Azzurro e oro come in un flash che rimane impresso nella memoria. Le cupole a cipolla di Sergiev Posad, il centro spirituale più importante della Russia, si notano da lontano e si scagliano nel cielo, blu su celeste, luccicando per i decori e per le ricche croci in cima.
Le quattro cupole turchesi e la centrale dorata sono quelle della Cattedrale dell’Assunzione, uno
degli edifici sacri del complesso di Sergiev Posad, cittadina a 70 chilometri da Mosca, famosa
in tutto il mondo proprio per il monastero della Trinità di San Sergio, meta di centinaia di pellegrini ortodossi ma anche di visitatori occidentali.
Sergiev Posad è la tappa più celebre e più vicina a Mosca dell’Anello d’Oro, il circuito di 700 chilometri che unisce cittadine medievali, monasteri e chiese che raccontano mille anni di storia nel nordest della capitale, in una zona rurale. Sergiev Posad si può visitare con le gite organizzate di un giorno dalla capitale, ma ci si arriva anche in treno con un tragitto di un’oretta.
Tutto ruota intorno al monastero della Trinità fondato da San Sergio nel 1337: il santo patrono di Russia, Sergio di Radonež, visse in questo luogo insieme ad alcuni suoi discepoli, piano piano molta gente venne a cercare conforto spirituale e l’abbazia si ingrandì, anche grazie ad alcuni fedeli ricchi, mentre intorno si svilupparono i primi villaggi: tutti insieme divennero
un borgo, posad in russo significa insediamento, che prese il nome dal santo e che la zarina Caterina II elevò a città nel Settecento.
Nel frattempo, nel corso dei secoli, Sergiev Posad subì diverse trasformazioni: il monastero
maschile divenne uno dei più grandi di Russia, dove gli zar come Ivan e Pietro il Grande, venivano
a pregare sulla tomba di San Sergio.
Accanto all’originaria abbazia vennero costruiti altri edifici fino a diventare il vasto complesso di oggi. Fu reso persino una fortezza inespugnabile, per ordine di Ivan il Terribile, mentre in epoca sovietica chiuse e si tramutò in un museo storico, fino a tornare ad essere un centro spirituale di primissima importanza.
In contemporanea anche la città si sviluppò, grazie ai pellegrinaggi, ai commerci e all’industria
dei giocattoli che qui venne creata, curiosamente si dice che le matrioske, le tipiche bambole di legno russe, furono ideate proprio qui.
Sergiev Posad fu visitata anche dallo scrittore francese Alexander Dumas, che ne parla nelle sue memorie, ed è sede di un festival annuale alquanto insolito: quello dei palloncini, chiamato Cielo di San Sergio.
Tutto a Sergiev Posad però riconduce al monastero. Al centro del complesso la Cattedrale dell’Assunzione, con le sue cupole azzurre e oro: ideata su modello dalle sua omonima al Cremlino di Mosca, fu commissionata dallo zar Ivan Il Terribile nel 1559 per commemorare la vittoria sui mongoli a Kazan e fu inaugurata dopo la sua morte.
L’interno rivela una iconostasi a cinque ordini una serie di icone preziose del Cinquecento e un ciclo di affreschi rappresentanti l’Assunzione della Vergine. Nel Settecento le cupole originarie furono sostituite da quelle attuali, ben visibili ovunque: quella centrale dorata e le quattro intorno azzurre con le stelle d’oro, tutte con una ricca croce in cima.
A fianco della Cattedrale a Sergiev Posad ci sono altre due chiese, quella dell’Apparizioni della Beata Vergine con i Santi Apostoli, e quella dell’icona della Vergine di Smolenck, entrambe risalenti alla metà del Settecento.
L’altra cattedrale presente nel complesso è quella dedicata alla Trinità, l’edificio più antico originario di Sergiev Posad, costruito nel punto dove San Sergio aveva realizzato la prima chiesa in legno.
Risalente alla prima parte del Quattrocento, costruita in pietra bianca con la cupola ad elmo, è uno dei maggiori esemplari architettonici del tempo in Russia. Non solo, è importantissima anche dal punto di vista religioso, perché costudisce la tomba del Santo, continua meta di pellegrini e fedeli.
Curiosamente i frontoni decorati ad arco sono a forma di kokoshnik, un antico ornamento per i capelli delle donne russe, e c’è una cintura ornamentale di tre nastri intrecciati finemente scolpita sui muri. L’interno rivela affreschi e l’iconostasi originale del Quattrocento.
Vicino alla cattedrale della Trinità, la piccola chiesa di Nicon, costruita nel Seicento sul sepolcro del successore di San Sergio, Nikon di Radonezh.
Un altro edificio importante del Monastero di Sergiev Postad è il Refettorio dei monaci, considerato uno dei migliori esempi architettonici dl barocco russo e che rivela la sala più grande di quel tempo, con un soffitto unico lungo oltre 85 metri. La facciata principale
del refettorio ha un terrazzo coperto, dove si trova una piccolissima chiesa eretta sulla tomba di un discepolo di San Sergio, San Michej.
Nel monastero della Trinità non sono certo finite le curiosità architettoniche, storiche e religiose: a Sergiev Posadsi trovano altre piccole cappelle, il campanile alto 88 metri con la più grande campana del mondo ortodosso, chiamata la Zar, di 72 tonnellate, e poi le scuderie dove nel XVII secolo vivevano più di 700 cavalli.
Anche la cittadina rivela molte attrazioni, tra il museo del giocattolo, la piazza principale, il parco etnografico dedicato alla vita dei popoli nomadi, persino una sorgente nata secondo una leggenda dopo una preghiera di San Sergio. Oltre ad un bel parco ideale per le passeggiate e la “Blinnaja gora” il miglior punto per osservare il monastero da lontano: si chiama così perché in passato qui si cucinavano i bliny, le tipiche crepes russe, per i pellegrini che veniva a visitare Sergiev Posad.
Info: https://italy.russia.travel/
Foto Pixabay
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