Conturbante, mentre esce dall’acqua, o dallo sguardo fiero mentre conduce il carro trainato
dai cigni, o avvolta in pepli con le generose forme seducenti. Venere sembra essere la grande
protagonista di Palazzo Te, capolavoro del Rinascimento a Mantova.
Nella residenza voluta da Federico II Gonzaga su una ex isola ricca di tigli, da qui il nome di Te, alle porte della città, tutto è dedicato ai miti antichi, dove la splendida arte del Cinquecento trova ispirazione nel mondo classico, dando vita e corpo al neo classicismo. Portandosi dietro, inoltre, la lezione di Raffaello e di Roma.
Palazzo Te è infatti il trionfo dell’allievo Giulio Romano, chiamato alla corte dei Gonzaga ad abbellire residenze, chiese e conventi, e dove ha lasciato la sua grande opera, trasformando in quegli anni Mantova nella Roma del nord, ricca di fermenti creativi.
Palazzo Te è stato creato volutamente come luogo di piacere dove vivere, nell’isola che veniva usata dai Gonzaga per allevare i cavalli, che venivano venduti in tutti Italia e che fornivano ricchezza alla famiglia.
Non a caso, una delle stanze più iconiche della residenza è dedicata a questi animali. I cavalli sembrano quasi uscire dall’affresco, realistici e dettagliati. Erano una passione di Federico, uomo incline ai lati più goduriosi della vita, e per questo li ha voluti immortalare per sempre.
Accanto ai cavalli, spunta anche Venere. Trovare la dea, tra raffigurazioni, bassorilievi, affreschi, sculture e statuine, è quasi una caccia al tesoro, una lettura a più strati, un’emozione da aggiungere a quelle che suscita Palazzo Te e le sue meraviglie artistiche e architettoniche.
Declinata in tutte le forme, da tentatrice a purificatrice, Venere è la protagonista assoluta
di tre mostre a Palazzo Te durante tutto il 2021.
Oggi più che mai, in un periodo di voglia di ripresa e di libertà, Palazzo Te incarna perfettamente quegli ideali e li suggella nel mito di dea, simbolo dell’armonia tra cielo
e terra e della bellezza nata dalla pace.
Proprio con questi intenti, esplorando la leggenda che la vuole personificazione di rinascita sin dall’antichità, inizia, dal 21 marzo 2021, il progetto Venere Divina, Armonia sulla terra: prodotto e organizzato da Fondazione Palazzo Te e Museo Civico di Palazzo Te, e promosso dal Comune di Mantova con il patrocinio del MiBACT e con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, propone tre mostre e un programma di eventi, anche in streaming.
La prima tappa si apre con Il mito di Venere a Palazzo Te, che, dal 21 marzo al 12 dicembre 2021, consente al pubblico di scoprire le oltre 25 rappresentazioni di Venere, tra stucchi e affreschi, presenti nella residenza.
Un percorso tra miti e favole antiche, raccolto anche in una guida cartacea e multimediale, che si arricchisce con l’esposizione della scultura Venere velata della collezione del Comune di Mantova, appartenuta a Giulio Romano e conservata presso la Galleria dei Mesi a Palazzo Ducale, e dell’arazzo Venere nel giardino con putti, realizzato da tessitori fiamminghi su disegno dello stesso Giulio Romano, di recente ritornato a Mantova grazie a una complessa operazione d’acquisto condotta dalla reggia dei Gonzaga, dalla Direzione Generale Musei del MiBACT e con il sostegno di Fondazione Palazzo Te.
Il mito di Venere a Palazzo Te è anche l’occasione per organizzare in primavera un convegno internazionale sul tema di Venere.
Seconda tappa dal 22 giugno con l’esposizione su Tiziano, autore anche di un ritratto di Federico Gonzaga, che fino al 5 settembre 2021 porta nelle sale del palazzo mantovano Venere che benda Amore, capolavoro assoluto dell’artista, conservato alla Galleria Borghese di Roma.
La tela di Tiziano presenta Venere nell’atto di bendare il piccolo Eros appoggiato sul suo grembo, mentre un altro putto, probabilmente Anteros, osserva la scena con aria assorta. Un’opera che si inserisce perfettamente nel progetto e costituisce uno dei vertici della rappresentazione della divinità nel Cinquecento.
In occasione di questa esposizione, durante l’estate, l’esedra di Palazzo Te verrà ripensata per
ospitare momenti performativi e artistici, parte del public program dedicato al tema del mito di Venere.
Ultima tappa del progetto il 12 settembre con la mostra Venere. Natura, ombra e bellezza, a cura di Claudia Cieri Via, che fino al 12 dicembre 2021 indaga le origini del mito e la sua creazione, grazie al recupero cinquecentesco di leggende e di iconografie antiche.
L’esposizione dedica parte del percorso alla diffusione del mito nelle corti europee, al legame della divinità con le acque, i giardini e i parchi, e con la bellezza delle donne dell’epoca.
Una sezione viene riservata anche ai “pericoli” di Venere e al legame di maghe e streghe con il culto della dea.
Insomma, il culto della dea a 360 gradi calato perfettamente nella coreografia sontuosa di Palazzo Te, emblema del Rinascimento. A pianta quadrata con cortile interno, l’esterno in bugnato, con un angolo segreto composto da un vero e proprio mini appartamento, una preziosa loggia affrescata, un giardino con una grotta nascosta, la residenza è un trionfo della mitologia, non solo di Venere, e dell’omaggio al mondo antico.
Tra raffigurazioni di Alessandro Magno, Giulio Cesare e Augusto, sono gli Dei i veri protagonisti, spesso usati per raccontare un parallelismo con il presente, quasi che gli affreschi fossero film a colori.
Come nella spettacolare sala della Caduta dei Giganti, dove Giulio Romano mette in scena sul soffitto l’assalto di creature enormi e arrabbiate al Monte Olimpo, con Giove-Zeus costretto a combattere in prima fila. In questo caso, Giove simboleggerebbe Carlo V, in trionfo contro i suoi nemici: Federico II fece dipingere la sala proprio in occasione della visita dell’Imperatore.
Inoltre, in occasione del progetto Venere Divina sono state allestite nuove illuminazioni, che rendono tutto ancora più prezioso. Palazzo Te è visitabile con un biglietto unico che comprende anche il Complesso Museale di Palazzo Ducale, mentre i cittadini della provincia di Mantova hanno a disposizione la Supercard che permette le visite a prezzo speciale durante tutto l’anno, 12 euro in totale.
Info:
www.centropalazzote.it/
www.turismo.mantova.it/
Foto: : Gian Maria Pontiroli @fondazionepalazzote, dreamstime.com, Sonia Anselmo
Si ringrazia la Fondazione Palazzo Te per le 15 foto messe a disposizione per l’articolo
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