Bath, relax alle terme tra i Romani e Jane Austen

Stare immersi nella piscina sul tetto delle terme e avere una visione sulla cattedrale e su tutta Bath è un’esperienza da fare. Anche d’inverno, quando fuori fa freddo e l’acqua è calda, oppure mentre il tramonto invade il verde circostante, o mentre si illuminano i vicoli e le stradine.

Bath è una città particolare, di quelle che restano nel cuore.Così legata all’immaginazione per aver fatto da sfondo a tantissimi libri, soprattutto romanzi rosa, in onore della sua cittadina più famosa, Jane Austen.

Tuttora è facile incontrare signore e signorine vestite come le sue eroine, anzi, Bath risplende di quella luce storica e antica. Ovunque si possono incontrare le orme della Austen, si organizza un festival in costume ogni anno, ci sono visite guidate a piedi sui luoghi dei suoi libri e su dove l’autrice ha abitato ((www.bathguides.org.uk), persino le insegne dei negozi riportano damine in cuffia e crinolina.

Ma è soprattutto al bellissimo museo del centro Jane Austen, ospitato in una casa georgiana, che è viva la sua memoria: tra memorabilia della scrittrice, ricostruzioni della città in quel
periodo, fotografie tratte dai film sulle sue opere, ci si può immedesimare in una delle sue eroina, magari Anne Elliot di Persuasione, uno dei romanzi dove Bath fa da scenografia, anche grazie alle guide che interpretano personaggi e alla possibilità di vestirsi come al tempo (www.janeausten.co.uk).

Jane Austen è viva anche passeggiando per le strade acciottolate di Bath. Almeno nella memoria delle lettrici. Non solo lei, ma anche le scrittrici più recenti che in qualche modo hanno voluto omaggiare il mito ambientando i loro romanzi, soprattutto quelli rosa a sfondo storico, tra queste vie.

Così l’insegna della Pump Room, la sala da te vicino alle terme romane, porta alla mente altri
personaggi. E’ d’obbligo prendere il tè pomeridiano in questo salone, che riporta all’età
della Reggenza, mentre un pianista o un trio d’archi accompagnano la degustazione degli scone e delle torte. Durante il Jane Austen Festival a settembre, si può anche provare lo speciale Jane Austen Tea. Sembra di essere già stati, almeno con gli occhi dell’immaginazione, in questi luoghi dal sapore antico.

Durante l’età della Reggenza, Bath era famosissima, una delle mete più amate dall’aristocrazia, frequentatissima per la cura dell’acqua termale che si dicesse avesse benefici sulla salute, sorseggiandola. Ma questa cittadina al centro del Somerset, raggiungibile con il treno da Londra
in 90 minuti, oggi Patrimonio Mondiale dell’Unesco, deve tutto ai Romani, a cominciare dal nome, Bath, ovvero bagno, ispirato alle terme.

Queste furono costruite ai tempi dell’imperatore Vespasiano, nel 75 d.C, su una sorgente da sempre presente in zona e già nota ai Celti, che qui realizzarono un santuario dedicato alla dea Sulis, da qui il nome precedente, Aquae Sulis, del borgo.

Oggi il museo delle terme romane è una tappa imprescindibile nella scoperta della città, non solo per capire la storia del luogo, ma proprio perché è molto interessante e affascinante. Una terrazza che gira tutto intorno, circondata da statue di imperatori romani, datate dell’Ottocento, domina la piscina vera e propria, mentre la parte più antica, con il calidarium e il frigidarium, si trova al di sotto ed è visitabile con le audioguide.

Il prezioso museo multimediale racconta la storia della Bath romana, conserva alcuni reperti archeologici, come altari, lapidi, frammenti di mosaici e il frontone del tempio dedicato a Minerva, costruito dall’Imperatore Claudio, il quale ingrandì anche le terme(www.romanbaths.co.uk)

Con il passare dei secoli, Bath crebbe come centro del commercio della lana mentre le terme passarono in secondo piano. Oggi con la cura del benessere, le terme sono diventate un’attrazione irresistibile e sono diventate di nuovo un luogo trendy.

Esattamente come duemila anni fa, ci si può concedere un bagno nelle acque calde e ricche di sali minerali alla Thermae Bath Spa, un centro estremamente all’avanguardia, vicino alle antiche terme, dotato di tutti i trattamenti e pacchetti benessere immaginabili. Il fiore all’occhiello è la vasca all’aperto sul tetto della struttura, dove immersi nel calore si può assistere al tramonto sulla città, oltre che a godere di uno splendido panorama. (www.thermaebathspa.com)

Una volta ridiscesi si può andare alla scoperta della cattedrale, ammirata dal tetto delle terme. In questo luogo, il cuore della città, è esistita un’abbazia sin dal 757, nel Medioevo fu costruita dai Normanni una cattedrale che è durata fino al XV secolo, infine è stata ristrutturata nell’attuale, in stile gotico, nel 1616, mentre a fine Ottocento sono stati fatti altri lavori di restauro, soprattutto sul soffitto di legno all’interno.

Il primo re di tutta l’Inghilterra, Edgar, fu incoronato qui nel 973, una targa oggi ricorda quell’evento, anche se quello che colpisce i visitatori è il lato occidentale dell’edificio con un tripudio di angeli scolpiti. C’è una leggenda in merito: il vescovo di Bath Oliver King sognò angeli che andavano e venivano dal paradiso, da qui nacque l’idea di costruire una nuova abbazia, l’ultima delle grandi cattedrali medievali erette in Inghilterra. (www.bathabbey.org)

Dalla cattedrale si diramano piazze e stradine piene di negozi che espongono creazioni originali, tanti ristoranti multietnici e vegetariani, palazzi in stile georgiano. Da vedere sono anche le le Assembly Rooms, dove ballò Jane Austen in persona. Magnificamente ristrutturate, dopo i bombardamenti del 1942, la Ballroom, la Tea Room e l’Octagon furono i primi luoghi di incontro della società di Bath all’epoca della scrittrice, mentre oggi ospitano il Fashion Museum, uno dei numerosissimi musei della città. Tra terme romane e ricordi dell’età della Reggenza, Bath è una meta particolarmente allettante per un city break.

Come arrivare:
Bath si trova nell’Inghilterra sudoccidentale, a soli novanta minuti di treno diretto dalla stazione di London Paddington. L’aeroporto più vicino è quello di Bristol (32 km) e numerosi bus- navetta percorrono la tratta dall’aeroporto a Dorchester Street.

Info: www.visitbritain.com
 

Foto British Tourist Authority e Sonia Anselmo
Si ringrazia www.visitbritain.com per l’assistenza

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