È curioso girare tra questo parco del jazz, dove magari unendo anche il jogging ci si può divertire a scoprire le differenti rue dedicate ai mostri sacri della musica nera “annegate” tra alberi di olivi. Certo i fusti sono ancora giovani, ma vista la longevità di questa pianta tutto lascia pensare a una lunga vita per questo progetto. Lunga vita come quella delle rovine romaniche, attualmente in ristrutturazione situate all’interno del parco o come l’adiacente convento o il bellissimo ex albergo Regina in tardo Liberty oggi trasformato in appartamenti con una stupenda ristrutturazione conservativa.
E’ proprio qui (e come poteva essere altrimenti?!?) che ogni anno si svolge l’importante Nice Jazz Festival, rassegna ormai pluriennale che presenta (solitamente all’interno dell’arena ora in restauro, quindi l’edizione 2009 – dal 18 al 25 luglio – si è spezzettata su due palchi all’interno dei giardini) una serie di concerti con artisti di prim’ordine del panorama jazz mondiale (immancabili ogni anno protagonisti italiani). Un appuntamento di prestigio in una cornice molto suggestiva che conferma l’amore e la passione per il jazz di questa cittadina francese. Ma al di là del trasposrto per la musica che uno può avere o meno, la scoperta di una delle più famose località della tanto decantata Costa Azzurra può partire proprio da questa collinetta che oltre alle suddette bellezze e opportunità ospita, sempre all’interno di questo parco a tema, un piccolo museo dedicato alle opere di Marc Chagall.
Così accanto alle profane arti e note si trovano anche la spiritualità del convento con il suo immancabile chiostro e i bellissimi e fioritissimi giardini nonché l’orgogliosa storia della Gallia e del dominio romano. Un concentrato di storia e altro in pochi metri quadrati. Ma questo è solo uno degli aspetti della città, basta scendere approfittando di uno dei tanti mezzi pubblici e arrivare così nel cuore pulsante della città: l’enorme Place Massena, dominata da curiose installazioni artistiche simili a “buddha” e da una gigantesca fontana (tutto in attuazione della grandeur francese) che arricchiscono questo ampio spazio. Da qui si diparte il lungo Boulevard Medicine (da poco tempo percorso dalla nuova tranvia che attraversa la città) e tutto intorno le vie dello shopping, strade moderne, isole pedonali piene di ristoranti che durante le serate estive si riempiono di artisti di strada.
Se boutique, ristoranti rinomati, alberghi di lusso, gelaterie italiane, grandi magazzini e ampi spazi sono l’essenza di questa zona centrale, viuzze strette, ristorantini etnici, tavolini nei vicoli, pub, negozietti per turisti, colori, odori, mercatini e molto altro sono la caratteristica della città vecchia, quella che si stende tra la grande piazza Massena e il mare, ovvero la famosa Promenade Des Anglais. Ad ogni ora del giorno, sino a tarda sera è possibile sfamarsi scegliendo uno dei tantissimi locali che affollano le strade della parte vecchia, strutturalmente simile a molti altri “budelli” delle cittadine della costa ligure. Affidarsi ai menù a prezzi fissi è un modo per assaggiare le specialità di ogni locale, mangiando con una cifra giusta scegliendo quello più adatto alle proprie tasche o gusto, certi di non cascare in una fregatura o nelle “solite cose modello mensa”, malamente preparate in economia.
La città vecchia è pulsante giorno e notte: per gli aperitivi o per il dopocena c’è un’ampia scelta di bar, brasserie e anche un vero pub irlandese. Ma ci sono altre attrattive oltre al cibo e alle consumazioni: ad esempio la citata Promenade Des Anglais, insieme alla Croisette di Cannes, uno dei lungomare più famosi del mondo. Circa 4 km di strada a doppia carreggiata e un larghissimo marciapiede corrono lungo tutta la città. Da Rauba Capeu (il punto più orientale e più “esterno” della camminata, sormontato dal castello) la vista, soprattutto nelle ore notturne, è superba, con la città e la Baia des Anges lì a portata di mano. Il mare lambisce alberghi, condomini e case dall’elevato costo. Da segnalare anche la zona del porto turistico che apre la città a est. Sui vari dock, affollati da enormi panfili e da barchette di pescatori, si affacciano costruzioni dalle bellissime facciate sotto ai quali si aprono ristoranti e locali di varia natura ed etnia.
A sinistra del porto, con la città alle spalle, si apre una serie di scogli, dal facile accesso e attrezzati per i bagnanti, in cui la bellezza del mare, grazie anche al fondo roccioso, esplode prepotente. Già, stupisce questo fatto che sebbene si sia sulle spiagge di una città di medie dimensioni, le acque che le lambiscono siano pulite (almeno nell’aspetto), limpide e, nella zona rocciosa, cristalline. Colpisce anche la capacità ricettiva della lunghissima spiaggia di ciottoli che costeggia la Promedade des Anglais, chilometri di battigia libera e gratuita, pochi sono gli stabilimenti, ma tutta ben tenuta e sopratutto con un’altissima concentrazione di docce e servizi igienici. Insomma l’accoglienza è massima come la customer care. E’ così possibile risparmiare qualche euro, quello del costo dell'”uso spiaggia”; opportunità questa che evidentemente attrae parecchi turisti italiani.
Nizza resta una meta interessante anche fuori stagione: oltre la frequentazione balneare, la città nelle giornate altrove rigide offre un clima mite anche d’inverno. E durante i mesi freddi tra le vie moderne e antiche la vitalità resta elevata (sarà anche per la presenza dell’Università cittadina che richiama giovani da molte parti di Francia). Da segnalare anche un bel Carnevale: quasi un mese di festeggiamenti con carri, l’intera città in festa e l’enorme ruota montata per l’occasione. Quella di Nizza è dunque una città adatta a tutte le stagioni, a tutte le tasche e a ogni profilo di utente per le parecchie e accattivanti opportunità che offre e non solo d’estate.
Dove dormire
La gamma di hotel è molto ampia, tramite la rete è possibile trovare la soluzione più idonea alle proprie necessità.
Dove mangiare
Armatevi di pazienza: il Cafè de Turin (come tutte le sue derivazioni in Place Garibaldi all’ingresso della città vecchia) non accetta prenotazioni e così ci si mette in fila per potersi sedere a un tavolino a gustare un vassoio di ostriche (6/12) ad un prezzo accessibile. Tra i più gettonati: La Voglia, un ristorante italiano che propone enormi ciotole di pasta fumante. Ma l’offerta della città vecchia è veramente infinita: lasciatevi attrarre dal locale, consultate la carta e decidete in base al vostro gusto. Nell’altra parte della città buono il rapporto prezzo/qualità de L’Angleterre. Da non perdere la tipica Socca, versione nizzarda della ligure farinata, una sorta di sfoglia/focaccia/crêpe preparata con la farina di ceci. Pur non essendo tipicamente nizzardo da segnalare il Ma Nolan’s è una perfetta ricostruzione di un pub irlandese (c’è sia sul porto che nella città vecchia) in cui si parla addirittura inglese e si gusta una buona scelta di birre e piatti (durante l’happy hour si ascolta musica live).
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