Perito Moreno, maestosità e riflessi blu nel ghiaccio

Il silenzio viene interrotto ogni tanto da un tonfo. Davanti alla maestosità del Perito Moreno anche la natura sembra stare in ammirazione. Dal muro di ghiaccio si stacca un blocco e cade pesantemente nell’acqua gelida, lasciando un rumore sordo mentre la barca ondeggia sotto l’immensa parete e il sole gioca con i riflessi, tingendo tutto di blu, azzurro, turchese.

La visita al Perito Moreno, il ghiacciaio del Parco nazionale Los Glaciares, nella Patagonia argentina, è una di quelle che non si dimenticano mai. Qui, più di altri luoghi, si è al cospetto della meraviglia e della potenza dei vari elementi della natura che si intersecano in un disegno magico e mistico.

La grande bellezza del ghiacciaio, in continuo e rapido movimento, si nota anche dalle passarelle in legno e balconi messi come terrazze panoramiche, dove si può osservarlo frontalmente, dall’altra sponda del lago Argentino.

Ci sono vari modi per vivere un’emozione unica al Perito Moreno: salire su una barca che arriva proprio sotto la parete di ghiaccio, sul lago, si può fare trekking al di sopra sul ghiaccio oppure sui sentieri sul lato opposto, o semplicemente sostare sulle terrazze in contemplazione
silenziosa. Ogni modo è speciale per stare al cospetto della maestosità del Perito Moreno.

Al ghiacciaio si arriva da El Calafate, la cittadina della Patagonia ad un’ottantina di chilometri, base ideale per scoprire il Parco nazionale Los Glaciares e le altre meraviglie di zona: molte agenzie locali e tour operator organizzano da qui un’escursione di un giorno. El Calafate è un borgo grazioso immerso nella vegetazione sul lago, con le case in legno, i negozi di artigianato e pieno di attrazioni di ogni genere per i visitatori che transitano da qui.

La strada per il Perito Moreno attraversa la steppa della Patagonia, già quello uno spettacolo a se stante, tra la vegetazione, ricca di arbusti di calafate, una bacca scura tipica della Terra del Fuoco che ha dato anche il nome alla cittadina, i guanaco che girano liberi e gli spazi sconfinati.

Una volta arrivati al ghiacciaio si rimane completamente incantati dalla sua unicità. Si estende per circa 200 chilometri quadrati e per una lunghezza di 30 chilometri, il suo fronte è formato da un lingua anteriore lunga circa 5 chilometri che si staglia per oltre 60 metri sul lago Argentino e avanza circa 2 metri al giorno.

Dalla sommità si staccano regolarmente blocchi di ghiaccio con un imponente tuffo nell’acqua per poi galleggiare sul lago come iceberg e che a seconda della luce del giorno si tingono di blu.

Il Perito Moreno, che prende il nome dal suo scopritore, l’esploratore Francisco Moreno che lo trovò nel XIX secolo, è uno dei 48 ghiacciai alimentati dal Campo de Hielo Sur, nelle Ande e diviso tra Argentina e Cile.

E’ soprattutto uno spettacolo della natura, che cambia a seconda delle stagioni: l’estate argentina, il nostro inverno, è il momento migliore per visitarlo, con le piante fiorite e il sole che fa cambiare i colori al ghiaccio, in un mix di sfumature inconsuete. Ogni stagione trasforma
il panorama, ma il Perito Moreno rimane uno spettacolo sorprendente e incantato, che rimane dentro il cuore del visitatore.

Info:
www.elcalafate.tur.ar/

Foto Pixabay, dreamstime.com

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