Bigiotteria e vetro, il museo speciale di Jablonec

La perlina rossa lancia bagliori sfaccettati alla luce, la collana sembra un giardino di fiorellini multicolore,
il bracciale decorato con ovali dorati ha un fascino orientale, gli sposini hanno una faccetta buffa immortalati
per sempre. E’ tutta bigiotteria d’alta qualità fatta con il vetro e il cristallo.

Jablonec nad Nisou è il paradiso delle perle e non solo. Un antro delle meraviglie che incanta, seduce, stupisce chi ama realizzare con le proprie mani e fantasia, ma anche chi non si cimenta con la propria creatività e apprezza
la bellezza artigianale e artistica.

Il cristallo di Boemia non è solo sinonimo di brillantezza e qualità in tutto il mondo, è una tradizione antica,
che si rinnova con gli stili, è un sapere artigiano che si tramanda di generazione e generazione e che
vive nelle vetrerie sparse per la regione di Liberec, nel nord, al confine della Repubblica Ceca con la Germania e la Polonia, che non a caso si chiama proprio la Valle di Cristallo.

Ogni borgo, qui, ha la sua peculiarità legata al vetro e al cristallo, che si distinguono uno dall’altro per l’uso dell’ossido di piombo nel produrre il secondo. Jablonec è il vero regno della bigiotteria di prestigio. La città, immersa nella natura incontaminata di questa zona dominata dai monti Iser, è seconda per grandezza nella regione, dopo il capoluogo Liberec, raggiungibile in una mezz’oretta d’auto, si trova a poco più di cento chilometri da Praga e ci si può arrivare comodamente anche con i bus regionali.

Jablonec, affacciata su un lago di riserva idrica, è tipicamente ceca nell’architettura, con i palazzi liberty, la chiesa barocca, il municipio dalla torre in stile funzionalista, anche se le origini sono trecentesche. E’ sempre stata un centro industriale, è sede della zecca di Stato, dopo lo scioglimento della Cecoslovacchia, e soprattutto impiega circa 11 mila persone nei settori della bigiotteria e della produzione del vetro. Qui si concentrano tutte le migliori aziende locali di realizzazione di bijoux e nel grande edificio affacciato sul lago si è sempre trovata la sede di esportazione, anche nel periodo sovietico, della bigiotteria.

A un bene così importante per Jablonec non poteva non essere dedicato un spazio espositivo. Il Museo del vetro e della bigiotteria si trova sin dal 1904 in palazzo art decò, recentemente è stato ampliato con un’ala per le mostre, inserita in un edificio a forma proprio di cristallo, opera di uno studio d’architettura di Praga.

Entrare al museo, per chi ha la passione per questo tipo di artigianato artistico, è come mettere piede in un paradiso di colori, forme, suggestioni tutte di vetro che attraversano le epoche e le mode, lasciando un prezioso e tangibile supporto.

Le mostre temporanee, che durano sei mesi, sono un ottimo antipasto, come quella dedicata all’illuminazione con lampadari design che giocano con la luce che arriva dalle grandi vetrate della costruzione, mentre quella riservata ai gioielli più moderni rivela idee fantasiose e quella sui vasi serpeggia tra contemporaneo e tradizionale, come le opere che usano il vetro come fosse un pizzo, una tecnica tipica dei cristalli di Boemia e oggi portata avanti da solo una famiglia di artisti vetrai.

Chi osserva questi pezzi può contattare l’azienda produttrice se vuole acquistare e a fine mostra viene dato anche un premio alla produzione più originale. Inoltre, durante le prime settimane di agosto nel Museo si svolge “Fragile Beauty”, la bellezza fragile, una fiera dove i creatori di bigiotteria possono incontrare commercianti ed appassionati, in un vortice di sfilate ed esibizioni.

Ma è salendo le scale del museo fino al primo piano che l’apoteosi della bigiotteria si avvera. A Jablonec e dintorni la produzione è iniziata nell’ Ottocento ed è diventata famosa in tutto il mondo ad inizio Novecento, fino alla Seconda Guerra Mondiale si esportava ovunque, Africa compresa, e il gotha internazionale ci teneva ad avere oggetti nati qua.

La prima sala del museo racconta proprio questo, come le perle andate ad impreziosire copricapi tradizionali del Myanmar, bracciali per le donne hindu, suppellettili messicane, le dita e il collo di miliardarie americane. Il giro del mondo delle perline.

Una parte del museo è riservata a come si producono le piccole sfere e agli attrezzi necessari, mentre ci sono esposte perle unite ad altri materiali, come legno, resina o metallo, e con tecniche varie, come con il telaio. C’è anche la collana più grande al mondo, entrata nel Guinnes dei primati, appesa ad un muro.

Il museo è un vero e proprio viaggio nella moda e nel gusto attraverso i bijoux. Tra creazioni design, altre più semplici ed elaborati giochi di consistenze, la bigiotteria di vetro brilla di luce propria.

Collane, bracciali, orecchini, ciondoli, spille, ma anche bottoni, fibbie, borsette, stemmi e persino due casette fatte interamente di perline. Il trionfo dell’accessorio modulato secondo la fantasia dell’ideatore e secondo i cambiamenti di gusto e stile. Il tutto dal 1860 ai giorni nostri.

Per chi ama la bigiotteria ce n’è per andare in estasi: la collana rosa degli anni Venti riempita di micro fiorellini che sembrano fatti di pizzo, gli orecchini in black glass, ovvero il vetro nero che imitava il gaietto, la pietra amata dalla Regina Vittoria, risalgono proprio a fine Ottocento ma sono sorprendentemente attuali, la luccicante spilla a forma di farfalla degli anni Settanta, fino ai bottoni in vetro che a un primo sguardo
sembrano in stile Sessanta e invece sono degli anni Dieci.

Un mondo incantato che continua al piano di sopra del museo con il vetro vero e proprio. O meglio, con vasi, bicchieri, specchi, soprammobili, ciotole e quant’altro di questo delicato materiale luminoso, anche qui con un bel viaggio temporale attraverso le decadi: sono raccolte anche esempi di vetri del Seicento, dalla coppa dipinta a mano al calice veneziano, e si continua con gli stili, dal barocco al classicismo. Non mancano
la pop art con un curioso dolce e un acquario completamente di cristallo.

Le meraviglie della bigiotteria e del vetro non finiscono qui. Poco lontano dal museo, vicino alla riserva idrica e alla sede d’esportazione, c’è il negozio-showroom più grande della Repubblica Ceca. Tra elementi di ogni foggia pronti per essere comprati per dar sfogo alla propria creatività, a bijoux già realizzati, a decorazioni natalizie, animali da collezione, bicchieri e quant’altro, Palace Plus è davvero qualcosa di speciale con più di 5 mila tipi di bigiotteria e vetro, da quella design a quella più tradizionale, di produttori cechi. Si svolgono anche workshop, perfetti per capire meglio l’importanza delle perle di vetro e della bigiotteria per Jablonec.

Info: https://crystalvalley.cz/
museo www.msb-jablonec.cz
negozio www.palaceplus.cz/en
https://www.visitczechrepublic.com/it-IT

In collaborazione con https://www.visitczechrepublic.com/it-IT

Foto Sonia Anselmo https://crystalvalley.cz/

Articoli correlati:
https://www.latitudinex.com/europa/monastero-di-kladruby.html
https://www.latitudinex.com/europa/pasqua-in-repubblica-ceca-tra-mercatini.html

137 Condivisioni

Lascia un messaggio