ABBA Museum, vita, musica e successi a Stoccolma

La loro è una storia di successi, di note, di primati, di unicità, ma anche di amore e amicizia. Per scoprirla nella sua totalità c’è l’ABBA Museum a Stoccolma, luogo di culto per la band svedese più amata di tutti i tempi.

Icone di un Paese, look inconfondibili, canzoni cantate in ogni latitudine, musical, film,
premi e quant’altro. Pochi artisti hanno raggiunto il loro livello di trionfi e popolarità.

Le sale dell’Abba Museum sono perfette per conoscere meglio le vicende artistiche e umane della band, proprio nei giorni in cui è tornata a far parlare di sé con nuovo disco e concerti.

Con quasi 400 milioni di album venduti in tutto il mondo, 17 hit al primo posto in classifica e più di 16 milioni di stream globali alla settimana, gli ABBA sono uno dei gruppi musicali più di successo di sempre.

Qualsiasi cosa fanno sembra trasformarsi in oro, nonostante la separazione e oggi il
ritorno, con un album di inediti, “Voyage”, dopo quarant’anni e un concerto speciale, il 27 maggio 2022 all’ABBA Arena, creata appositamente al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra, dove Benny Andersson, Björn Ulvaeus, Agnetha Fältskog and Anni-Frid “Frida” Lyngstad appariranno come avatar.

Per i quattro è il momento della ripartenza, l’ultimo e recente capitolo di una carriera unica
al mondo, da stelle incontrastate del pop, raccontata all’ABBA Museum, una delle attrazioni
più visitate di Stoccolma.

Fin dal loro esordio con “Waterloo” nel 1974, con cui vinsero l’Eurofestival, come era chiamato
allora l’Eurovisionsong Festival, hanno catturato il cuore della gente di tutto il mondo. E nonostante gli anni passino gli ABBA continuano a mietere trionfi, mentre i loro brani, un mix di armonie complesse e impatto immediato, sono diventati eterni, capaci di trasmettere gioia e serenità oggi come quando furono incisi.

Non conoscono ombre, gli ABBA, e i loro dischi continuano a racimolare primati. Ad esempio,
“ABBA Gold”, originariamente pubblicato nel 1992, ha recentemente superato la millesima settimana sul UK Album Chart, diventando il primo album della storia a raggiungere questa meta.

Su TikTok, i contenuti con l’hashtag #ABBA hanno da poco raggiunto un miliardo di visualizzazioni,
senza che il catalogo fosse ufficialmente accessibile sulla piattaforma. Nel 2010 gli ABBA sono stati inseriti nella Rock N’Roll Hall of Fame e nel 2015 “Dancing Queen” è stata aggiunta alla GRAMMY Hall of Fame.

Canzoni come Mamma mia, SOS, Super Trouper, Voulez Vous, The Winner Takes It All, sono
ancora molto amate da persone di ogni età e il mix unico creato dall’alchimia di talenti, sonorità, voci e armonie, oltre alle loro vicende personale intrecciate, ha reso Benny, Björn, Agnetha e Anni-Frid Frida, immediatamente riconoscibili e inimitabili.

Le emozioni che i loro brani suscitano si possono vivere all’ABBA Museum, diventato un luogo
di culto per gli appassionati della band.

Le sale ripercorrono le tappe fondamentali della vita di Agnetha, Björn, Benny e Anni-Frid, dalla loro infanzia a Stoccolma fino al loro debutto artistico. Una storia di amore, amicizia e musica che inizia quando Benny e Frida si innamorarono ad una festa, mentre pochi mesi dopo, sulla costa occidentale della Svezia, toccò a Björn e Agnetha, mentre stavano girando una scena di un film per la televisone.

Due coppie di amici che amano comporre in una piccola isola dell’arcipelago di Stoccolma: da lì è partito il loro viaggio intorno al mondo.

Nelle sale dell’ABBA Museum si possono vedere video di alcuni show, fotografie inedite, oggetti personali, strumenti, copertine, dischi d’oro e persino una ricostruzione del Polar Studio in cui incisero gran parte dei loro successi. Fra gli oggetti presenti all’interno del museo anche un pianoforte della casa di Benny.

La parte più curiosa è sicuramente la collezione dei costumi originali, che, come le canzoni
sono parte della storia della musica, ricordano quella della moda.

All’ABBA Museum si possono ammirare gli abiti con cui vinsero l’Eurofestival (dove si presentarono per “Waterloo” con un direttore d’orchestra travestito da Napoleone), i costumi utilizzati durante il musical Mamma Mia e altri stravaganti indumenti che hanno segnato lo stile della band, così tipicamente anni Settanta, pantaloni a zampa, colori accesi e zatteroni.

Inoltre, sono esposti ritagli di giornali e di interviste. Il tutto in versione interattiva.
I visitatori dell’ABBA Museum possono sentirsi come Meryl Streep mentre girovagano sul set di Mamma Mia, ballare con ologrammi dei quattro artisti, registrare la loro performance e testare le proprie conoscenze partecipando al quiz-test degli ABBA.

Si può anche ripercorrere le vicende dopo il divorzio tra Björn e Agnetha che ha portato alla separazione del gruppo, le carriereda solisti e oggi il ritorno sulle scene.

Inoltre, una parte dell’ABBA Museum è dedicata agli artisti svedesi di ogni genere, dai Roxette agli Europe, famosi in tutto il mondo. Ma senza mai riuscire ad emulare le icone ABBA.

Info:
https://abbathemuseum.com/en/
https://abbasite.com/
www.visitstockholm.com/

Foto dreamstime.com

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