Sigurtà, il parco dei tulipani e dei fiori a Valeggio

I tulipani rossi e arancioni sono una macchia di colore acceso nel verde del prato. Qui e là
qualche panchina per una sosta rilassante o romantica, magari a bordo di uno stagno. Il Parco Giardino Sigurtà è un’oasi di pace che la primavera tinge e rallegra di vivacità.

Al punto che i bulbi piantati in questo angolo paradisiaco di Valeggio sul Mincio, già suggestivo borgo da solo, a una trentina di chilometri da Verona (di cui è provincia), dal lago di Garda e da Mantova, non hanno niente da invidiare ai parchi tipici dell’Olanda.

Anzi, Tulipanomania, l’evento del parco giardino Sigurtà dedicato ai bulbi primaverili, è stato premiato nel 2022 dalla World Tulip Society, società candese, come Miglior Festival di Tulipani al mondo per la fioritura sempre innovativa, le numerose iniziative correlate e perché è un appuntamento floreale che anno dopo anno ha saputo attirare un numero sempre maggiore di visitatori,
con un record di presenze nell’aprile 2022.

Dalla seconda metà di marzo e fino ai primi giorni di maggio, oltre un milione di tulipani con giacinti, muscari e narcisi sono i protagonisti nel mare verde del Parco. Tra aiuole completamente rinnovate per l’edizione 2023 e boschi secolari si potranno ammirare oltre 300 coloratissime varietà, tra cui in particolare il narciso Sigurtà, così registrato con il nome della famiglia Sigurtà, la varietà Tulipa acuminata originaria della Turchia, notevole per lo sviluppo in altezza (40-45 cm) e dalla forma bizzarra, molto inconsueta e quindi perfetta come soggetto fotografico, i tulipani doppi Ice Cream Banana dal colore giallo e la varietà Ice Cream Strawberry simile, invece, ad un elegante peonia.

Tulipanomania è solo uno dei tanti appuntamenti che si svolgono al Parco Giardino Sigurtà, che per il 2023 è aperto dal 5 marzo al 12 novembre. La primavera rende ancora più bello lo storico parco, composto da 600 mila metri quadrati, i cui sentieri sono percorribili anche in bicicletta.
All’interno, si trovano 18 laghetti, un labirinto, alberi secolari e sempre incantevoli fioriture stagionali.

Il primo a fiorire è l’arbusto giallo oro Forsizia, subito seguito dai tulipani e dagli altri bulbi che garantisco un’esperienza immersiva tra cromaticità e bellezza.

Da fine aprile a metà maggio, poi, è la volta delle iris dai petali giallo, arancione, viola e rosa pallido. Arbusti come il corniolo, albero “rosa” grazie alle tonalità delle infiorescenze, alberi di mandorlo, pesco, prunus dai fiori delicati arricchiscono il verde dei prati e dei boschi del Parco Sigurtà. Non mancano le peonie, piante ornamentali dai colori rosso, rosa, porpora, giallo e bianco.

Maggio è anche il mese dedicato alle rose, con migliaia di boccioli in due varietà che colorano il chilometro del famoso Viale delle Rose. Gli allium dai toni viola chiaro e sfumature ciclamino si accompagnano alle piante annuali come gli impatiens e i sunpatiens dai colori bianco, rosa e rosso.
A giugno iniziano a sbocciare ninfee multicolore che colorano gli specchi d’acqua come quadri impressionisti, fino all’autunno, quando si coloreranno di tinte calde le foglie degli aceri e dei Ginkgo biloba.

In primavera non c’è solo risveglio della natura, ma iniziano anche gli appuntamenti al
Parco Sigurtà. Sabato 18 marzo e 25 marzo si terrà Sabato d’artista: chi vorrà partecipare a questa iniziativa dovrà mandare una mail di presentazione a marketing@sigurta.it con i riferimenti del proprio percorso artistico. L’ingresso omaggio verrà riservato a 35 artisti per sabato.

Non solo fioriture e meraviglie naturali, il Parco Sigurtà racconta una storia lunga seicento anni: l’origine risale al 1407 quando il nobile Gerolamo Nicolò Contarini, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, acquistò tre fattorie dando così origine al nucleo iniziale del Giardino.

Se all’inizio si è mantenuta questa vocazione alla tenuta agricola, con zone dedicate ai frutteti e orti e la coltivazione di foraggi, con il passare dei secoli e con i cambiamenti di proprietà piano piano sono avvenute le trasformazioni, come nel Seicento con la costruzione di una residenza nobiliare, progettata da un allievo del Palladio, e nel Settecento con la realizzazione di un giardino all’inglese, dell’Eremo, del Castelletto e della Grotta Votiva, spazi dedicati alla conversazione, alla musica e alla lettura.

Durante le battaglie di San Martino e Solferino, all’epoca della Seconda Guerra di Indipendenza Italiana, arrivarono al Parco Sigurtà gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e, successivamente, Napoleone III di Francia. In quei giorni concitati entrambi i regnanti soggiornarono all’interno della Villa e osservarono il campo di battaglia dal Poggio degli Imperatori.

Nel 1941 l’imprenditore farmaceutico milanese Giuseppe Carlo Sigurtà, nonno degli attuali
proprietari Giuseppe e Magda Inga Sigurtà, trovandosi a Valeggio per l’acquisto di un calesse, visitò per la prima volta questo terreno, se ne innamorò e d’impulso l’acquistò. Nel tempo il dottor Sigurtà seppe trasformare questa enorme tenuta in uno dei tesori più suggestivi.

Compagno inseparabile del Dottor Sigurtà in questa magnifica opera fu il nipote Enzo, professore universitario e psichiatra: entrambi hanno dedicato energie e cure, agendo sempre con passione e pensando al bene di questo incantevole complesso ecologico.

Infine, nel 1978 si decise l’apertura al pubblico del Giardino, che oggi è visitabile a piedi, in bicicletta, a bordo del trenino panoramico, su golf-cart o shuttle elettrici, oltre ad essere raggiungibile con i mezzi pubblici.

Tra gli spazi più amati dei visitatori del Parco di Sigurtà ci sono il Labirinto, un percorso che si snoda tra 1500 piante di tasso alte più di 2 metri su una superficie di 2500 metri quadrati, con una torre al centro, la collezione dei bossi, potati accarezzando la chioma dai giardinieri e creando cespugli dalle forme bizzarre, la Grande Quercia, con quattro secoli d’età, la Fattoria degli Animali, con anatre, asini e pecore, amatissima dai frequentatori più piccoli, i giardini acquatici e i laghetti fioriti abitati dalle carpe, dalle tartarughe e dagli aironi.

Un paradiso naturale rilassante, considerato uno dei parchi più belli d’Italia, il giardino Sigurtà fa da corredo perfetto a Borghetto sul Mincio, a soli due chilometri, uno dei borghi più incantati della Penisola, con i suoi antichi mulini e il ponte Visconteo del XIV secolo.

Info:
www.sigurta.it

Foto Parco Giardino Sigurtà, dreamstime.com, Pixabay

Si ringrazia il Parco Giardino Sigurtà per la gentile concessione di quattro foto
a corredo dell’articolo

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