Genova, la città dei presepi

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Nelle numerose botteghe di intagliatori genovesi veniva prodotti due tipologie di statuine: quelle scolpite a tutto tondo e i manichini lignei articolari. “Nessun prepepio qui è uguale ad un altro, tutti differiscono in grandezza e in richezza. qualcuno è un capolavoro di buon gusto e di ingegnosità”: scriveva Henry Aubert in “Villes et gens d’Italie” nel 1923. Oggi come allora si va a visitarli da Natale fino al 6 gennaio, quasi in pellegrinaggio. La scelta su quale prediligere è ardua, talmente sono tanti disseminati in giro per Genova. Si può iniziare dal presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, detto “La Madonetta”: è uno dei più suggestivi con statuine databili dal XVII al XIX secolo in un’ambientazione scenografica nella Genova antica. Il Santuario, già una meta affascinante in sè, è raggiungibile
utilizzando la funicolare che dal centro, da Largo zecca, sale verso le colline del Righi, ammirando un panorama sali e scendi di case e mare. Altro presepe imperdibile è quello biblico animato di Franco Curti presso il Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova: è meccanico con 150 statuette e ricostruzioni paesaggistiche di Betania, Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù. Il Presepe del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti è un’altra tappa: questo è uno dei presepi più piccoli al mondo. In una preziosa cornice di ebano e
filigrana d’argento è racchiuso un rilievo di minuscole dimensioni con raffinatissime figurine modellate con una tecnica straordinaria da Johann Baptist Cetto, un ceroplasta bavarese di origine italiana del Settecento. L’artista era solito raprpesentare minuscole scene tratte dalla storia e dalla Bibbia molto ricercate dai  collezionisti di tutta Europa.  È invece, la ceramica la protagonista del Grande Presepe di Arturo Martini, in mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Nervi. È una splendida ceramica invetraita, colorata e aggiornatissima, presentata per la prima volta nel 1927. Sempre nei Musei di Nervi, più precisamente al Museo Giannettino Luxoro, va in scena un nuovo allestimento: la Presentazione al Tempio, una rara figurazione negli antichi presepi genovesi. Sotto il portico di un tempio periptero, la Madonna presenta il Bambino Gesù al Sommo Sacerdote, affiancato da due Leviti e dalla Profetessa Anna. Se questo è davvero curioso, il presepe artistico presso l’Oratorio del SS Sacramento e San Bartolomeo di Staglieno è antico nello splendore dell’intaglio delle figure settecentesche e nella richezza dei costumi dei Magi e del loro corte. Quasi tutti i presepi sono visitabili fino all’inizio di febbraio, ma Genova per Natale risplende di luci. Fra tanti addobbi e luminarie,  il pomeriggio dell’8 dicembre, in Piazza de Ferrari, si rinnova l’appuntamento con la suggestiva cerimonia di accensione dell’Abete natalizio. Poi, la mattina del sabato più vicino al Natale rivive in Piazza Matteotti e a  Palazzo Ducale il Confeugo, tradizionale omaggio dell’Abate del Popolo al Doge con l’accensione del gran ceppo di
alloro e affascinanti coreografie in costume. Nel “Tempo dei Presepi” la città si anima inoltre di luci e suoni  con mercatini natalizi e concerti di musica sacra, classica e tradizionale. Da non perdere una passeggiata  per i caruggi, i vicoli del centro storico “vestiti a festa”, un’occasione per respirare la magica atmosfera natalizia tra botteghe storiche, chiese ricche di capolavori dal Romanico al Rococò, laboratori e gallerie d’arte.
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Foto dell’Ufficio Stampa

 

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