Fossombrone, arte e storia nel borgo marchigiano

Tra il fiume Metauro e la Via Flaminia c’è Fossombrone. Si potrebbe anche dire tra Furlo e l’Adriatico, le coordinate geografiche sono importanti, sono fondanti. Quella che oggi appare come una tranquilla cittadina marchigiana ne ha vista di Storia.

La singolare Chiesa di San Filippo ne riassume lo spirito. Nel 1608 fu dato inizio all’edificazione della Chiesa come ex-voto. Gli abitanti di Fossombrone avevano pregato la Madonna affinché Francesco Maria II della Rovere ricevesse la gioia di un erede, fatto che avrebbe scongiurato il ritorno della cittadina sotto il potere pontificio.

L’atteso lieto evento si compì 16 maggio 1605 con la nascita di Federico Ubaldo della Rovere, i forsempronesi tennero fede all’impegno preso. Ancora oggi l’edificio religioso è di proprietà del Comune, come sottolinea la presenza dello stemma.

L’interno è dominato da un elegante barocco bianco e oro. Il caravaggesco Guerrieri, forsempronese di nascita, realizzò tre opere per la Chiesa di San Filippo, la più curiosa è la pala d’altare “San Michele e la Trinità”, dove l’Arcangelo intercede per le Anime del Purgatorio tra le quali si fa notare un grazioso nudo femminile di spalle. L’inevitabile censura fu risolta con escamotage che mise tutti d’accordo. Un piccolo quadro con la Madonna veniva opportunamente montato per coprire la tentatrice nudità, si possono ancora vedere i chiodi di supporto.

Per altre sorprese basta salire in sagrestia. Un piccolo museo di arte sacra include una tenera Madonna bambina in fasce. Un’altra rappresentazione della Vergine vestita si trova nella cantoria, la delicata seta del 700 è segnata dal tempo e la copre di una fragilità umana. Le cantorie come palchi per assistere alle celebrazioni liturgiche, infetti un delle due cantorie ci dà l’idea di un confortevole palco da teatro.

A proposito di teatro, Fossombrone nasconde una vera rarità. Bisogna salire alla Corte Alta. Per chi abbia intenzione di salire tra scale e vicoli, è una ripida, ma suggestiva camminata. Comunque si può raggiungere anche in macchina.

Il luogo con la vista panoramica sulla cittadina e il Palazzo voluto da Federico da Montefeltro vale la camminata. Uscendo dall’arco di destra, si trova il Museo Archeologico che ci racconta dei nostri avi, la vita pubblica e quella privata.

L’ultima sala è sorprendente. Elisabetta Gonzaga (XV – XVI sec) destinò il salone alle rappresentazioni teatrali così come bene ci illustrano le scenografie rimaste sulla parete.
Il labirinto di pensieri ci conduce nei giochi di sguardi tra facce dipinte e volti scolpiti.

Qui a Fossombrone parlare di amicizia, destini che si intrecciano e pittura ci porta dritto alla Casa Museo “Quadreria” Cesarini, lungo il Metauro a pochi metri dal famoso Ponte della Concordia, “occhio” vigile sul fiume.

Il ricco notaio Cesarini, appassionato di arte, pittore dilettante lui stesso, si impegnò con l’amico e concittadino, Anselmo Bucci ad acquistare periodicamente le sue opere. L’artista forsempronese fu tra i fondatori del movimento Artisti del Novecento, anzi ne creò il nome.

La forza espressiva e i temi trattati, scene reali o rese realistiche dalla sua pennellata soffiano un solletico di vitalità in quella che fu la dimora di Cesarini. Il suo ufficio notarile, il salotto per gli amici e quello riservato alle signore, i giardini segreti strappati alla roccia.
Sembra quasi di vederli discorrere per la sale, Bucci e Cesarini, il primo cittadino d’Europa, visse a Milano, Parigi, partecipò, come volontario, alla Prima Guerra, come se i suoi quadri fossero cartoline inviate all’amico, l’altro, collezionista compulsivo, si creava quel mondo lontano come un presepe di bellezze, porcellane, dischi, oggetti.

Passeggiando sotto i portici è impressionante la presenza di palazzi nobiliari. Anche i portici di Corso Garibaldi risuonano di vicende curiose. Fossombrone nota per le sue tre corti, per l’effetto ottico del ponte offre un’infinità di motivi per godere di una visita indimenticabile.

Per visitare i Musei e la Chiesa di San Filippo è necessario rivolgersi all’Ufficio Turistico dove troverete guide competenti ed entusiaste.

Info
www.comune.fossombrone.ps.it/vivere-fossombrone/turismo/punto-iat/
www.regione.marche.it/

Foto di Maria Luisa Bruschetini, proLoco Fossombrone
Si ringrazia la pro Loco di Fossombrone per la gentile concessione di due foto a corredo dell’articolo

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