Mardi Gras a New Orleans, colori, allegria e tradizioni

Un’esplosione di viola, verde e oro, di maschere, perline e piume appese ai balconi, di
musica e allegria. Il Mardi Gras di New Orelans non è solo il carnevale più famoso degli Stati Uniti, è un simbolo di gioia, di leggerezza e di voglia di vivere.

I grandi pupazzi di carta pesta che sfilano sui carri, le parate con le majorettes e le bande musicali, i balli di gruppo, i costumi, i dolci tipici da assaggiare. E tantissimo colore, ovunque
per le strade del centro storico e il quartiere francese della capitale della Louisana. Senza dimenticare la musica, il jazz soprattutto, in quella che è una delle città più legate a questa
arte.

Le origini del Mardi Gras (il martedì grasso che chiude il carnevale, per il 2022 il
1 marzo) a New Orleans risalgono ai tempi in cui la Louisiana, chiamata così in onore di
re Luigi XIV, era colonia francese e per questo importò tutte le tradizioni della terra “madre”,
compreso il carnevale. La casa regnante francese dei Borboni amava molto la consuetudine
di dare ogni anno un ballo in maschera prima della Quaresima e fu ripresa nella colonia.

Il 2 marzo del 1699 l’esploratore Jean Baptiste Le Moyne Sieur de Bienville arrivò a circa
60 miglia a sud di New Orleans e chiamò il luogo Pointe du Mardi Gras quando si ricordò
che proprio in quel giorno si celebrava la festa. Nel 1703 venne festeggiato il primo carnevale,
mentre qualche anno dopo, nel 1710, venne ideata la prima parata in maschera, una tradizione che rimase attiva fino al dominio spagnolo, che l’eliminò.

Una volta che la città divenne statunitense, il Mardi Gras e i balli vennero ripristinati, grazie
anche a un gruppo di abitanti: avevano formato una società del carnevale chiamata Mistick Krewe di Comus che apparse per le strade con le carrozze e le torce, era il 1830. Fu la prima volta che venne inserita la parola krewe, che indica un’associazione che organizza le feste, il tema delle sfilate, i decori dei carri e dei pupazzi e che ospita un ballo durante il periodo. Una tradizione che è rimasta viva anche oggi.

Gli appartenenti ai krewe sono diverso tipo, prendono il nome da divinità antiche, da cavalieri, regnanti, tribù e persino personaggi di film come Guerre Stellari, tra i più famosi ci sono i gruppi dedicati a Zulu, Bacco, Iris, Venere, Rex.

Gli associati dei krewe partecipano vivamente alle parate, mettendosi in costume, salendo sui carri e lanciando agli spettatori caramelle, dobloni finti e soprattutto perline, che sono una delle caratteristiche del carnevale di New Orleans, anche appese in filo pendenti ovunque e a fine festa vanno a circondare statue, monumenti, inferriate, in un flash di colore.

I krewe sono una parte del vivace mondo del Mardi Gras che coinvolge tutti, grandi e piccini, persino i cagnolini vengono mascherati. Il pubblico si sfida a raccogliere più oggetti possibili che vengono gettati dai carri, ogni anno con simboli diversi da collezionare: molti ambiti sono i dobloni dei vari krewe e le noci di cocco decorate degli Zulu, consegnate a mano vista la pesantezza del frutto.

Negli anni si sono aggiunti il Re e la Regina del Carnevale, sfilate, carri allegorici, pic nic, concerti, balli pubblici e tanto altro ancora per rallegrare New Orleans e trasformarla in un variopinto calderone di allegria che attira milioni di visitatori.

Una particolarità immutata del Mardi Gras sono i colori: porpora, verde e oro. Si dice che furono decisi dal re del Carnevale nel 1872 che ordinò di decorare i balconi e le strade in queste sfumature, creando una sorta di bandiera a tre tinte come quella di molti Stati. La leggenda vuole che furono anche un omaggio al Granduca Alexei Alexandrovich Romanoff, in visita a New Orleans proprio in quella data.

In realtà, le origini della scelta dei colori sarebbero più complicate, anche si pensa che il porpora, essendo un colore regale, si adegui perfettamente alle leggende. E’ stato associato alla scelta delle sfumature anche un simbolismo: il porpora rappresenta la giustizia, il verde la fede
e l’oro il potere. Comunque sia, tutta New Orleans viene trasvestita in questo modo per Mardi Gras
ed è uno spettacolo per gli occhi.

Un’altra tradizione legata al Mardi Gras è l’immancabile specialità gastronomica: qui si tratta
del dolce del re, preparato da tutte le pasticcerie della città. E’ una grande ciambella di pan
brioche alla cannella, glassata in porpora, verde e oro, e contiene un piccolo bambolotto di plastica all’interno (in altre epoche era di porcellana, a volte persino di oro vero), insieme a una moneta, un fagiolo, o una noce. La persona che riceve la fetta con la bambolina sarà fortunato e avrà l’obbligo di portare un’altra torta del Re alla festa successiva.

Il Mardi Gras si chiude durante la notte, con tre super balli, i Super Krewe Balls, organizzati dai gruppi intitolati a Bacco, Orfeo e Endimione, dove la stravaganza e la voglia di
divertirsi coinvolgono abitanti e turisti. Un’esperienza unica da fare a News Orleans dove
il Mardi Gars è, come dicono i locali, il più grande spettacolo gratuito sulla terra.

Info:
www.mardigrasneworleans.com

Foto dreamstime.com, Pixabay

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