Giochi d’acqua, animali fantastici, angeli barocchi e palle rosse. Il Natale al Castello Hellbrunn è suggestivo. Già fiabesco di suo, con un tocco mistico ed esoterico che non guasta, con le figure delle fontane, i meccanismi e unicorni all’entrata e sparsi nel giardino, la residenza seicentesca diventa ancora più magica con 10 mila palle natalizie di colore rosse poste su 700 alberi e la facciata trasformata in un mega calendario dell’Avvento.
Se poi c’è la neve, con il giardino tutto bianco e il giallo della costruzione
che risalta, l’atmosfera si fa anche ovattata e surreale.
Al Castello di Hellbrunn, a 15 minuti di bus dal centro di Salisburgo, non può mancare il mercatino di artigianato artistico, il villaggio dei Krampus, i diavoli tradizionale di San Nicola, l’angolo dei bambini con trenino e una piccola fattoria di animali da accarezzare. Inoltre, rimane anche aperto il giardino con i giochi d’acqua che hanno reso famoso Hellbrunn.
Così si può passeggiare con un sacchetto di caldarroste o un bicchiere
di vin brulé lungo il sentiero delle grotte barocche fino al laghetto centrale,
dove una statua di otto metri di un angelo è illuminata da luci suggestive.
Oppure fermarsi ad ascoltare la musica dal vivo con i cori alpini, canti popolari salisburghesi e, ovviamente, le più belle melodie natalizie.
Un’ottima, e suggestiva, occasione per visitare il castello di Hellbrunn, che
poi rimarrà chiuso fino a marzo, per riaprire ai visitatori per la primavera
con il giardino in boccio e le fontane in funzione.
A Sud di Salisburgo, il palazzo fu voluto dal principe vescovo Markus Sittikus come residenza estiva per sé, dedicandola interamente al divertimento.
Realizzata in tempo di record tra il 1612 e il 1615 dall’architetto Santino Solari, è in stile tardo barocco ed è uno dei più maestosi castelli delle Alpi austriache.
La sua atmosfera così romantica attira, inoltre, innumerevoli innamorati che lo
trovano uno scenario perfetto per celebrare il matrimonio.
Oggi le sale del palazzo ospitano il Dipartimento etnografico del Museo Carolino Augusteum di Salisburgo, con costumi tradizionali, testimonianze degli usi popolari come l’arredamento della zona, la medicina popolare e oggetti di vita quotidiana.
Nonostante la bellezza del palazzo, è il giardino di Hellbrunn a catturare la
fantasia dei visitatori. Così come gli ospiti del vescovo Sittikus venivano
sorpresi dai giochi d’acqua e dai meccanismi particolari, anche oggi i visitatori
restano stupefatti da questi effetti speciali, invariati dal Seicento ad oggi.
Sfruttando le risorse idriche del monte Hellbrunn, le fontane sono state concepite per creare stuzzicare il gioco, la fantasia e gli scherzi, ricordare
simbolismi e per lasciare a bocca aperta gli ospiti.
Soprattutto nelle cinque grotte artificiali e mistiche, disposte su uno
stretto sentiero, detto la Via Reale, che sono uniche al mondo e rappresentano
un mix di creatività e ingegneria.
Dedicate in genere alle scene della mitologia greca e romana, da Apollo a
Persefone e Andromeda, hanno una tecnologia nascosta agli occhi dell’osservatore
proprio per creare l’effetto sorpresa.
Ad esempio, vengono azionati improvvisi spruzzi d’acqua provenienti dalle pareti, mentre al centro di una fontana di trova una corona che sale e scende, ad emblema del potere che va e viene, attraverso getti idrici.
Nella grotta di Hellbrunn detta del Richiamo degli Uccelli si sentono dieci
diversi cinguettii provenienti da altrettante nicchie nel rivestimento tufaceo delle pareti: oggi basterebbe un semplice nastro registrato a riprodurre i richiami, ma nel Seicento per ricrearli fu necessaria una grande stanza sul lato nord del palazzo che conteneva l’intero meccanismo composto da otto conduttore dell’acqua e tre a secco, una ruota idraulica verticale che viene azionata da
un getto d’acqua dall’alto. La ruota muove il mantice, che spinge il vento nella cassa armonica di un organo.
Trucchi ingegnosi che si ripetono non solo nelle grotte di Hellbrunn, ma
anche nel giardino con la tavola per banchetti in pietra, immersa nei getti improvvisi, le fontane con cervi che spruzzano getti, statue di Nettuno e altri dei, animali mitologici, creature fantastiche, figurine artigianali.
Come nel teatro meccanico in miniatura, con centinaia di piccole statuine
che rappresentano persone al lavoro quotidiano, come l’arrotino o il lattaio, che si muovono tramite lo scorrere dell’acqua con un imponente congegno automatico e con musica prodotta da un organo idraulico. Un’altra meraviglia tecnologica di Hellbrunn, anche se questa è del 1750, e quindi il vescovo di Salisburgo che volle il palazzo non la vide.
Tutte questi effetti speciali durante il Natale si arricchiscono ancora
di più di magia e calore, grazie ai decori, ai profumi e ai suoni del
mercatino che si svolge davanti al castello di Hellbrunn bardato a festa.
Info: www.austria.info
Foto: Dreamstime.com, Pixabay
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