Gastronomia in Francia, viaggio tra sapori e panorami

Tante specialità regionali, piatti conosciuti in tutto il mondo, cucina raffinata e rinomata e moltissimi prodotti tipici. La gastronomia in Francia è uno dei fiori all’occhiello del Paese e per il 2023, oltre ai temi ricorrenti dell’eco sostenibilità, della cultura e del turismo slow, si punta sui nuovi itinerari extraregionali, sulle strade tematiche e sulla scoperta di sapori e specialità diverse.

Dalla Normandia alla Provenza, dalla Nouvelle Aquitaine all’Alsazia, il viaggio nella gastronomia in Francia comprende cantine, ristoranti, pasticcerie, vigneti, aziende e soprattutto mercati.

Tanti sono quelli da visitare. Come quelli storici di Nizza, patria della cucina più mediterranea. O a Rennes, dove i banchi invadono tutto il centro storico della città bretone, dalla tendenza sempre più green. O come Bordeaux, sede imprescindibile degli amanti della gastronomia in Francia, con lo storico Marché des Capucins, le bancarelle sul lungofiume, le cantine dei dintorni e le mitili della costa, oltre alla Cité du Vin, il museo interamente dedicato al vino che ha
rinnovato l’esposizione permanente di recente.

Una meta originale per assaggiare la gastronomia in Francia è Loches, splendida cittadina medievale con un castello entrato nella storia per essere stato la prigione di Ludovico il Moro. A Loches, nella Valle della Loira, il mercato si svolge il mercoledì e il sabato con 110 bancarelle ed espositori.

Propone tante specialità a chilometro zero, come il formaggio di capra Sainte-Maure de Touraine DOP, i salumi e il macaron de Cormery, dolcetto millenario, nato nel VIII secolo nell’abbazia locale. Diverso dai soliti macaron della gastronomia in Francia, si presenta arrotondato
e forato al centro, una sorta di ciambellina ed preparato con mandorle tritate, zucchero a velo, zucchero e albume d’uovo: una leggenda narra che il monaco che ne inventò la ricetta, a furia di lavorare l’impasto, vi sarebbe caduto a pancia in giù, lasciando il segno del suo ombelico.

Inoltre, a Loches sono numerosi i nuovi ristoranti che presentano cucina tradizionale o innovativa. In più nei dintorni della città, nella Touraine del sud, ci sono romantici borghi come Chédigny, diventato villaggio giardino, dove si vive immersi nella natura, gustandosi il tempo e i piatti tipici, le passeggiate in bici e nei boschi, in perfetto stile eco sostenibile. (www.loches-valdeloire.com)

Tappa fondamentale della gastronomia in Francia per gli amanti dei formaggi è la Normandia dove si trovano molteplici piccole fattorie nelle zone dell’entroterra che realizzano i quattro capisaldi DOP, Camembert, Livarot, Pont-L’Evêque e Neufchâtel.

C’è anche una strada dei formaggi che porta a scoprire i villaggi come quello di Camembert,
che ha dato i natali al più famoso, dove si può imparare a farlo e visitare un museo: una leggenda vuole che fu inventato nel 1791 da una contadina del villaggio, una certa Marie Harel, grazie ai consigli di un frate originario di Brie. Invece il formaggio normanno più antico è il Neufchatel, quello a forma di cuore, creato nel XI secolo.

Inoltre, in Normandia esiste un itinerario specifico alla scoperta del sidro e del cavaldos, sin dalla mela, con la festa della raccolta in settembre e tantissime iniziative e manifestazioni. La
“Route du cidre” porta a scoprire i paesaggi tipici dell’Auge, stradine pittoresche, villaggi come
Beuvron-en-Auge, Bonneboscq e Beaufour-Druval, la cappella di St-Jean-Baptiste, antiche grotte e molto altro ancora. (it.normandie-tourisme.fr/)

Sulla costa normanna, poi, non si possono dimenticare le cozze e le ostriche, prodotti rinomati della gastronomia in Francia. Si possono assaggiare anche a Le Havre, la città diventata da porto commerciale a una delle capitali della cultura e dell’arte contemporanea del Paese. Tra l’altro, è stato aperto da poco un nuovo mercato dove poter assaggiare le specialità, soprattutto di pesce.

Una delle curiosità legate alla gastronomia in Francia a Le Havre è la strada del caffè. La città è stata, sin dall’Ottocento, il più grande porto d’importazione di questo prodotto in Europa, sia come stoccaggio che di distruzione: all’inizio del Novecento, venivano conservati circa cento mila tonnellate di sacchi, importati dal Brasile, mentre oggi arrivano anche dall’Africa e dall’Asia.
(www.lehavre-etretat-tourisme.com/en/)

Per chi è in cerca delle specialità più curiose della gastronomia in Francia, la meta perfetta è Nancy nella Lorena, nel Grand Est, terra della quiche e delle madaleine. Il Bergamote de Nancy è una piccola caramella dalla lunga storia. Si narra che il pasticciere di Renato di Lorena, nel
XV secolo, di ritorno in Francia dalla corte siciliana, portò con sé la prima volta l’essenza estratta dal frutto del bergamotto. La tradizione continua da allora, l’olio essessanziale arriva dalla Calabria e la caramella è diventata quadrata, piatta e traslucida.

La grande regione del Grand Est, oltre a Nancy, città dell’art nouveau che nel 2023 festeggia i 40 anni dalla nomina a sito patrimonio dell’Unesco, unisce la Lorena, l’Alsazia e la Champagne. Quest’anno si celebrano i 70 anni della Strada dei vini dell’Alsazia: 170 chilometri da percorrere in auto o in bicicletta, 119 villaggi e città da scoprire e 720 produttori da
incontrare lungo il percorso. (www.routedesvins.alsac)

In Champagne, terra perfetta per esplorare uno dei prodotti principe della gastronomia in Francia, si può seguire un itinerario turistico composto da sei circuiti che attraversano la Marne, l’Aube,
l’Alta Marne e l’Aisne. Inevitabile andare a scoprire vigneti e cantine, tra quelli più famosi a quelli familiari e artigianali. Dovunque è possibile fare degustazioni, partecipare a feste nei vigneti e alle vendemmie, apprendere tutti i segreti delle bollicine.

Grazie alle terre vinicole della Côte des Bar, Montgueux e Villenauxe-la-Grande, il territorio garantisce un viaggio sensoriale durante il quale si attraversano incredibili panorami di foreste, fiumi e le colline ricoperte di viti che i produttori hanno lavorato per produrre lo champagne. (www.art-grandest.fr)

Anche in Borgogna si può andare alla scoperta del vino locale, tra vigneti e cantine, e magari fare sosta in splendide città come Auxerre oppure andare per boschi insieme ai cani da tartufo. Tra l’altro, una delle novità legate alla gastronomia in Francia, è la strada dei sapori che collega la Borgogna Franca Contea, da Digione, all’Alvernia Rodano Alpi, la zona centrale del Paese, famosa per i suoi formaggi, per i vulcani, per la natura e per i borghi antichi. (www.bourgognefranchecomte.fr)

Le due maxi regioni hanno riunito le ricchezze dei loro territori per creare una destinazione turistica unica che unisce la cucina e l’arte di vivere: La Valle della Gastronomia. Mix di gastronomia, enoturismo e storia, con tocchi di eccellenza e autenticità, l’itinerario promette ai
visitatori il meglio delle terre che la compongono, dalle valli della Saona e del Rodano al Mediterraneo, offrendo una serie di esperienze diverse e speciali, inclusi incontri con produttori e artigiani. (www.valleedelagastronomie.com).

Per finire a Marsiglia, sempre più proiettata al futuro, città multiculturale, ha aperto le Grandes Halles du Vieux-Port: 2000 mq di food court dedicati alla gastronomia mediterranea, che offre deliziose specialità di qualità in servizio continuo, insieme ad un altro mercato coperto
che completa l’offerta di prodotti dei migliori casari, torrefattori, salumerie, fruttivendoli, fornai. Senza dimenticare le birrerie artigianali della città, dove si svolge il festival del Cous Cous. (www.marseille-tourisme.com)

Inoltre, dopo questo viaggio nell’insolita gastronomia in Francia, se rimane il tempo il visitatore potrà approfittare dei tanti eventi di ogni genere, dalle commemorazioni per i 50 anni dalla morte di Picasso ai mille anni dell’abbazia di Mont Saint Michel, passando per il Festival dei Templari, a fine marzo, a Biot, borgo dell’entroterra della Costa Azzurra, votato all’arte e
all’artigianato come il vetro, perfetto per sottolineare i grandi temi turistici della Francia, la gastronomia, l’eco sostenibilità e il savoir faire.

Info:
www.france.fr/it

Foto dreamstime.com, Sonia Anselmo

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