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Una porta aperta sul Rinascimento e su due delle figure più importanti del periodo: questo sono i castelli di Amboise e di Clos Lucé, a breve distanza l’uno dall’altro, tanto che si diceva che fossero collegati da un sottopassaggio. Qui tutto ricorda i protagonisti: Leonardo, perchè venne nel 1516 ad vivere e lavorare, Francesco I, perchè era molto legato ai luoghi, ci trascose l’infanzia e quest’anno, che si festeggiano i 500 anni dalla sua salita al trono con un fitto calendario di appuntamenti (programma nel dettaglio www.francois1er.org) in tutti i suoi palazzi, è una presenza quasi tangibile. Le due figure, il sovrano e l’inventore-artista, sono intercambiabili nei due castelli, dove c’è uno, si trova anche l’altro, quasi inscindibili come fu in realtà il loro rapporto. Avevano un’amicizia privilegiata: Francesco, più giovane, vedeva in Leonardo, già avanti con gli anni, un padre, e lo nominò “primo pittore, architetto e ingenere del Re”, gli concesse una dimora importante come era il palazzo di Clos Lucé, la serenità economica e la libertà d’azione. Leonardo ricambiò con tantissime creazioni e alcuni capolavori che portava sempre con sè, come la famigerata “Gioconda” e “San Giovanni Battista”, che ultimò proprio qui.
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Clos Lucé, più piccolo e raccolto di altri manieri nella valle, affacciato sull’Amasse, un piccolo affluente della Loira, costruito in tufo e mattoni rossi, era una delle residenze estive della corte di Carlo VIII e più tardi divenne proprietà di Luisa di Savoia, la mamma di Francesco, che ospitò appunto da Vinci. Oggi si può visitare l’interno, con la camera dove spirò il genio, il 23 aprile 1519, la stanza dove abitava la sorella del re, la studiosa Margherita di Navarra, la cappella dove Anna di Bretagna si rifugiava a pregare, un grande salone rinascimentale, una cucina dove fanno bella vista spezie, frutta e ortaggi amati dal Maestro, vegetariano. Nel seminterrato, poi, è stata allestita una mostra permanente sulle sue opere ingegneristiche con modellini e una bottega d’artista ricostruita. Ma è l’ampio parco che prende il suo nome a lasciare stupefatti: Monna Lisa e la Vergine delle Rocce sembrano fluttare tra i rami degli alberi, i disegni di studio sulla natura oscillano nella brezza, le macchine da guerra sono un gioco per i bambini, il carro d’assalto, la vite aerea e la ruota a gabbia si possono azionare. Un giardino magico, ombreggiato da grandi alberi, con un laghetto, moltissimi fiori e uccelli. All’interno, anche un risotrante, l’Auberge du Prieuré, dove si può scoprire e assaggiare la cucina rinascimentale. Tutto perfettamente calato nelle pieghe della Storia.
In questo parco, Leonardo, assunto anche come realizzatore di effetti speciali per gli eventi di corte, diede nel maggio del 1518 una delle più belle feste mai realizzate in onore di Francesco I: fu in occasione del matrimonio tra Lorenzo II de Medici, duca di Urbino, e Maddalena Tour d’Auvergne, principessa francese, futuri genitori di Caterina de Medici. Con questo ricevimento il re voleva impressionare i suoi nemici e amici, ricordare la vittoria di Melegnano di tre anni prima che lo portò sul trono e influenzare gli elettori per la sua canditura al ruolo di Imperatore. Per questo, chiese al genio fiorentino e a Domenico di Cortona di inventare una messainscena mai vista prima, con la riedizione della battaglia, con un castello di legno da assalire con cannoni con palle gonfiabili con aria, con leoni azionati da meccanismi interni. Francesco non ottenne l’Impero, ma riuscì a strabiliare i suoi ospiti, grazie alle idee di Leonardo.
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E oggi, nel giardino di Clos Lucé, quella festa rivivrà in tutti i dettagli. Sarà l’appuntamento clou dei festeggiamenti per i 550 anni dalla salita al trono: un lavoro certosino di studiosi del Rinascimento che metteranno in pratica la lezione del Maestro e la rievocazione della battaglia di Melegnano in quattro date, il 24 e 25 luglio nella città di Romorantin-Lanthenay, e il 26 e il 27 luglio al castello di Clos Lucé. Abiti d’epoca, armature, cavalli, campi di soldati e di lanzichenecchi, un mercato rinascimentale, cortei, rifacimento del castello e dei cannoni, un torneo, la corte con tutti i suoi personaggi importanti, da Luisa di Savoia agli sposi celebrati: un enorme spettacolo, con attori, musica e animazione, costato tre anni di lavoro e 600 mila euro (per info www.marignan2015.com). Un evento imperdibile che omaggia Francesco e Leonardo, che ricorda la vittoria di Melegnano e racconta l’entrata della Francia nel Rinascimento. Oltre a Clos Lucé, è coinvolto nei festeggiamenti anche il castello di Amboise, a 400 metri di distanza, dove si trova la tomba di Leonardo, inumato qui secondo la sua volontà, e dove crebbe il futuro Francesco I di Valois. Ancora una volta, i due fari del Rinascimento restano legati per l’eternità.
Dove dormire: Chateau de Chissay, 1 à 3 Place Paul Boncour, 41400 Chissay-en-Touraine, www.chateauchissay.com. A una ventina di minuti di strada da Ambroise, l’hotel è un’ antica residenza immersa nel bosco, offre 21 stanze confortevoli e spaziose, undici appartamenti, tra cui una suite costruita nella roccia, wi-fi gratuito, parcheggio, piscina nel giardino, ristorante Le Table du Roi di cucina ricercata, colazione abbondante.
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Info www.vinci-closluce.com, www.visaloire.com, www.rendezvousenfrance.com
In collaborazione con www.rendezvousenfrance.com