Firenze celebra il quinto centenario della nascita del Vasari

Firenze si fa bella per celebrare i cinquecento anni dalla nascita di colui che la fece bella: quel Giorgio Vasari artista aretino, autore de “Le vite de’ più illustri pittori, scultori e architetti”, che ha regalato alla città del giglio gli affreschi della cupola di Santa Maria del Fiore, il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio e la Galleria degli Uffizi. Ad aprire ufficialmente i festeggiamenti la mostra, agli Uffizi fino al 30 ottobre: Vasari, gli Uffizi e il duca, che vede come oggetto proprio la fondazione del palazzo, oggi museo (1559-1560), un sistema architettonico a scala urbana risultato di una stretta collaborazione tra il duca, Cosimo I de’ Medici, e il Vasari, suo artista prediletto.

Come rivela il nome, gli Uffizi erano originariamente destinati a ospitare gli uffici delle 13 magistrature fiorentine. Eccezionalmente, in occasione delle celebrazioni, rimane aperto al pubblico anche il Corridoio Vasariano, un passaggio lungo un chilometro realizzato in soli sei mesi nel 1565 per volere di Cosimo I de’ Medici, sempre su progetto del Vasari, per collegare gli Uffizi a palazzo Pitti, allora residenza della stessa famiglia, e che va da una riva all’altra dell’Arno passando sopra il Ponte Vecchio. Oggi il Corridoio Vasariano ospita una collezione di autoritratti di artisti italiani e stranieri, la più grande del mondo nel suo genere, oltre a dipinti italiani dei secoli XVI e XVII.

Fra gli altri eventi pensati per approfondire la conoscenza di Vasari e del periodo storico di costruzione del Granducato di Toscana, è da segnalare il ciclo di conferenze dell’Accademia delle Arti del Disegno dal 13 settembre al 13 dicembre. Inoltre, al numero 8 di Borgo Santa Croce verrà aperto il Museo Casa Vasari, contenente l’Allegoria delle Arti. A queste iniziative, si uniscono quella della Fondazione Palazzo Strozzi che realizza una cartina vasariana con circa venti siti della città di Firenze legati alla vita e all’opera di Vasari e Ammannati, e quella degli Amici della Pergola che propongono un ciclo di letture delle “Vite”.

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