Castelli delle Fiandre, tra fascino e storia lungo il fiume

Il cancello con le mura esterne rosse di mattoni si apre sul sentiero affacciato sul fossato, in fondo emergono le torrette grigie e le sontuose facciate nel parco. Bornem, uno dei castelli delle Fiandre, sembra uscito direttamente da una fiaba nordica.

Romantico e suggestivo, nel borgo di Bornem, a una mezz’ora di auto sia da Gent che da Anversa, è una tappa fondamentale lungo la strada dei castelli delle Fiandre, che racchiude sontuosi palazzi, solide fortezze e dimore eleganti, spesso affacciati sul fiume Schelda, immersi in lussureggianti
panorami, densi di storia, curiosità e aneddoti, fonte di ispirazione per i pittori fiamminghi dei secoli d’oro.

Sono tante le residenze nobiliari che si possono visitare, tutte con la propria originalità, fierezza antica e gioielli artistici. Inoltre, molte sono facilmente raggiungibili con percorsi di bici direttamente dalle città più importanti, oltre ad avere giardini e parchi dove potersi rilassare.

Tra i castelli delle Fiandre più magici c’è quello di Bornem. Una lunga storia alle spalle, l’esterno così suggestivo, circondato dalla vegetazione, con tanto di pecore in bella vista e oche e anatre che sembrano guardarsi intorno attente, memori che questo era territorio di una feroce caccia ai loro avi nei secoli passati, l’interno ricco di curiosità e collezioni sorprendenti: appartiene da secoli alla stessa famiglia, i conti de Marnix de Sainte Aldegonde ( l’attuale è il diciottesimo, un signore distinto con i capelli bianchi e gli occhiali che accoglie gli ospiti con un filmato virtuale) che ci abitano ancora e aprono la residenza al pubblico con le visite guidate, oltre ad affittare i terreni e le acque circostanti per la caccia, la pesca, eventi e quant’altro possa aiutare a mantenere l’antica magione.

Le ortensie fiorite, che sembrano una costante presenza nei castelli delle Fiandre e dei borghi vicini a inizio estate, tracciano il bordo delle rive tra statue di putti, il ponte sopra il
fossato con le postazioni per le guardie porta all’ingresso principale. Da qui le scalinate conducono al vestibolo con un tavolino con in mostra foto degli ospiti illustri di Bornem negli anni, dove spiccano i ritratti del principe Filippo d’Edimburgo e della regina Sofia di Spagna.

Le sale si succedono una dietro l’altra tra soffitti affrescati, raccolte di pizzi fiamminghi, lampadari di Burano, porcellane cinesi, quadri preziosi, arredi d’epoca, la prestigiosa e unica collezione del conte di incisioni del maestro Pieter Bruegel il Vecchio. Tra tutti spiccano
i ritratti di Carlo V, suo figlio Filippo II, della zia Margherita d’Asburgo, mecenate e reggente delle Fiandre: coloro che hanno fatto passare la Storia da queste parti.

Anche perché Bornem, già abitata come zona durante l’epoca romana, per la sua posizione privilegiata su un ramo della Schelda, poi unito al resto del fiume, risale come nucleo originario a una torre d’avvistamento intorno al 1007. Nel Duecento fu gestita dai visconti di Ghent, ma fu solo nel 1587 che si trasformò nel castello delle fiabe, grazie al nobile spagnolo Pedro Coloma, ufficiale nelle Fiandre a servizio di re Filippo.

Fu lui a costruire il castello come lo vediamo oggi, anche se subì una trasformazione nel XIX secolo, a istituire un’abbazia nel parco intorno, e ad essere nominato primo barone di Bornem: Coloma sposò una nobildonna fiamminga e da loro, tramite vari matrimoni, discendono gli attuali conti Marnix de Sainte Aldegonde.

La visita al castello di Bornem prosegue con le vecchie stalle, dove è custodita la più importante collezione di carrozze storiche del Belgio. (www.kasteelvanbornem.be/). Nei dintorni, poi, si può ammirare la residenza estiva dei duchi di Ursel, un palazzo ottocentesco elegante e scenografico immerso in una vasto parco che ospita concerti, eventi o semplici pic nic degli abitanti. Oppure si può andare a pranzare nella vicina cittadina di Bazel, dove l’elegante ristorante Hofke van Bazel
offre un menù raffinato e stuzzicante, con piatti belli e buoni, anche vegetariani, in un’atmosfera
con un tocco italiano dato dalla proprietaria veneziana. Lo chef belga Krs De Roy utilizza le verdure e le erbe del proprio orto, mentre la struttura, ricavata da due palazzi adiacenti seicenteschi, propone anche cantina, giardino per eventi e alcune suite. (https://hofkevanbazel.be/)

Se Bornem è uno dei castelli delle Fiandre più suggestivi, anche gli altri hanno fascino, magia e storie da raccontare. Come Ooidonk, vicino a Gent. L’esterno è fiabesco, in mattoni rossi, con
il fossato con lo circonda, le dependance disposte intorno al cortile raffinato, il parco dove l’estate si celebrano eventi, appuntamenti musicali, manifestazioni gastronomiche. L’interno è un elegante disposizione di sale ricche di arredi, tappezzerie e suppellettili.

Ooidonk ha una lunga e travagliata storia alle spalle: fu costruito come fortezza nel XIV e distrutto poi dai soldati austriaci, rifatto due secoli dopo venne devastato da un incendio, infine venne riedificato nella seconda metà del Cinquecento in stile spagnolo fiammingo come lo vediamo oggi, mentre l’interno fu modernizzato nell’Ottocento. E’ abitato tuttora dalla famiglia dei conti t’Kint de Roodenbeke che aprono le stanze della dimora principale per le visite guidate su prenotazione e hanno allestito in un appartamento un b&b molto esclusivo. (https://ooidonk.be/en/)

Un altro degli affascinanti castelli delle Fiandre è Laarne. Raggiungibile in bici o in bus da Gent, fa parte della Associazione reale delle case e dei giardini storici del Belgio, a cui è stato donato dall’ultimo conte di Ribaucourt ed è un monumento nazionale e un museo.

Protetto da un cortile e da un ponte lungo un fossato, fu costruito in legno nel XIII secolo per poi essere trasformato nel Seicento in palazzo nobiliare con alle spalle una complessa storia di diverse famiglia, di passaggi di proprietà ed eredità, di uso come residenza estiva e di abbandono, fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale quando fu ristrutturato e adibito a museo.

Le sale sono un curioso miscuglio di arredi e tappezzerie: tra le più interessanti, le cucine ottocentesche, le toilette che furono istallate in ogni piano. di cui una persino accanto alla cappella del castello, a disposizione del prete, e la camera nella torre, usata un tempo
come carcere.

Fu qui che vennero imprigionate sei presunte streghe nel tardo Seicento, una delle quali riuscì persino a fuggire dalla piccola stanza con le feritoie che danno sul fossato: fu aiutata da un servo che le lasciò la porta aperta. Poco servì, perché la povera donna, una guaritrice del villaggio di Laarne, fu ripresa e portata al rogo con le altre compagne. Si salvò soltanto una delle accusate, moglie di un facoltoso signorotto locale. Una storia macabra che aggiunge mistero
alla residenza. (https://www.herita.be, www.kasteelvanlaarne.be)

Laarne è soltanto uno dei tanti castelli delle Fiandre, inseriti in un percorso lungo la Schelda che racchiude anche parchi e riserve naturali, oltre che antiche fortezze. Come quelle di Gent e di Anversa.

La prima, Gravensteen, domina la città con le sue solide mura e l’aspetto medievale: un’autoguida ironica e divertente racconta la residenza dei conti delle Fiandre con le varie sale, accessibili con strette scale, la portineria, il mastio, il vasto salone, la stanza delle torture e persino le latrine, all’aperto, sulle mura affacciate sul fiume.

Invece ad Anversa, arrivando dalla Schelda, il primo impatto è con Het Steen, la fortezza risalente al XI secolo: se l’esterno appare medievale, l’interno è un susseguirsi di sale attrezzate a museo super contemporaneo e interattivo dove viene raccontata la storia della città, punto di arrivo o di partenza ( a seconda da dove si vuole iniziare il percorso, da qui o da Gent) di questo straordinario itinerario lungo il fiume alla scoperta dei castelli delle Fiandre, custodi di tradizioni, meraviglie architettoniche e artistiche, di emozioni da provare.

Info:
www.visitflanders.com/it
www.rivierparkscheldevallei.be/kastelen-van-de-schelde

Foto di Sonia Anselmo

In collaborazione con www.visitflanders.com/it

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