Non solo U2. La musica a Dublino ha mille sfaccettature. Nei pub di Temple Bar
si esibiscono band folk e tradizionali, per le strade dello shopping si incontrano giovani rockettari, da qui sono partiti verso il successo internazionali innumerevoli artisti e ci sono tour specializzati sulle orme dei beniamini del pubblico, tra luoghi iconici e musei a tema.
L’anima stessa della città sembra essere fatta di note. Dai Thin Lizzy ai The Script, il rock è passato tra le strade, i quartieri e i giardini dublinesi, senza dimenticare gli altri generi. Gli itinerari che portano a scoprire i luoghi della musica a Dublino sono molti.
Come il Rock and Stroll Visitor Trail, un percorso da seguire usando le tabelle
a forma di disco di vinile inserite nelle facciate dei palazzi che segnalano
le tappe fondamentali di molti artisti irlandesi, come i Corrs, Westlife, Ronan Keating, Sinead O’Connor, Chris de Burgh, Chieftans, The Dubliners e altri.
Ad esempio in Windmill Lane c’è una targa che ricorda che lì Bob Geldof, colui che passò alla storia come l’inventore del Live Aid, scrisse “Rat Trap” una delle canzoni del suo gruppo, Boomtown Rats.
Del resto, qui sorge lo studio di registrazione più importante per la musica
a Dublino. Si tratta del Windmill Lane Studios, dove si può fare anche una
visita guidata per scoprire i segreti dei creativi che hanno inciso tra queste sale.
Negli studi sono passati tutti i musicisti irlandesi, dai Cranberries, di Limerick, a Van Morrison, originario di Belfast, ma sono stati tantissimi e dai nomi altisonanti quelli che hanno registrato i loro lavori: Rolling Stones, David Bowie, Depeche Mode, Metallica, Rem, Damien Rice, Ed Sheeran, Lady Gaga. La lista è quasi infinita e include anche qualche italiano, come Daniele Silvestri e i Tre Tenori. (www.windmilllanerecording.com)
All’esterno degli studi, poi, il Windmill Lane Wall ricorda che la musica a Dublino è legata agli U2: la band irlandese più di successo registrò qui i primi album e il muro è diventato praticamente un vero monumento dedicato ai quattro con graffiti e scritte da fans di tutto il mondo.
Gli U2 sono una parte dominante degli itinerari della musica a Dublino.
Moltissimi sono i luoghi della memoria per andare a ritroso della loro carriera,
soprattutto ora che è stata pubblicata la biografia di Bono, “Surrender”, che racconta anche la sua infanzia, i primi passi con il gruppo e altri aneddoti.
Tante sono le tappe per seguire, magari con la biografia in mano, la vita
di Paul David Hewson, in arte Bono Vox, e di riflesso quella dei suoi compagni
di note, Larry Muller, The Edge e Adam Clayton.
Tra le destinazioni obbligate, oltre ai Windmill Lane Studios, ci sono il negozio
Bonavox Hearing AID Store, al numero 9 di North Earl Street, da dove il giovane Paul prese il suo nome d’arte, la Mount Temple Comprehensive School, a Malahide Road nel quartiere nord di Clontarf, la scuola dove Larry Mullen nel 1976 mise
un annuncio per formare un gruppo, la casa del batterista al numero 60 di Rosemount Avenue dove si incontrarono e suonarono per la prima volta insieme, nella cucina.
Nella zona nord di Dublino, in particolare nel quartiere Glasnevin, c’è Cedarwood Road, dove abitava Bono da ragazzo, e a cui ha dedicato un’omomima canzone nel
nell’album “Song of Innocence”.
Un’altra meta importante per seguire le orme degli U2 e della musica a Dublino è
il parco di St Stephen’s Green, nel centro città con il suo laghetto, i prati
curatissimi e la sua oasi di pace.
Nei dintorni, al McGonagle’s, al numero 22 di South Anne Street, si esibivano nel 1978 gli U2: questo locale è stato il tempio della musica a Dublino più underground. Nella stessa zona, in quegli anni c’era il Dandelion Market, altro
luogo di culto: è stato demolito, al suo posto si trova il St. Stephen’s Market e soprattutto la targa dell’itinerario rock a forma di disco che ricorda gli U2 e mantiene viva la memoria.
Seguendo il filo della musica a Dublino è fondamentale una sosta prolungata
a Temple Bar, da esplorare a piedi e con calma. Qui note di ogni genere escono
dai pub e dai locali ogni momento del giorno e della notte, soprattutto quelle
folk e più tradizionali, ma non manca il blues, il rock e persino il pop. Queste
stradine e gli spazi interni hanno visto nascere parecchi artisti, diventati famosi in tutto il mondo, e alcuni dei quali persino in veste diversa, come Sinead O’ Connor che faceva la cameriera nei primi anni Ottanta, al Bad Ass Cafè, al 9-11 di Crown Alley.
Da queste parti si può fare una sosta al Clarence Hotel, boutique hotel ospitato
in un edificio storico sulla riva del fiume Liffey, appartenuto a The Edge e a Bono e dove furono girati alcuni loro video, e soprattutto al The Project Arts Centre, il centro artistico multidisciplinare al 39 di Essex Street East,
dove gli U2 furono notati dal manager e discografico Paul Mc Guinness, e dove si
sono esibiti molti esponenti della musica a Dublino.
Da non perdere a Temple Bar è l’Irish Wall of Fame che fa parte dell’ Irish Rock n’ Roll Museum Experience, il museo interattivo consacrato alla musica a Dublino. Tra fotografie, schermi a led e importanti memorabilia racchiude la storia di ogni artista irlandese famoso. (https://irishrocknrollmuseum.com/)
Attraversando il fiume, ci si ferma in uno dei simboli cittadini, l’Ha’Penny Bridge, usato dagli U2 ad inizio degli anni Ottanta come sfondo per primi servizi fotografici. Moltissimi poi sono i luoghi usati come location per le immagini promozionali e i videoclip, non solo dagli U2.
Per chi volesse immergersi totalmente nel rock della band, c’è anche un tour
guidato specifico, U2 Walkin Trail (https://www.visitdublin.com/guides/u2-dublin-tour).
Per tutti gli altri, per quelli che pensano che la musica a Dublino vada oltre gli U2, non resta che girovagare per le vie del centro, aguzzando la vista alla ricerca delle targhe iconiche e facendo attenzione ai suoni provenienti dai locali. Magari si rischia di assistere alle performance dei gruppi rock e degli artisti del futuro.
Info:
www.irlanda.com
Foto Ente del Turismo Irlandese, dreamstime.com, pixabay, Sonia Anselmo
Si ringrazia l’Ente del Turismo Irlandese in Italia per la gentile concessione
di tre foto
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