Quale è l’essenza della Sardegna: il mare? Le rocce mitologiche o il vento ubriaco di profumi? Una bellezza diretta, quasi rude, che perfora la banalità delle cartoline. La Maddalena con il suo arcipelago è l’isola dell’isola, uno sterminato giardino zen ordinato dal vento.
Come ogni lembo di terra definito nei suoi confini dall’ andirivieni del mare, La Maddalena è un mondo tutto suo, la sua morfologia e la sua posizione geografica hanno fatto che nelle sue vicende storiche la sua bellezza venisse coniugata con la forza militare. Una testimonianza interessante del potenziale strategico dell’isola è il Memoriale Garibaldi a Caprera.
Il forte Arbuticci è stato recuperato e dal 2012 ha reso fruibile al pubblico una vasta documentazione sulla vita e il personaggio Giuseppe Garibaldi. Il periodo storico precedente l’Unità d’Italia con le guerre d’indipendenza e moti rivoluzionari un po’ ovunque non è dei più amati dagli studenti, e poi alla fine ci rimane il nome di qualche via cittadina, dopo la visita al Memoriale si esce convinti di avere capito come andarono i fatti o almeno di sapere qualche risposta più per le parole incrociate.
Il Forte fu costruito sotto i Savoia, in difesa dell’Arsenale militare italiano, dotato di
obici con 12 km di gittata, cannoni e mitragliere, appare come una muraglia in granito, integrato nella roccia stessa. E’ difficile individuare il Forte Arbuticci da lontano, pur se collocato in una posizione dominante e strategica, quella che oggi permette un panorama maestoso sull’arcipelago e sulle coste corse, un luogo dove abbeverarsi della Natura, dall’impatto assordante. Vale una visita il solo ammirare il paesaggio e scattare tante foto.
Dal Forte sembra non sia stato sparato neppure un colpo, quindi oggi si può godere di tutta la meraviglia senza preoccuparsi degli effetti collaterali. L’installazione multimediale e la documentazione storica cartacea tracciano un ritratto umano e storico coerente, il visitatore del Memoriale intraprende un viaggio che lo conduce alla scoperta di un uomo e del suo tempo, non un museo celebrativo, ma memoria vivida e curiosa.
Se il Memoriale ci presenta Garibaldi il condottiero, il sognatore politico nella Storia, la visita alla Casa di Garibaldi, poco distante dal Memoriale, ci fa entrare nell’intimità dell’Eroe dei due mondi. La Casa raccoglie alcuni cimeli che fanno parte del personaggio storico, come il poncho e il piombo che lo ferì in Aspromonte, il contorto pino che accoglie i visitatori fu piantato nel 1867 per la nascita della figlia Clelia, in una teca sono raccolte ciocche di capelli di Anita.
Per chi ami camminare La Maddalena può essere una meta low cost, luoghi incantevoli e tranquilli dove nuotare e prende re il sole, vita vacanziera al suono delle onde. Una volta raggiunta, si può girare utilizzando le due linee di servizio pubblico, una che circola per la Maddalena e l’altra che arriva a Caprera. La Lady Driver Vittoria e i suoi colleghi sono gli angeli custodi di turisti accaldati o petulanti, con domande degne delle peggiori commedie demenziali, pronti a consigliare la meta più opportuna.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, però un paio di punti vanno considerati, uno è il Vento, è necessaria una cartina dell’isola, capire da parte tiri il vento e decidere la costa, l’altro aspetto da valutare è che la combinazione, spiaggia arenile, bar, fermata autobus e parcheggio, il full optional convoglia tante persone, vero è che basta fare due passi lontano dalla baia principale per trovare nascondigli preziosi dove passare la giornata a parlare con i pesciolini.
A Caprera i sentieri sono ben segnalati e curati. Dalla fermata dell’autobus a Casa Bianca si posso raggiungere sulla costa di fronte La Maddalena, Cala Garibaldi proseguendo Cala Serena, salire fino al Memoriale, che può essere raggiunto anche tramite la strada asfaltata, con piacevole scorciatoia a lato del bar, nel percorso sono segnalati vari sentieri, tra cui quello che porta a Punta Tajone, la cima più alta dell’isola e quello che porta a Cala Coticcio indubbiamente all’altezza della sua fama. Il sentiero per Cala Coticcio è da percorre con molta calma, bello il paesaggio di rocce che accompagna la camminata, in un punto, quando sembra finire a picco su di una cala c’è un passaggio da compiere con le mani libere, il resto si fa tranquillamente, consigliate un buon paio di scarpe da comode.
Ancora a Caprera dalla fermata bus Due Maria si può scegliere mare a destar e mare sinistra oppure camminare fino all’affascinate Spiaggia del Relitto (bar, sabbia e pedalò) con il resti di una nave arenata, non è un luogo solitario, anche una piacevole area ombreggiata dalla macchia mediterranea, in fondo a destra sulla scogliera ottimo relax e sipari di granito.
L’isola del La Maddalena offre una bella varietà di spiagge a portata di bus e zaino in spalla. Prendendo l’autobus dal capolinea di Colonna Garibaldi in direzione Suareddu (Linea estiva 2) si raggiungono alcune mete balneari piacevoli. Spalmatore è da tenere presente nelle giornate ventose, è tra le più riparate. Monti d’a Rena dispone un’ampia baia, nel confronto delle spiagge maddalenine, con sabbia, offre un naturale scivolo di sabbia, spazio sufficiente per parti di pallone e racchettoni.
Scendere alla fermata per Bassa Trinità la scelta è tra andare a destra o sinistra. La strada asfaltata porta a Bassa Trinità, oppure sull’altra direzione si raggiunge altra baia, la Spiaggia del Morto, meno attrezzata, in vena di passeggiate il solito si può scegliere dove fermarsi, i sentieri sono agevoli con un incredibile susseguirsi di suggestioni in pochi centinaia di metri.
Sulla costa sud invece altre punti da sperimentare.
Punta Tegge, facilmente raggiungibile con ogni mezzo, subito a ridosso del parcheggio due piccole cale con sabbia, accesso al mare senza difficoltà, proseguendo di qualche metro, superato il bar, e costeggiando il muro in granito si arriva alla punta con comodi scogli per sdraiarsi con molteplici soluzioni, dall’angolo più nascosto, alla micro-caletta dove stare seduti in acqua a leggere, insomma bellezza, con l’opzione di accontentare un po’ tutti.
Poco più avanti sulla costa Nido d’Aquila, altra spiaggia facile per l’accesso e per il bagno tranquillo, da questo punto fino a Cala Francese ci troviamo in un ex-cava di granito, attiva tra la seconda metà dell’ 800 a inizio all’900. Tracce di archeologia industriale che spuntano tra il mirto e il ginepro.
Dalla fermata La Ricciolina (linea per Caprera) si passeggia fino alla Spiaggia del Polpo, la più famosa di Giardinelli, isolotto sul versante est del La Maddalena e collegato da un breve ponte, si riconosce per il grande scoglio che ricorda le testa di un polpo ed è contrassegnata da tentacoli di cale e calette.
Il centro abitato dell’isola si affaccia ad est, di fronte a Palau, e gravita sul porto del La Maddalena, la sua corona di strade con le case mediterranee consolidate dal granito che salgono su per il fianco della collina, tra scale e lastricati. Lo shopping, le attività mondane e
commerciali si concentrano nel lungomare e nelle strade adiacenti al porto tra Cala Gavetta e Piazza Comando, un paio di scalini sono sufficienti per lasciare alle spalle il passeggio vacanziero.
La vita notturna è vivace con eventi di generi per tutte le età, quella di una piccola cittadina di provincia, con poche strade affollate dove ci si incontra e si incrociano odori di doposoli e sguardi.
Per chi abbia la possibilità di cucinare, vale la pena di fare un salto al mattino, entro le 9, al mercato coperto di Piazza Garibaldi, dove i pescatori vendono il pescato, oppure passare da Cala Gavetta, per acquistarlo dal peschereccio. Oltre dalle mormore, aragoste e totani, lasciarsi tentare da pesci meno preziosi, più bruttini ma comunque gustosi, può essere una buona scelta eco-sostenibile con il portafoglio e con il piacere del palato.
Info: www.sardegnaturismo.it
Foto di Maria Luisa Bruschetini
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