Le mucche attraversano la strada tra le foglie gialle, il suono dei loro campanacci accompagna il silenzio del bosco, un airone bianco scruta l’acqua del lago di Ariamacìna. Scene di ordinaria quotidianità al Parco Nazionale della Sila.
Un mondo fatato di natura unica, biodiversità e emozione. La Calabria che non ci si aspetta, lontana dai cliché, poco conosciuta, che regala ad escursionisti e visitatori panorami da sogno e una ricarica di benessere fisico e mentale.
Le foglie gialle dei faggi, le cime degli alti pini laricio che si scagliano come raggi verso
il cielo azzurro, le macchie di rosso degli aceri, i funghi che spuntano intorno ai tronchi contorti, il tappeto marrone delle felci che si stende alla base degli alberi, le piccole mele verdi che cadono a terra, il luccichio dell’acqua dei tre laghi: sulla Sila tutto lascia nell’osservatore meraviglia, emozione, benessere. Un continuo effetto wow che non lascia mai sazi.
Il Parco della Sila è scenografico in ogni stagione: l’inverno con la neve e le piste di sci da fondo, le passeggiate con le ciaspole o le corse con i cani da slitta, la primavera con il verde tenero delle gemme e i colori dei petali dei fiori, l’estate con il fresco, l’armoniosa attività del bosco e le attività sportive sul lago Arvo. Ma è l’autunno che dona di più quella sensazione unica di magia e spettacolarità della natura.
In Sila si trova uno dei foliage più belli d’Europa. Non è necessario arrampicarsi su sentieri
o addentrarsi nella vegetazione per ammirarlo. Basta percorrere la strada che va da Camigliatello Silano a Lorica oppure l’altro senso verso il Cupone e i lago Cecita, magari soffermandosi lungo il suo perimetro, per restare senza fiato davanti agli alberi dai colori cangianti, i gialli, gli ocra, gli oro, i marrone, gli arancioni, i rossi, i bordeaux e i verdi scuri che si intersecano in un gioco di sfumature e accostamenti.
La natura è stata decisamente generosa nel Parco della Sila. Grande 74 mila ettari, uno dei tre parchi nazionali della Calabria, racchiude tre province e 19 comuni, l’altipiano agricolo più vasto d’Europa, coltivato alla patata silana, biodiversità, innumerevoli specie animali, come lupi, cervi, daini e lontre, oltre agli uccelli e vegetali, una riserva biosfera dell’Unesco, mentre al centro visita Cupone si trovano recinti faunistici con gli esemplari salvati dal gruppo Carabinieri della forestale e impossibilitati ad essere rimessi in libertà, un orto botanico di erbe di montagna e un museo naturalistico.
Al centro del Mediterraneo, il Parco della Sila va dalle coste dell’Ionio alle montagne più alte, come il Monte Botte Donato, dalla cui cima, a 1928 metri, raggiungibile con un sentiero, nelle giornate limpide si vede pure l’Etna e il Tirreno.
A una mezz’ora di strada da Cosenza, il Parco della Sila ha la sede sul lago d’Arvo a Lorica,
uno dei villaggi più caratteristici della zona. Inoltre, l’ente parco organizza corsi, laboratori, stage, workshop e tanto altro ancora, come il recente Autumn School, per raccontare la biodiversità, educare alle sane abitudini e all’ecologia.
Con una delle 40 guide ambientali del Parco si possono visitare al meglio i 600 chilometri di sentieri, di cui tre certificati come terapia di connessione con la natura per il benessere psico fisico con soste adatte alla meditazione, ma anche i piccoli villaggi come Silvana Mansio, immerso nel foliage autunnale che sembra abitato da folletti.
Comunque sia, in Sila basta fare trekking facile lungo uno dei tanti percorsi per stare meglio,
respirare aria pura e godersi gli attimi.
Tra i più adatti a tutti e perfetto per l’autunno, è il sentiero del Pianoro di Carlo Magno, che rivela persino una leggenda: si dice che sulla roccia all’apice venne celebrata una messa dai crociati sulla strada del ritorno a cui partecipò Carlo Magno. In realtà, qui non passarono né il sovrano né i cavalieri: il nome si ispirerebbe ad un antico toponimo in dialetto silano.
Un altro sentiero immerso nel foliage è quello che porta al piccolo lago artificiale di Ariamacìna, un’oasi per gli uccelli acquatici, tra svassi maggiori, aironi e garzette. E con le immancabili mucche sparse a brucare ovunque. Un’altra meta imprescindibile è ai Giganti della Sila, dove si trovano altissimi pini laricio di 400 anni.
Nel Parco della Sila non mancano le soste gourmet. In questa zona della Calabria si possono assaggiare i prodotti tipici come la patata silana, molte varietà di funghi, i salumi, il famoso caciocavallo.
Una tappa curiosa è il ristorante La Locomotiva, che si trova all’interno di alcune carrozze ferroviarie degli anni Cinquanta su un binario in disuso in località Casali del Manco. Qui si assaggiano le pietanze locali, come la minestra silana, un concentrato di bontà con cicoria, fagioli e patate. Alcuni weekend, poi, dall’ex stazione di San Nicola passa anche lo storico treno a vapore, perfetto per vivere l’esperienza del parco da un’altra prospettiva.
Altra tappa ideale per scoprire la cucina della Sila è La Lorichella a Lorica, proprio affacciata sul lago d’Arvo. L’accoglienza della famiglia che gestisce l’hotel e il ristorante è un chiaro esempio della grande ospitalità degli abitanti della Sila, mentre i piatti sono tutti super abbondanti, genuini e hanno il sapore della tradizione: una caratteristica della zona.
Se poi si vogliono acquistare i prodotti tipici, dalle castagne ai formaggi e ai funghi, oltre all’immancabile peperoncino calabrese, si può fare un salto a Camigliatello Silano dove sul corso principale si trovano molti negozi e botteghe di specialità.
Anche nello shopping non si viene abbandonati dalla splendida natura del Parco della Sila, che in autunno sembra raggiungere il suo apice magico.
Dove dormire: Arvo Residence SILA c.da Lorichella 87059 Lorica (CS)
www.arvoresidencesila.it. Recentemente realizzato, il residence sulla riva del lago Arvo è perfetto per visitare questo lato del Parco, varie tipologie di appartamenti moderni e confortevoli, grande accoglienza, angolo giochi per bambini, giardino, parcheggio, wi fi gratuito.
Info: www.parcosila.it
www.turismocalabria.it
Foto di Sonia Anselmo
In collaborazione con il Parco Nazionale della Sila
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