{gallery}/cucinatahiti/cucinatahitigallery1:190:150{/gallery}
A queste materie prime si accompagna spesso il pesce, sia cotto che crudo, come il saporito ume, il tonno rosso, il pesce unicorno e la piccola caranga. Tra i metodi di cottura tradizionali il più caratteristico è l’ hima’a un particolare forno interrato dove la brace è separata dalla cottura da pietre e foglie di banano. I piatti che escono da questo forno sono stufati di maialino, il pollo fafa ed un dolce detto po’e. Il Pollo Fafa é un insieme di petti di pollo cotti con foglie di taro (una pianta di cui si usano anche i tuberi), cipolle, zenzero, lime, brodo, il tutto legato con il latte di cocco, che è uno degli ingredienti più usati nella cucina tahitiana. È proprio questo elemento che sta alla base del Po’e dolce fatto con le banane,
farina di manioca e zucchero. Ancora protagonista il latte di cocco in un piatto tradizionale più composito e complesso detto ma’a Tahiti, realizzato con un ricco miscuglio di taro, uru (frutti dell’albero del pane), pesce, carne grassa di maiale e verdure. Ancora il latte di cocco,noto anche per i suo poteri nutritivi, è essenziale nella ricetta del poisson cru, il pesce crudo alla maniera tahitiana, preparato con tonno rosso, cetriolo, lime, cipolla, prezzemolo, sale e pepe. Oltre ad estrarne il latte il cocco, elemento di cui le isole non mancano certo, viene usato al “naturale” e l’acqua in esso contenuta, la pape hari come la chiamano lì, è un potente dissetante. Ma il cocco viene usato in mille altri modi, cotto e crudo, nei dolci e nei salati ed anche ovviamente nei cocktails come ad esempio nel diffusissimo mai tai, un miscuglio alcolico a base di rum, succo di frutta, liquore al cocco e con varianti che includono Grand Marnier o Cointreau.
{gallery}/cucinatahiti/cucinatahitigallery2:190:150{/gallery}
Il cocco piace persino agli animali domestici che vivono liberi per le isole, come le galline e i gatti che si trovano sui motu, i piccoli atolli dove si va in gita a fare il bagno e a gustare specialità barbecue. Il cocco però non è l’unico frutto locale. Una terra così ricca fornisce una grande varietà di frutta tropicale: pompelmi, papaye, manghi, lime, cocomeri e ananas possono essere consumati “al naturale” o in forma di succo. Sulle isole polinesiane come Moorea, con la sua grande vegetazione, è facile imbattersi in piccole aziende, visitabili, che producono tutto quello che si può ricavare dalla frutta, dalle bibite alle marmellate. Magari con l’aggiunta del tiarè, il piccolo fiore principe anche della cucina polinesiana.
Poteri curativi sono attribuiti invece al succo ottenuto dalla spremitura del Noni: secondo i locali, si tratterebbe di un vero e proprio elisir di lunga vita in grado di curare molti disturbi psicofisici, grazie alla sua azione immunostimolante, antimicrobica, antalgica, antiossidante e antistress (lo stress a Tahiti?!?!?!). Un altro classico ingrediente è la vaniglia, che si coltiva nelle isole ed è preziosa: usata per qualsiasi cosa, dall’aromatizzare il tè, il caffè e i biscotti, è alla base di una salsa con cui viene condito il pesce mahi mahi: un’altra preparazione tipica locale.
{gallery}/cucinatahiti/cucinatahitigallery3:190:150{/gallery}
Per la ristorazione ci sono diverse offerte: all’interno dei grandi alberghi, che offrono spesso due tipi di ristoranti, semplice o gourmet e magari anche la cucina internazionale. Più caratteristici i bistro e le caffetterie. Mentre più ruspante è l’offerta delle tipiche roulottes, caffetterie “mobili” che offrono soprattutto cibo di strada e locale a poco prezzo. Nelle Isole di Tahiti sono anche diffusi gli snack, piccoli bar-caffè semplici ed economici dove è possibile consumare un pasto veloce a base di insalate, panini, hamburger e sopratutto trovare il tipico poisson cru. Da visitare è anche il mercato di Papeetee, con la grande esposizione di frutta fresca, prodotti cucinati e anche artigianato locale.
{gallery}/cucinatahiti/cucinatahitigallery4:190:150{/gallery}
Clicca qui per vedere la mappa su Google
Articoli correlati
Tiarè, il piccolo grande fiore della Polinesia
Foto di Sonia Anselmo e www.tahiti-tourisme.it
Info www.tahiti-tourisme.it