakarta (Indonesia) e Kuala Lumpur (Malesia) per il “Guarda che luna tour” con il quale presenterò il mio ultimo disco in duo.

Testo di Marco Vezzoso
Foto di Paola Sibona

Info: www.marcovezzoso.it
per Nizza www.nicetourisme.com

Marco Vezzoso è un trombettista jazz nato ad Alba. Si diploma al Conservatorio di Torino e frequenta numerose master class con alcuni dei più celebri trombettisti italiani ed europei. Da 6 anni risiede in Francia dove è professore di tromba jazz presso il Conservatorio Nazionale di Nizza e direttore dell’Ensemble de Cuivres de l’Operà di Nizza.

Nel corso degli anni si esibisce nei più importanti festival Europei come leader, sideman, arrangiatore, direttore di big band, direttore di ensemble vari, tra il jazz e la musica classica.

Dopo la registrazione di 19 album come sideman nelle più disparate formazioni e generi, nel 2014 registra il suo primo album da leader contenente brani originali da lui scritti, edito dall’etichetta discografica Map di Milano e distribuito da Egea.

Collabora attivamente con la RAI di Roma nella realizzazione di colonne sonore per la pubblicità e per il cinema, come dimostra il brano “Resta in camera Bi”, sigla del programma “Tra Poco in Edicola” di Radio Rai.

Nel 2015, grazie al successo ottenuto durante la sua tournée in Giappone la Davinci Editions, etichetta giapponese, registra e pubblica il concerto tenuto ad Osaka con distribuzione Egea. Per promuovere il suo ultimo lavoro discografico e il suo universo musicale, tra agosto e settembre 2017 il trombettista, accompagnato dal pianista Alessandro Collina, ha effettuato una tournée in Cambogia, Indonesia e Giappone per un totale di 16 concerti.
Nel 2018 esce “Guarda che luna… again” e si prepara ad un nuovo tour internazionale che in estate lo vedrà esibirsi in Europa, Indonesia e Malesia.

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