Un decanter gigante che si scaglia contro il panorama di Bordeaux, sulla sponda della Garonna. Oppure un calice
dove il liquido ruota, o un ceppo nodoso di vite che fuoriesce dal terreno e sale verso il cielo. Ognuno ci vede quello che vuole nella forma architettonica della Cité du Vin.
Quello che è certo e’ che questa costruzione moderna è stata un successo di pubblico e intenti. Non solo perché si trova nel luogo più adatto, a Bordeaux, città circondata da vigneti e famosa in tutto il mondo per il vino. Ma anche perché ha arricchito il lungofiume di un aspetto contemporaneo, di un nuovo centro di agglomerazione e un faro di attrazione.
Ideata dallo studio parigino XTU Architects, la Cité du vin è tutta curve, mai un angolo retto, con linee sinuose che si sviluppano su oltre 13 mila metri quadri e dieci livelli, con una torre di 55 metri. Ha tante curiosità: i materiali sono gli stessi di cui sono fatte le cantine, legno, inox e vetro, e i colori vanno dal più scuro al più chiaro, esattamente come quelli dei terreni dei vigneti.
Tutta consacrata a sua Maestà il vino, la Cité ha lo scopo di creare un luogo di vita ed esperienze sensoriali che girano intorno al nettare prezioso, patrimonio vivente.
Da quando la Cité du Vin è stata inaugurata, nel giugno 2016, ha visto due milioni di visitatori, da 176 Paesi, aiutati dalle visite guidate o della audioguide in dieci lingue diverse.
Molto più che un museo dedicato al vino, è un centro culturale, uno spazio avvincente dove è possibile stuzzicare
a 360 gradi la passione per questa bevanda alcolica, sinonimo di Storia, cultura, arte di vivere.
Al pian terreno si sviluppa un’incredibile enoteca con tutte le bottiglie di vini da ogni parte del globo, mentre salendo ai primi piani si scoprono le sale degustazione con sommelier professionisti e quelle espositive: ogni anno vengono allestite due mostre, una in primavera e una in autunno, dedicate a partner vinicoli o zone di produzione, fino al 6 gennaio 2019 c’è il Portogallo con la celebre valle del Douro.
Uno dei punti di forza della Cité du Vin è proprio questo: affrontare il vino in tutti gli aspetti possibili, di ogni lato del pianeta, non solo quello locale di Bordeaux. Il tutto in 19 spazi espositivi fissi che permettono un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di ogni piccolo dettaglio del vino.
Ad esempio si possono visitare in maniera virtuale, con una proiezione su tre grandi schermi, tutti i vigneti del mondo. Un giro che continua sui mappamondo interattivi che raccontano anche i luoghi meno famosi dove si produce e il lato economico del prodotto, la storia e la diffusione geografica, mentre su altri schermi alcuni ologrammi di coltivatori, dall’Italia alla Georgia e alla Spagna, spiegano la loro esperienza, i loro metodi e la loro tradizione.
Il tour nel mondo del vino continua con alcune sale molto interessanti che conducono alla scoperta della storia: si inizia dalle antiche civiltà, come gli Egizi e i Romani, narrando l’importanza economica, sociale e gastronomica del nettare, sorvolando sui secoli, i popoli, le mode, fino al Novecento e alle pubblicità, alle leggi e alle tendenze di oggi.
Tra le curiosità più intriganti l’avventura parallela del vetro e dei bicchieri, che ha cambiato in modo sottile la capacità di usufruire e di bere, dai boccali di peltro spartani del Medioevo ai raffinati calici di cristallo del Settecento.
Alla Cité du Vin tutto è multimediale, con tablet touch screen che permettono di scoprire la vigna, i coltivatori, i segreti della vinificazione, le botti delle cantine, persino interagire con i grandi chef e sommelier. I visitatori di ogni età si divertono ad entrare dentro una bottiglia di legno per far conoscenza con i diversi tipi di vino, come i bianchi secchi, i rosé, i frizzanti, i dolci e via assaporando.
I bambini, poi, possono ammirare meravigliati alcuni personaggi storici che interagiscono su un mega schermo, facendosi beffe delle epoche e mischiando lo Zar Nicola II di Russia con Napoleone, con Giulio Cesare e con Luigi XIV, passando per Colombo e Thomas Jefferson, celebre cultore di vino.
Un’altro viaggio insolito è quello a bordo di un battello per accompagnare i mercanti che hanno portato i vini dovunque negli oceani, mentre altri tablet presentano le grandi strade fluviali (una è proprio la Garonna, che
scorre vorticosa sotto l’edificio) e marittime che forniscono i mercati mondiali di ieri e oggi.
Non mancano altri aspetti della vita che sono stati influenzati o hanno omaggiato il vino come l’arte, la religione, persino il design, e un angolo dedicato quasi esclusivamente a Bordeaux e ai suoi vigneti, che ospitano la Cité.
Tra le esperienze più divertenti il buffet dei cinque sensi: un grande tavolo con alcune campane di vetro dove schiacciando un pompetta ci si mette in gioco per scoprire profumi, sapori e colori che arricchiscono i vini, in una sorta di divertente percorso alla scoperta della degustazione.
Infine all’ottavo piano, dove si arriva con un ascensore, si può assaggiare il vino scelto tra quelli internazionali proposti dallo staff del bar ammirando un panorama unico sulla Garonna e su tutta Bordeaux. Non solo, ovviamente non mancano due ristoranti, un negozio per souvenir, un auditorio per concerti, conferenze e spettacoli tematici, sale per workshop e lezioni, una libreria con ben 1500 volumi in molte lingue sul mondo del vino e persino la possibilità per le imbarcazioni di attraccare ad un molo sul fiume. Inevitabilmente all’uscita dal museo, si diventa almeno un po’ più esperti su questo prezioso nettare, ammirato in ammirato in ogni sua sfumatura e aspetto alla Cité du Vin.
Come arrivare: Air France mette in collegamento le città italiane con Bordeaux, sia con voli diretti, come con Roma tre volte alla settimana, che tramite Parigi. Info www.airfrance.it
Info
La Cité du Vin
150,134, Quai de Bacalan
33300 Bordeaux
aperta tutti giorni dalle 10 alle 18
raggiungibile dal centro città con il tram B
www.laciteduvin.com/fr
www.bordeaux-tourisme.com www.france.fr
In collaborazione con www.france.fr, www.airfrance.it, www.bordeauxsogood.fr, www.bordeaux-tourisme.com
Foto di Sonia Anselmo, www.france.fr e www.bordeaux.tourisme.com