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Non è certo più la Sabaudia di Alberto Moravia, con la costruizione di ville direttamente sul mare che ne hanno oscurato il lato selvaggio e l’arrivo di calciatori, cantanti, starlette televisive e imprenditori con codazzo di paparazzi e fiutatori di gossip facile. L’allure raffinata dei vecchi tempi sembra un ricordo. Ora d’estate è un’accozzaglia di macchine, bagnanti e file di lettini. Meglio assaporare il suo fascino in altre stagioni, esattamente come la vicina San Felice Circeo: la primavera è l’ideale con la luce che traccia i confini del promontorio, mentre qualche pescatore si sistema sulla sponda e i surfisti prendono il largo. Magari in lontanza si vede pure l’isola di Ponza, che nei giorni tersi d’inverno sembra quasi da toccare con mano. Sospesa tra lago e mare, con la sua spiaggia da fare da padrona, Sabaudia è una città moderna, vero esempio di architettura d’epoca fascista, essendo stata fondata il 5 agosto 1933, in terreni da bonifica pontina. Questa era palude, costeggiata da tre grandi laghi, come quello di Sabaudia o di Paola che si interseca con il Parco Nazionale del Circeo e non è difficile ammirare gli uccelli acquatici migratori: ovviamente non in estate, anche quelli con la calata dei vacanzieri spariscono. Spesso e volentieri sulle acque del lago, diviso dal mare da una lunga e stretta strada che porta al Circeo, si svolgono gare di canoa: qui si allenano anche campioni mondiali, vincitori di olimpiadi e promesse dello sport. Dal ponte che domina il lago e il paese e che porta alla strada costiera c’è di nuovo l’effetto cartolina. Curata in ogni dettaglio, con gli ampi spazi verdi, semplice e di bianco lucente, Sabaudia può sembrare una città fredda. Invece, è molto viva, con tantissimi appuntamenti culturali nella piazza del Municipio, con il giovedì, giorno di mercato, che fa riempire le vie di gente, i bar eleganti intorno al centro e i negozi sotto i portici. Senza contare che è un continuo avvicendarsi di mostre ed esibizioni artistiche, sarà per il suo passato legato a Moravia e ad altri intellettuali. I Musei sono concentrati nella torre Civica, dove dal 2008 c’è una mostra permanente dedicata alla Divina Commedia e a Dante. Girando intorno al Municipio, è inevitabile che l’occhio cada sulla chiesa in fondo e al suo grande mosaico esterno: una delle tante curiosità di Sabaudia è proprio questo, agli attenti non sfuggirà che uno dei personaggi che mietono il grano e che rappresentano l’operosità di questa gente durante la bonifica pontina, ha il volto di Benito Mussolini. In fondo, il paese è legato fortemente all’impronta fascista, non solo nell’architettura e nella planimetria, ma anche nel nome, dedicato alla famiglia reale italiana. Ad esempio, il palazzo delle Poste è completamente decorato di piastrelle azzurre, il colore dei Savoia, mentre dentro la chiesa della Santissima Assunta c’è una cappella donata dalla regina Margherita, che un tempo era sistemata nel palazzo Margherita a Roma. Nonostante quanto possa sembrare, però, Sabaudia non è abitata solo dagli anni Trenta del Novecento. Era già una meta vacanziera per i Romani, che qui avevano le loro seconde case. Un’altra curiosità, storica ed archeologica, è infatti la villa di Domiziano risalente al I secolo d.C, che si estende sulle rive del lago: dalla darsena si organizzano anche escursioni sulle acque per ammirare il sito. Ma non è finito lì il legame con il passato remoto: poco lontana, nel parco, c’è la Fonte di Lucullo, antico impianto termale, mentre il canale che porta dal lago al mare è di epoca romana (e fino a qualche anno fa era un susseguirsi di piccole imbarcazione private, ora in politica attenta all’ecosistema della zona, è stato vietato e sulle sponde ci sono allevamenti di cozze e altri molluschi). Proprio sotto il monte, a picco sul mare e sulle rocce, c’è Torre Paola, rinascimentale, voluta da Papa Paolo IV, insieme ad una serie di altre torri costiere per difendere la costa dai pirati saraceni. Oggi non avverte dell’arrivo dei corsari, ma assiste impotente al via via spesso chiassoso e deleterio di predoni e barbari moderni, come gli innumerevoli bagnanti domenicali, e alla prepotenza dei ricchi pseudo vip che hanno trasformato le dune, spettacolari e selvagge, in casa propria con cancelli, allarmi e soprattutto orrende costruzioni direttamente sulla spiaggia.
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Sabaudia, l’amata dai vip
27 Aprile 2013
Italia