Viareggio, capitale del Carnevale

 

{gallery}/viareggio/viareggiogallery1:190:150{/gallery}
Il clou dei festeggiamenti, ovviamente, sono le parate lungo i viali dove si possono ammirare dieci carri di prima categoria, cinque di seconda, nove mascherate di gruppo, dieci maschere isolate. A bordo di ogni carro ballano fino a 275 figuranti in maschera. Anche questa 141esima edizione punterà il dito sull’attualità e la satira: non mancano i riferimenti alla politica e ai principali protagonisti, ma anche alle mode del momento, come la passione per le trasmissioni di cucina. Un mix di ingredienti, colori e arte che rende unico il Carnevale viareggino con i suoi maestosi carri. A realizzare queste festose macchine di cartapesta sono i Maestri costruttori della città, veri e proprio artisti. Oltre venticinque ditte artigiane, con più di mille persone al lavoro, impegnate tutto l’anno nella realizzazione di questi veri e proprio teatri viaggianti: spesso le tecniche e i segreti del mestiere sono tramandati da generazioni. Alti più di venti metri, larghi dodici, questi colossi sono creati per stupire il pubblico con la cura dei dettagli, i movimenti dei personaggi, la lucentezza delle tinte. Il materiale non è altro che carta di giornale e colla, fatta di acqua e farina, sta poi all’abilità dell’artigiano-artista creare il capolavoro su modelli in creta e calchi di gesto. Alla base di tutto c’è la filosofia del recupero e del riciclaggio, usando una tecnica manuale unica.
{gallery}/viareggio/viareggiogallery2:190:150{/gallery}
I carri sono davvero opere artistiche e come tali vanno premiate: a fine sfilate, una selezionatissima giuria elabora una classifica di merito, decretando vincitori e vinti. Nel frattempo maschere e parate hanno incantato bambini e adulti che affollano i viali di Viareggio nelle cinque domeniche. Alla notte del 9 marzo, si conteranno circa 400 sfilate durante la storia della manifestazione. Il Carnevale con le sfilate nacque a Viareggio nel 1873, per la decisione di alcuni giovani che frequentavano il caffè del Casinò, uno dei ritrovi più “in” dell’epoca, il giorno di Martedì Grasso. Da quell’embrione il Carnevale è passato da varie tappe di trasformazione, con l’apparizione dei carri sempre più all’avanguardia e ricchi di fantasia e creatività, fino a diventare l’appuntamento imperdibile di oggi. Nel 2001 è stata inaugurata la nuova Cittadella del Carnevale, un complesso architettonico interamente dedicato alla creazione e alla conservazione della manifestazione. Su una gigantesca piazza ellittica, arena per grandi spettacoli all’aperto in estate, si affacciano sedici hangar-laboratori in cui i costruttori forgiano le loro idee e intuizioni: qui vengono creati i giganteschi carri e ci sono due musei, uno sulla storia dei carri del Carnevale e l’altro dedicato al Carnevalotto, preziosa collezione di opere d’arte di grandi firme contemporanee ispirate alla festa più importante di Viareggio.
{gallery}/viareggio/viareggiogallery3:190:150{/gallery}
Quest’anno tutto avrà inizio sabato 15 febbraio: come da tradizione, la vigilia della prima sfilata dei carri allegorici è la giornata di “insediamento” di Burlamacco, la maschera simbolo di Viareggio, ideata nel 1930 dal pittore futurista Uberto Bonetti e che rappresenta i momenti clou della vita della città, il Carnevale e l’estate, nei colori bianco e rossi tipici degli ombrelloni sulle spiagge di quegli anni. Burlamacco prende possesso della città e decreta l’inizio del divertimento, tra musica e fuochi d’artificio, mentre la Burlamacca, vessillo del buonomore, verrà issata sul pennone più alto di piazza Mazzini. È il via uffficiale alle feste, che hanno un altro momento clou nella giornata del Martedì Grasso, il 4 marzo, con tanto di riprese in diretta televisiva. Dopo le sfilate, una festa nella festa: il concerto gratuito della superband composta dal chitarrista
Federico Poggipollini (Ligabue, Litfiba), il batterista Sergio Carnevale (Bluvertigo), il bassista Marco “Garrincha” Castellani (Le Vibrazioni)  ed il tastierista Megahertz (Morgan, Versus), già accompagnatori dei concorrenti di X Factor, che per l’occasione a Viareggio suoneranno mascherati.  Il Carnevale, però, con la sua chiassosa allegria e con i viali affollati è anche l’occasione per scoprire Viareggio, amata da poeti, artisti e intellettuali come Giacomo Puccini, Percy B. Shelley, Lord Byron, Alessandro Manzoni e Gabriele D’Annunzio. Già luogo di villeggiatura intorno agli anni Venti dell’Ottocento, con la nascita dei primi bagni, il suo sviluppo turistico si deve a  Maria Luisa di Borbone che creò il tracciato del Viale dei Tigli che le permetteva di raggiungere il centro dalla propria villa, situata nella famosa pineta. Elegante e chic, Viareggio strega con
il panorama che si gode dalla spiaggia: davanti il mare, dietro le Alpi Apuane. Da vedere anche il porticciolo e il centro con le boutique raffinate e i caffè all’aperto.  La passeggiata sul lungomare di tre chilometri è unica, con le sue costruzioni in stile liberty: ideale scenografia per le sfilate del Carnevale.
{gallery}/viareggio/viareggiogallery4:190:150{/gallery}

compass1ok Clicca qui per vedere la mappa su Google

Foto di viareggio.ilcarnevale.com

0 Condivisioni

Lascia un messaggio