Il mare è di un azzurro cupo, incorniciato sulle terrazze panoramiche dai viola e dei rossi delle bouganville in fiore e dal verde dei fichi d’India. A vederla così si capisce come mai Taormina sia detta la “perla dello Ionio”.
La natura incantevole della Sicilia ha fatto il suo dovere, arricchita dalla storia e dall’architettura. Il Teatro Antico resta un simbolo e continua ad attirare migliaia di visitatori in ogni stagione, che in estate esplodono di numero anche grazie alle spiagge dei dintorni.
Taormina è diventata negli anni una meta immancabile del jet set, qui sbarcano dagli yacht attori, cantanti, intellettuali, star di ogni settore, fanno una passeggiata lungo Corso Umberto I e assaporano l’atmosfera tipica del luogo.
Ad arricchire la sua fama di città di vacanza di vip è anche il Festival del Cinema che si tiene ogni anno a giugno (nel 2019 dal 30 giugno al 6 luglio, www.taorminafilmfest.it) e richiama qui divi di Hollywood e interpreti nostrani, in uno sfavillio di luci e riflettori.
Ma anche nei giorni normali, Taormina sembra lei stessa la vera stella della Sicilia. L’incantevole posizione affacciata sul mare, le bellezze circostanti, l’Etna sullo sfondo, il vasto patrimonio culturale e archeologico l’hanno resa una musa per poeti e scrittori, per viaggiatori illustri. Il più famoso turista del Settecento,
Goethe, la racconta nel suo “Viaggio in Italia” come un lembo di paradiso sulla terra, mentre il francese Guy de Maupassant ammette che nel borgo “si trova tutto ciò che sembra creato in terra per sedurre gli occhi, la mente
e la fantasia”.
Taormina continua a sedurre con le stradine medievali del centro, con la cattedrale di San Nicola, originaria
del Quattrocento ma più volte rimaneggiata nei secoli, con la fontana barocca di piazza Duomo con il simbolo della città, una centauressa che nella mano sinistra regge il mondo e in quella destra lo scettro del comando.
E poi i giardini pubblici intitolati al duca di Cesarò, un tempo parco privato e voluto da Lady Florence Trevelyan Cacciola, la nobildonna scozzese moglie del sindaco di fine Ottocento: disegnati all’inglese con piante e
fiori proveniente da tutto il mondo e alcuni edifici dal gusto esotico, oggi offrono un bellissimo
panorama sull’Etna e la costa.
Attrazione imperdibile è il Teatro Antico, iniziato dai Greci intorno al III secolo a.C. e poi completato dai Romani: nato per ospitare le rappresentazioni di tragedie e concerti, venne trasformato in arena di gladiatori,
oggi è usato per gli scopi originari e diventa suggestivo palcoscenico di manifestazioni artistiche e culturali di ogni genere.
Il fascino di Taormina è dato anche dai palazzi che portano in loro i diversi stili che la Storia ha lasciato
impressi sulle pietre: arabo, gotico, normanno. Come Palazzo Corvaja, nel centro, che ospita un museo delle arti e tradizioni popolari siciliane, o come il trecentesco palazzo dei Duchi di Santo Stefano, incorporato all’interno delle antiche mura difensive della città.
Questo mix di influenze è anche alla base della cucina locale, una delle attrazioni irresistibili di Taormina.
I piatti della tradizione sono d’ispirazione araba, spagnola, francese e normanna. A fare da padrone sulle tavole è il pesce e per assaggiare quello freschissimo si va al ristorante La Botte in pieno centro: ai tavoli di questo locale a conduzione familiare non è raro incontrare qualche vip attratto dalle specialità come i crudi di pesce, ma anche la pizza. (labotte1972.it/)
Un’altra meta godereccia di Taormina è il Bambar: chiunque passi per la città si ferma ai tavoli in ceramica di Caltagirone per assaggiare le famose granite espresse siciliane. Ben quaranta gusti diversi, tutti con frutta che arriva ogni giorno in enormi cassette appena raccolta e con prodotti di zona, dal cioccolato ai pistacchi di Bronte. (www.facebook.com/pages/category/Dive-Bar/BamBar-Taormina-291496720867523/)
Le specialità gastronomiche di Taormina si possono anche acquistare nei tanti negozi, caffè e botteghe che si susseguono su Corso Umberto I, la via principale dove prima o poi passano tutti, vip e non, che riprende l’antico asse viario greco-romano.
Per chi non è ancora sazio di tanta bellezza, Isola Bella fa per lui: l’isolotto, ricco di rigogliosa vegetazione,
è unito alla terraferma da una sottile striscia di sabbia, che nel tratto centrale, il succedersi delle maree, fa affiorare o lascia coperta dalle acque cristalline della baia. Un altro motivo per cui Taormina è la perla del Mediterraneo, seduttrice di intellettuali e vip.
Info www.comune.taormina.it/
Foto di Maurizio D’Avanzo